The Heavy Entertainment Show

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The Heavy Entertainment Show
album in studio
ArtistaRobbie Williams
Pubblicazione4 novembre 2016
Durata40:03
61:12 (Ed. Deluxe)
Dischi1
Tracce11
16 (Ed. Deluxe)
GenerePop[1][2][3]
EtichettaCBS Records
ProduttoreGuy Chambers, Richard Flack, Jonny Coffer, Stuart Price, Steve Robson, Johnny McDaid, Gary Go
Registrazione2015-2016
Formati2 LP, CD, 2 CD, download digitale, streaming
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera dell'Australia Australia[4]
(vendite: 35 000+)
Bandiera dell'Austria Austria[5]
(vendite: 7 500+)
Bandiera della Germania Germania[6]
(vendite: 100 000+)
Bandiera dell'Italia Italia[7]
(vendite: 25 000+)
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi[8]
(vendite: 20 000+)
Bandiera della Svizzera Svizzera[9]
(vendite: 10 000+)
Dischi di platinoBandiera del Regno Unito Regno Unito[10]
(vendite: 300 000+)
Robbie Williams - cronologia
Album precedente
(2014)
Album successivo
(2017)
Singoli
  1. Party Like a Russian
    Pubblicato: 30 settembre 2016
  2. Love My Life
    Pubblicato: 20 ottobre 2016
  3. Mixed Signals
    Pubblicato: 28 febbraio 2017
  4. The Heavy Entertainment Show
    Pubblicato: 28 aprile 2017
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
The Guardian[11]
NME[12]
The Independent[13]
Evening Standard[14]
Daily Mail[15]
Rolling Stone[2]

The Heavy Entertainment Show è l'undicesimo album in studio del cantautore britannico Robbie Williams, edito il 4 novembre 2016 dall'etichetta CBS Records.

È divenuto il 12º disco di Williams a raggiungere la vetta della classifica britannica degli album, fatto che ha reso Williams l'artista solista britannico di maggiore successo di tutti i tempi.[senza fonte]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

In Italia, Heavy Entertainment Show ricevette critiche positive. Il Fatto Quotidiano scrisse: "se il pop è ovviamente la base su cui il nostro si muove, stavolta Robbie ancora più che in precedenza gioca la carta del mischiare le carte, tirando in ballo sonorità e nomi (John Grant, Rufus Wainwright, Bandon Flowers, Ed Sheeran) che, se uno avesse ipotizzato queste collaborazioni a freddo, con buone probabilità gli sarebbe stato imposto un TSO", lodò i "suoni carichi, orchestrali, a fianco di suoni contemporanei, moderni come solo un perfetto disco pop deve essere", e concluse etichettandolo un "ritorno coi fiocchi" di una "popstar totale quale Robbie Williams è e sa di essere".[3] Rockol lo definì "un disco vario, che mostra le diverse sfaccettature dell'intrattenimento - come Robbie ha sempre fatto. E come continua a fare anche oggi, con il suo unico mix di sfacciataggine e divertimento. Fa finta di prendersi sul serio, come in quella foto di copertina dove combatte con se stesso. Ma si diverte e fa divertire, da vero professionista del pop".[1]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Disco 1 (Edizione standard)
  1. The Heavy Entertainment Show – 3:22 (Serge Gainsbourg, Robbie Williams, Guy Chambers, Rufus Wainwright, Christopher Heath)
  2. Party Like a Russian – 3:02 (Robbie Williams, Guy Chambers, Sergej Sergeevič Prokof'ev, Christopher Heath)
  3. Mixed Signals – 3:58 (Brandon Flowers, Dave Keuning, Mark Stoermer, Ronnie Vannucci Jr.)
  4. Love My Life – 3:28 (Robbie Williams, Gary Go, Johnny McDaid)
  5. Motherfucker – 4:17 (Robbie Williams, Flynn Francis, Timothy Metcalfe)
  6. Bruce Lee – 3:13 (Robbie Williams, Stuart Price)
  7. Sensitive – 3:16 (Robbie Williams, Stuart Price, Jackson Guthy)
  8. David's Song – 4:14 (Robbie Williams, Guy Chambers, Kara DioGuardi, Jewel Kirchner)
  9. Pretty Woman – 2:55 (Robbie Williams, Benny Blanco, Steve Robson, Ed Sheeran)
  10. Hotel Crazy (feat. Rufus Wainwrigh) – 4:25 (Rufus Wainwright, Robbie Williams, Guy Chambers)
  11. Sensational – 3:47 (Mike Curb, Mack David, Robbie Williams, Guy Chambers, Rufus Wainwright, Christopher Heath)
Disco 2 (Edizione deluxe)
  1. When You Know – 4:20 (Seckou Keita, Jimmy Carr, Robbie Williams, Guy Chambers)
  2. Time on Earth – 4:51 (Robbie Williams, Guy Chambers, Christopher Heath)
  3. I Don't Want to Hurt You (feat. John Grant) – 4:18 (Robbie Williams, Guy Chambers, John Grant)
  4. Best Intentions – 3:44 (Robbie Williams, Guy Chambers, Christopher Heath)
  5. Marry Me – 3:53 (Karl Brazil, Ben Castle, Steve McFadden, Robbie Williams)

