The Mask and Mirror

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The Mask and Mirror
album in studio
ArtistaLoreena McKennitt
Pubblicazione22 marzo 1994
Durata52:44
Dischi1
Tracce8
GenereMusica celtica
Folk
EtichettaQuinlan Road
ProduttoreLoreena McKennitt
Registrazione1994
FormatiCD
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera dell'Argentina Argentina[1]
(vendite: 30 000+)
Loreena McKennitt - cronologia
Album precedente
(1991)

The Mask and Mirror è il quinto album della cantante canadese Loreena McKennitt, pubblicato nel 1994.

Quest'album prende ispirazione dal mondo del XV secolo, tra le crociate e i cavalieri templari, tra i pellegrinaggi e l'eresia catara, tra il Cristianesimo e l'Islamismo, tra la Spagna ed il Marocco.

Il brano The Bonny Swans è considerato uno dei più celebri della cantante.

Nella compilation Buddha Bar XI del 2009 è presente un remix di Marrakesh Night Market.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. The Mystic's Dream – 7:40
  2. The Bonny Swans – 7:18 (V1 V2)
  3. The Dark Night of the Soul – 6:44
  4. Marrakesh Night Market – 6:30
  5. Full Circle – 5:57
  6. Santiago – 5:58
  7. Cé Hé Mise le Ulaingt? The Two Trees – 9:06
  8. Prospero's Speech – 3:23

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Come succede spesso nei lavori di Loreena McKennitt, diverse canzoni hanno origine da antiche opere: The Dark Night of the Soul si basa sull'omonima poesia del sacerdote spagnolo San Giovanni della Croce; Il testo di Cé Hé Mise le Ulaingt? The Two Trees è del poeta irlandese William Butler Yeats; Prospero's Speech è il soliloquio finale con cui si chiude La tempesta shakespeariana.

Marrakesh Night Market nasce dalle sensazioni provate dall'autrice al suo arrivo nella notte a Marrakesh, nel periodo del Ramadan. Nello stesso periodo religioso ha origine Full Circle, osservando all'alba i fedeli entrare nella moschea per pregare.

Il brano Santiago è la rielaborazione della melodia della Cantiga di Santa Maria n. 26: Non é gran cousa, attribuita ad Alfonso X El Sabio.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ES) Certificaciones, su Cámara Argentina de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 19 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2011).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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