Teun van Vliet

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Teun van Vliet
Nazionalità Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
Ciclismo
Specialità Strada
Termine carriera 1990
Carriera
Squadre di club
1984Dries-Verandalux
1985Verandalux-Dries
1986-1990Panasonic
Nazionale
1985-1988Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
Statistiche aggiornate al 10 aprile 2022

Teun van Vliet (Vlaardingen, 22 marzo 1962) è un ex ciclista su strada olandese, professionista dal 1984 al 1990. In carriera vinse due classiche del pavé, la Omloop Het Volk e la Gand-Wevelgem, entrambe nel 1987, mentre al Tour de France 1988 indossò la maglia gialla per tre giorni.

Anche sua sorella Nita van Vliet e suo nipote Arjen de Baat sono stati ciclisti professionisti.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Dilettante con buoni risultati dal 1981 alla primavera 1984, Van Vliet passa professionista nel maggio 1984 con la Dries-Verandalux di Roger Swerts riuscendo immediatamente a vincere tappe al Giro del Belgio e al Giro dei Paesi Bassi, e a ottenere alcuni piazzamenti nelle corse in linea della seconda parte di stagione: spiccano i terzi posti al Giro di Lombardia e al Giro del Piemonte e il quarto posto allo Scheldeprijs.[1] Nel 1985 chiude al secondo posto la Milano-Sanremo, preceduto di otto secondi dal compagno di squadra Hennie Kuiper, ed è quarto alla Parigi-Tours; partecipa anche al suo primo Tour de France e ai suoi primi Campionati mondiali. L'annata si chiude con un solo successo, colto in una frazione del Tour of Ireland, corsa che lo vede terzo nella classifica generale.[2]

Nel 1986 passa alla corte di Peter Post alla Panasonic. Si mette in evidenza nella prima parte di stagione, piazzandosi quinto alla Nokere Koerse e all'Amstel Gold Race; partecipa anche al Giro d'Italia ma senza ottenere piazzamenti. Nel finale di stagione si aggiudica una frazione alla Coors Classic in Colorado, il Grand Prix d'Isbergues e una tappa al Tour of Ireland.[3]

Il 1987 è la stagione più prolifica. Inizia a fine febbraio aggiudicandosi la Omloop Het Volk; a marzo partecipa prima alla Tirreno-Adriatico, dove vince la prima frazione e guida la classifica generale fino alla cronometro finale di San Benedetto del Tronto in cui deve arrendersi al danese Rolf Sørensen, e poi alla Milano-Sanremo, in cui si piazza sesto. Approccia, quindi, la campagna del nord dove si mette in evidenza cogliendo la vittoria nella Gand-Wevelgem davanti a Étienne De Wilde e alcuni piazzamenti, tra cui i quarti posti allo Scheldeprijs e alla Amstel Gold Race.[4] Fra maggio e giugno si aggiudica tappe alla Quattro Giorni di Dunkerque e al Giro di Svizzera, viene di conseguenza selezionato per il Tour de France, corsa in cui sfiora in diverse occasioni, senza centrarla, la vittoria di tappa. In agosto è ottavo alla Clásica San Sebastián, vincendo poi una tappa e la classifica finale del Giro dei Paesi Bassi; convocato per partecipare ai mondiali di Villaco, chiude la prova al settimo posto. Conclude l'annata con un secondo posto nella Parigi-Tours,[4] battuto in una volata ristretta dal connazionale Adrie van der Poel.

Il 1988 è altrettanto ricco di risultati anche se non giungono successi: vanno menzionati il sesto posto nella Parigi-Bruxelles e il terzo posto ai Campionati olandesi,[5] oltre ai risultati colti nel 75º Tour de France, in cui indossa per tre giorni la maglia gialla, simbolo del primato, dopo che nella seconda tappa la sua squadra, la Panasonic, vince la cronometro a squadre.[6] Anche nel 1989 il successo non arride a Van Vliet. A inizio stagione è secondo all'Étoile de Bessèges, al Trofeo Pantalica e nel Grand Prix Pino Cerami; sfiora quindi la vittoria al Giro di Svizzera nella quarta tappa, secondo dietro ad Arno Küttel, e al Tour de France, quarto nell'undicesima tappa, mentre subito dopo la Grande Boucle è quinto alla Wincanton Classic, prova di Coppa del mondo.[7]

Quando il suo talento sembrava poter sbocciare compiutamente, si ritira dall'agonismo nel febbraio 1990 per gravi problemi fisici, a neanche ventotto anni di età.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Strada[modifica | modifica wikitesto]

Classifica generale Cinturó de l'Empordà
1ª tappa Niedersachsen-Rundfahrt
  • 1984 (Dries-Verandalux, tre vittorie)
Classifica generale Circuit des Mines
1ª tappa Giro del Belgio (Harelbeke > Ronse)
6ª tappa Giro dei Paesi Bassi (Lelystad > Assen)
  • 1985 (Verandalux-Dries, una vittoria)
4ª tappa, 2ª semitappa Tour of Ireland (Limerick > Galway)
  • 1986 (Panasonic, quattro vittorie)
Grand Prix d'Isbergues
Liedekerkse Pijl
10ª tappa Coors Classic (Vail > Vail)
5ª tappa Tour of Ireland (Arklow > Dublino)

Altri successi[modifica | modifica wikitesto]

  • 1985 (Driex-Veradaluxm)
Profronde van Tiel (Criterium)
Criterium di Hansweert
Criterium di Aalsmeer
Groot-Ammers (Derny)
Sas van Gent - Grote CPC Prijs (Criterium)
Profronde van Wateringen (Criterium)
Criterium di Bavel
2ª tappa Tour de France (La Haie-Fouassière > Ancenis, cronosquadre)
Profronde van Tiel (Criterium)
Criterium di Ulvenhout

Pista[modifica | modifica wikitesto]

Campionati del mondo, Corsa a punti Juniores
Campionati olandesi, Corsa a punti Juniores

Piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

Grandi Giri[modifica | modifica wikitesto]

1985: ritirato
1987: 84º
1988: ritirato
1989: 124º
Giro d'Italia
1986: 79º
1988: 57º

Classiche monumento[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Sallanches 1980 - In linea Juniores: 7º
Praga 1981 - In linea Dilettanti: 18º
Goodwood 1982 - In linea Dilettanti 90º
Giavera del Montello 1985 - In linea Professionisti: 45º
Colorado Springs 1986 - In linea Professionisti: 83º
Villaco 1987 - In linea Professionisti: 7º
Ronse 1988 - In linea Professionisti: ritirato

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Teun van Vliet - 1984, su procyclingstats.com. URL consultato il 10 aprile 2022.
  2. ^ (EN) Teun van Vliet - 1985, su procyclingstats.com. URL consultato il 10 aprile 2022.
  3. ^ (EN) Teun van Vliet - 1986, su procyclingstats.com. URL consultato il 10 aprile 2022.
  4. ^ a b (EN) Teun van Vliet - 1987, su procyclingstats.com. URL consultato il 10 aprile 2022.
  5. ^ (EN) Teun van Vliet - 1988, su procyclingstats.com. URL consultato il 10 aprile 2022.
  6. ^ VAN VLIET LEADER AL TOUR, in la Repubblica, 5 luglio 1988. URL consultato il 10 aprile 2022.
  7. ^ (EN) Teun van Vliet - 1989, su procyclingstats.com. URL consultato il 10 aprile 2022.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN136812165 · ISNI (EN0000 0000 9318 4355 · GND (DE142525936 · WorldCat Identities (ENviaf-136812165