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Successo commerciale[modifica | modifica wikitesto]

L'album ha debuttato alla posizione numero 5 della classifica album italiana la settimana del 10 novembre 2016. La settimana seguente è sceso alla posizione numero 10, e la terza settimana alla numero 16.[16]

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Gianni Sibilla, HEAVY ENTERTAINMENT SHOW - ROBBIE WILLIAMS, su rockol.it, Rockol, 4 novembre 2016. URL consultato il 27 settembre 2018.
  2. ^ a b Giulia Cavaliere, Heavy Entertainment Show - Robbie Williams, su rollingstone.it, Rolling Stone, 4 novembre 2016. URL consultato il 27 settembre 2018.
  3. ^ a b Michele Monina, Robbie Williams, la recensione del nuovo album Heavy Entertainment Show. E la data italiana dell’atteso tour, su ilfattoquotidiano.it, Il Fatto Quotidiano, 8 novembre 2016. URL consultato il 28 settembre 2018.
  4. ^ http://www.ariacharts.com.au/charts/albums-chart
  5. ^ (DE) Robbie Williams - The Heavy Entertainment Show – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato il 9 marzo 2021.
  6. ^ (DE) Robbie Williams – The Heavy Entertainment Show – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 9 marzo 2021.
  7. ^ The Heavy Entertainment Show (certificazione), su FIMI. URL consultato il 9 marzo 2021.
  8. ^ (NL) Goud & Platina, su nvpi.nl, Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers. URL consultato il 14 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2018).
  9. ^ (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 9 marzo 2021.
  10. ^ BRIT Certified, su bpi.co.uk.
  11. ^ (EN) Tim Jonze, Robbie Williams: Heavy Entertainment Show review – a lurching mess of styles, su theguardian.com, The Guardian, 3 novembre 2016. URL consultato il 4 novembre 2016.
  12. ^ (EN) Jordan Bassett, Robbie Williams – ‘Heavy Entertainment Show’ Review, su nme.com, NME, 3 novembre 2016. URL consultato il 4 novembre 2016.
  13. ^ (EN) Andy Gill, Album reviews: Robbie Williams - The Heavy Entertainment Show, Lambchop - FLOTUS, Bon Jovi, and more, su independent.co.uk, The Independent, 2 novembre 2016. URL consultato il 4 novembre 2016.
  14. ^ (EN) Andre Paine, Robbie Williams – The Heavy Entertainment Show review: ‘he’s still got it’, su standard.co.uk, Evening Standard, 4 novembre 2016. URL consultato il 4 novembre 2016.
  15. ^ (EN) Adrian Thrills, Grown-up Robbie's hit and miss: The Heavy Entertainment Show is a mixed return, says ADRIAN THRILLS, su dailymail.co.uk, Daily Mail, 4 novembre 2016. URL consultato il 4 novembre 2016.
  16. ^ http://www.italiancharts.com/showitem.asp?interpret=Robbie+Williams&titel=The+Heavy+Entertainment+Show&cat=a

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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