Testo unico dell'edilizia
Il testo unico dell'edilizia è un testo unico della Repubblica Italiana, emanato con D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, che detta i principi fondamentali e generali e le disposizioni per la disciplina dell'attività edilizia.
Entrato in vigore dal 1° gennaio 2002, è stato aggiornato nel corso del tempo, come ad esempio dopo l'emanazione del decreto legge 11 settembre 2014, n. 133 - convertito in legge 1º novembre 2014, n. 164.
Struttura
[modifica | modifica wikitesto]Si articola in tre perti, per un totale. di 138 articoli:[1]
- PARTE I - Attività edilizia
- Titolo I - Disposizioni generali
- Titolo II - Titoli abilitativi
- Titolo III - Agibilità degli edifici
- Titolo IV - Vigilanza sull'attività urbanistico edilizia, responsabilità e sanzioni
- PARTE II - Normativa tecnica per l'edilizia
- Capo I - Disposizioni di carattere generale
- Capo II - Disciplina delle opere di conglomerato cementizio armato, normale e precompresso ed a struttura metallica
- Capo III - Disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati, pubblici e privati aperti al pubblico
- Capo IV - Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche
- Capo V - Norme per la sicurezza degli impianti
- Capo VI - Norme per il contenimento del consumo di energia negli edifici
- PARTE III - Disposizioni finali
Capo I - Disposizioni finali
Contenuto
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di una legge cornice che riguarda non l'intera materia dell'urbanistica ma la sua sub-materia dell'edilizia attinente al controllo preventivo dell'attività edilizia, la vigilanza e le sanzioni contro gli abusi.
Vengono stabilite le attività svolgibili senza permesso alcune (dette di edilizia libera) e quelle soggette a particolari permessi come la Comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) e la Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), nonchè l'ampliamento dell'applicazione della denuncia di inizio attività in edilizia e la disciplina del il procedimento amministrativo di agibilità che viene ad assorbire anche quello per ottenere il certificato di abitabilità (sostituita nel 2016 dalla segnalazione certificata di agibilità).
Viene anche espressa una definizione di nuova costruzione,[2] e stabilito che in caso un comune italiano sia sprovvisto di regolamentazione edilizia e nel rispetto dei limiti ci cui al d.lgs. 29 ottobre 1999, n. 490, fuori dal perimetro dei centri abitati, siano comunque possibili interventi di nuova edificazione nel rispetto del limite della densità massima fondiaria di 0,03 metri cubi per metro quadro; in caso di interventi a destinazione produttiva, la superficie coperta ad ogni modo non può comunque superare un decimo dell'area di proprietà.[3]
Tra le disposizioni contenute vi è la creazione dello sportello unico per l'edilizia e l'abolizione di alcuni atti amministrativi, quali l'autorizzazione edilizia e la concessione edilizia, sostituita col "permesso di costruire".
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia (D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380), su brocardi.it.
- ^ www.comune.jesi.an.it, su comune.jesi.an.it. URL consultato il 19 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 28 ottobre 2012).
- ^ Art. 9 D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380., su edizionieuropee.it.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Denuncia di inizio attività in edilizia
- Permesso di costruire
- Segnalazione certificata di inizio attività
- Segnalazione certificata di agibilità
- Sportello unico per l'edilizia
- Urbanistica in Italia
- Testo unico
Altri progetti
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Wikisource contiene il testo originale del Testo unico dell'edilizia
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Decreto del presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, in materia di "Testo unico dell'edilizia"