The Seventh Deadly Sin

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
The Seventh Deadly Sin
album in studio
ArtistaIce-T
Pubblicazione12 settembre 1999
Durata74:14
Dischi1
Tracce21
GenereHip hop
Gangsta rap
Hardcore hip hop
West Coast hip hop
EtichettaCoroner Records, Atomic Pop
Roadrunner Records, Coroner Records (Europa)
Roadrunner Records (Australia)
Metal Mind Productions, Roadrunner Records (Polonia)
Hammer Müzik (Turchia)
Maxi Records (Russia)
ProduttoreIce-T (esec.), Hen-Gee (esec.), DJ Ace, Iz, Marc Live, Trails Of Flowalistics, Mad Rome, Ross Avila, SLEJ Da Ruff Edge
RegistrazioneThe Crackhouse; New York
1998-1999
Formatialbum, CD
Ice-T - cronologia
Album successivo
(2000)
Singoli
  1. Don't Hate the Playa
    Pubblicato: 1999
  2. Always Wanted to Be a Hoe
    Pubblicato: 1999

The Seventh Deadly Sin è il settimo album del rapper statunitense Ice-T. Pubblicato il 12 settembre del 1999, è distribuito dalla Coroner Records e dalla Atomic Pop. Nonostante le partecipazioni di Buckshot e Ras Kass, The Seventh Deadly Sin diviene il primo album di Ice-T a non entrare nelle classifiche statunitensi, venendo anche stroncato dalla critica specializzata.

La copertina e il titolo dell'album fanno riferimento al film Seven.

Recensioni[modifica | modifica wikitesto]

Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[1]
Robert ChristgauC+[2]
Rolling Stone[3]
Spin[4]
The Source[5]

Stephen Thomas Erlewine di Allmusic gli assegna un voto di 2.5/5 stelle, scrivendo: «con un artwork uscito direttamente dal film sul serial killer Seven, il settimo album di Ice-T sembra stranamente fuori luogo nel 1999 [...] Ice-T in realtà non ritorna al suo suono classico degli anni ottanta/prima metà degli anni novanta, quando era un giocatore chiave nell'età d'oro dell'hip hop, ma lui non sembra nemmeno interessato a restare aggiornato [ai tempi]. Il risultato è un prodotto che ricorda occasionalmente O.G. o Iceberg [...] non ha sempre successo, ma offre un cambiamento rispetto alle sue due ultime pubblicazioni mediocri.»[1]

Il critico di The Village Voice Christgau recensisce il settimo prodotto di Ice-T con una "C+": «[...] Ice pretende l'assoluzione per aver inventato il gangsta rap che «ha cambiato il corso del mondo». Forse non è ridicolo come sembra. Ma certamente non può essere fatta questa affermazione per questa raccolta ritagliata di storie vanitose su "pappone-erba-biz". Guardando dopo O.G. è una processione di mascelle cadute per i rapper del passato che speravi fossero andati in pensione, inclusi Brother Marquis, Ant Banks, King Tee, Onyx, Kam e, sempre ultimo e sempre non meno importante, Too Short.» Christgau chiude la sua recensione a 7th Deadly Sin con l'ennesimo riferimento a Cop Killer: «dimostra principalmente, immagino, che non puoi mai trovare un assassino di poliziotti quando non ne hai bisogno.»[2]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Intro – 2:43 (musica: DJ Ace)
  2. Don't Hate the Playa – 4:05 (musica: DJ Ace)
  3. Check Your Game (featuring King T) – 5:39 (musica: Iz)
  4. Get Your Money – 3:38 (musica: Trails)
  5. The 7th (featuring Marc Live, Ras Kass & Tash) – 4:50 (musica: TR Love)
  6. NY, NY – 4:47 (musica: Marc Live)
  7. Valuable Game – 4:35 (musica: Mad Rome)
  8. Eye of the Storm (featuring Buckshot) – 3:54 (musica: Ross Avila)
  9. Brother Marquis (Interlude) (featuring Brother Marquis) – 0:43
  10. Always Wanted ta Be a Hoe – 4:34 (musica: DJ Ace)
  11. Fuck It (featuring El Sadiq, Powerlord & JEL) – 3:56 (musica: DJ Ace)
  12. CJ Mac (Interlude) (featuring CJ Mac) – 0:47 (musica: Marc Live)
  13. Retaliation – 4:21 (musica: DJ Ace)
  14. Threat (Interlude) (featuring Deadly Threat) – 0:44 (musica: Marc Live)
  15. Check Your Heart – 4:49 (musica: DJ Ace)
  16. Sondoobiest (Interlude) (featuring Son Doobie) – 0:32
  17. Hardcore (featuring Radzay, Bazaro & Grip) – 4:57 (musica: DJ Ace)
  18. Common Sense – 5:29 (musica: DJ Ace)
  19. Numskull (Interlude) – 0:16 (musica: Numskull)
  20. God Forgive Me (featuring Poppa LQ & SLEJ) – 4:08 (musica: DJ Ace)
  21. Ice's Exodus (featuring Top Gunz) – 4:47 (musica: SLEJ)

Durata totale: 74:14

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Ice-T - 7th Deadly Sin, allmusic.com.
  2. ^ a b (EN) Ice-T, robertchristgau.com.
  3. ^ (EN) Brackett, Nathan (a cura di), The New Rolling Stone Album Guide, Simon and Schuster, 2004, p. 401, ISBN 0-7432-0169-8.
  4. ^ (EN) Review of The Seventh Deadly Sin, Spin, 1º novembre 1999. URL consultato il 1º ottobre 2007.
  5. ^ (EN) Review of The Seventh Deadly Sin, The Source, 1º novembre 1999.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]