Xaviera Hollander

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Xaviera Hollander nel 2008

Xaviera Hollander, pseudonimo di Xaviera de Vries, nota anche con il soprannome The Happy Hooker[N 1] (Surabaya, 15 giugno 1943), è una scrittrice ed ex-prostituta olandese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Xaviera Hollander al programma televisivo After Dark nel 1989

Xaviera Hollander nasce con il 15 giugno 1943 con il nome Xaviera de Vries, detta Vera, a Surabaya, durante l'occupazione giapponese delle Indie orientali olandesi, che in seguito divenne parte dell'Indonesia, da padre ebreo olandese, di professione fisico, e da madre francese con origini tedesche.[1] Passa i primi anni della propria esistenza in un campo di internamento giapponese, durante la seconda guerra mondiale.[2]

Poco dopo i vent'anni, lascia Amsterdam, nei Paesi Bassi, per trasferirsi a Johannesburg, in Sudafrica, dove vive la sorellastra. Qui incontra e si fidanza con John Weber, un economista statunitense. Quando il fidanzamento si rompe, Xaviera lascia il Sudafrica e si trasferisce a New York, negli Stati Uniti.[3] Nel 1968 si licenzia dal suo lavoro di segretaria nel consolato olandese di Manhattan per diventare una ragazza squillo, lavoro che le permette di guadagnare $ 1 000 a notte.[1][4] Un anno dopo apre la propria casa di tolleranza, The Vertical Whorehouse, divenendo presto la principale tenutaria di bordello di New York. Nel 1971 viene arrestata per prostituzione dalla polizia di New York e costretta a lasciare gli Stati Uniti.[5][6]

Nel 1972 Xaviera Hollander pubblica il suo primo libro di memorie: The Happy Hooker. My Own Story. Per realizzare il volume, Robin Moore trascrive le memorie di Xaviera Hollander sotto dettatura, mentre Yvonne Dunleavy, in qualità ghost writer, ne mette in forma narrativa i contenuti.[7] Successivamente la Hollander scrive numerosi altri libri e produce rappresentazioni teatrali ad Amsterdam. Il suo secondo libro Child No More, racconta la storia della perdita della madre. Per 35 anni scrive una rubrica di consigli su Penthouse, intitolata Call Me Madam.[1]

Nei primi anni settanta registra un album spoken-word intitolato Xaviera! per l'etichetta canadese GRT Records, dove discute di filosofia riguardo sesso e prostituzione, canta una cover della canzone Michelle dei Beatles e registra numerosi incontri sessuali simulati, compresi un esempio di sesso al telefono, un triangolo e un incontro con l'ospite vocale Ronnie Hawkins. Nel 1974 viene distribuito dalla Reiss Games, Inc. il gioco da tavolo Xaviera's Game. Nel 1975 Xaviera Hollander interpreta il film semi-autobiografico La mondana felice (My Pleasure is My Business).

Nel 2005 apre il Xaviera's Happy House, un bed and breakfast nella sua casa di Amsterdam.[8]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Durante gli anni settanta, Xaviera Hollander ha vissuto per diverso tempo a Toronto, dove ha sposato Frank Applebaum, un antiquario canadese, ed era una presenza fissa nel centro della città. In seguito ha avuto un amante di nome John Drummond, con il quale ha avuto una lunga relazione durata per molti anni e con il quale ha scritto due libri, compreso Let's Get Moving del 1988, che parla della loro vita assieme: "Sono andata a vivere con quello che per anni è stato l'amore della mia vita, John Drummond, uno scatenato intellettuale scozzese a cui, a volte, piacevano troppo il suo whisky, la birra e i vini. Facevamo sesso alla grande, spesso fino a 3 volte al giorno, e lui aveva circa 17 anni più di me".[4]

In un'intervista del 2018, rivela un lato oscuro della relazione con un uomo che lei chiama "L'amore della mia vita!": "L'amore della mia vita di 25 anni fa, John Drummond, uno scozzese brillante e chiassoso con un accento 'thatcheresco', soprattutto quando era sotto l'influenza di qualche scotch, di birra o vino, era diventato piuttosto distruttivo nei miei confronti. È l'unico uomo che sia riuscito a privarmi temporaneamente della mia autostima o della mia identità. Affermava che il modo in cui un uomo britannico dice 'ti amo' è sbattere giù la sua donna.".[senza fonte] Drummond è indicato come uno dei suoi mariti.[9]

La Hollander afferma di essere "diventata lesbica" attorno al 1997, stabilendo una relazione di lungo termine con una poetessa olandese chiamata Dia.[2] Nel gennaio 2007, comunque, sposa un uomo olandese, Philip de Haan, ad Amsterdam.[10]

Libri (parziale)[modifica | modifica wikitesto]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album[modifica | modifica wikitesto]

  • 1973 - Xaviera!
  • 1984 - Happily Hooked (Sexy Songs Sung By Xaviera Hollander)

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • My Pleasure Is My Business (Radio Spots)

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Attrice[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Sceneggiatrice[modifica | modifica wikitesto]

Programmi televisivi[modifica | modifica wikitesto]

  • Dix de der - talk show (1976)
  • Apostrophes - talk show (1977)
  • Le dessus du panier - talk show (1978)
  • After Dark - talk show (1989)

Radio[modifica | modifica wikitesto]

  • The James Whale Radio Show (1989)

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni
  1. ^ In inglese "La Prostituta Felice".
Fonti
  1. ^ a b c (EN) Deborah Ross, Xaviera Hollander: Is the Happy Hooker still happy after all these years?, in The Independent, Independent Print Limited, 8 dicembre 2012. URL consultato il 29 luglio 2013.
  2. ^ a b (EN) Cathay Che, The Happy Hooker gets the girl, in The Advocate, LPI Media, 20 agosto 2002, pp. 80–83.
  3. ^ Xaviera Hollander, 1972.
  4. ^ a b (EN) Bert Woodson, Interview: Xaviera Hollander, the Happy Hooker, in Feminine Collective, 18 aprile 2014. URL consultato il 14 dicembre 2020.
  5. ^ (EN) 5 Police Corruption Scandals that Rocked New York City, in New York Post, News Corp, 28 dicembre 2015. URL consultato l'11 settembre 2017.
  6. ^ (EN) Notorious New York City brothels: ‘Manhattan Madam’ Kristin Davis supplied hookers for clients including Eliot Spitzer, in Daily News, Tronc, 6 marzo 2012. URL consultato il 10 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 9 giugno 2013).
  7. ^ (EN) John Cassidy, The hell-raiser, in The Sydney Morning Herald, Fairfax Media, 9 dicembre 2000, p. 80.
  8. ^ (EN) Xaviera Hollanders "Happy House Bed&Breakfast", su Xaviera Hollander - The Happy Hooker. URL consultato il 10 dicembre 2018.
  9. ^ (EN) Xaviera Hollander, su NNDB, Soylent Communications.
  10. ^ (EN) Judy Faber, Happy Hooker Gets Hitched, su CBS News, CBS, 2 gennaio 2007. URL consultato il 10 dicembre 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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