Terrorizer
Terrorizer | |
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Paese d'origine | ![]() |
Genere | Grindcore[1] Death metal[1] Deathgrind[1] |
Periodo di attività musicale | 1986 – 1989[1] 2005 – 2006 2009 – in attività |
Etichetta | Earache Century |
Album pubblicati | 4 |
Studio | 3 |
Raccolte | 1 |
Sito ufficiale | |
I Terrorizer sono un gruppo grindcore[1] statunitense nato nella metà degli anni '80.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Formati nel 1986 a Los Angeles dal cantante Oscar Garcia, dal bassista Alfred "Garvey" Estrada, dal chitarrista Jesse Pintado e dal batterista Pete Sandoval, l'anno successivo registrarono due demotape (Nightmares e Demo) nei quali la band iniziò a formare il proprio stile unendo elementi crust punk, death metal e liriche politicizzate e dissacranti.
Dopo l'entrata di Pete Sandoval nei Morbid Angel alla fine del 1988 la band si scioglie: Oscar Garcia torna nei Nausea e Jesse Pintado l'anno successivo viene chiamato a far parte dei Napalm Death. Grazie all'interessamento di Shane Embury bassista di questi ultimi la Earache propone il contratto per un album, così Jesse Pintado e Oscar Garcia raggiungono i famosi Morrisound Recordings di Tampa, Florida dove i Morbid Angel stanno registrando l'album di debutto; il bassista e cantante David Vincent prende il posto di Garvey, che si trovava in prigione e così il gruppo registrò nel 1989 l'album di debutto World Downfall praticamente postumo, infatti la band non può avere futuro visti gli impegni di Pintado con gli inglesi Napalm Death e di Sandoval e Vincent con i Morbid Angel. Questo album verrà considerato seminale per tutto il genere grindcore e death metal.
Mentre queste ultime due band nello scorso decennio crescevano in popolarità, anche il nome dei Terrorizer lasciava un'enorme eredità influenzando con quell'unico album una generazione di gruppi a venire che trarranno ispirazione da quel sound violento e 'in your face' e da quelle liriche che denunciavano il degrado del sistema e l'accidia dello status quo.
Nel 2005, dopo l'abbandono di Pintado dai Napalm Death, i Terrorizer riprendono forma e lo stesso Pintado richiama gli amici Pete Sandoval e Oscar Garcia. Oscar ormai sposato e padre, occupato in un lavoro comune si vede impossibilitato a pensare di andare in tour così declina l'offerta. Così si aggiungono il chitarrista Tony Norman e il cantante Anthony Rezhawk. Viene così registrato nel 2006 il secondo capitolo dopo 17 anni, Darker Days Ahead si presenta con un sound cupo e molto più vicino al death metal, anche se le parti prettamente grind saranno ancora presenti. I testi saranno ancora concentrati sul paradosso della realtà quotidiana, disegnando scenari infernali: la schiavizzazione degli uomini e degli animali, la follia del processo tecnologico e la concentrazione del potere nelle mani delle corporazioni internazionali tutte intente a creare i "giorni oscuri". Dopo la pubblicazione dell'album, nell'agosto del 2006 il chitarrista Jesse Pintado muore per un arresto cardiaco in un ospedale olandese.
A tutt'oggi rimane incerto il futuro della band.
Formazione[modifica | modifica wikitesto]
Attuale[modifica | modifica wikitesto]
- Sam Molina - voce, basso (2013 - presente)
- Lee Harrison - chitarra (2013 - presente)
- Pete Sandoval - batteria (1986 - 1990, 2005 - 2006, 2009 - presente)
Ex-componenti[modifica | modifica wikitesto]
- Alfred "Garvey" Estrada - basso
- David Vincent - voce, basso
- Jesse Pintado - chitarra
- Oscar Garcia - voce
- Tony Norman - chitarra, basso
- Anthony Rezhawk - voce
- Katina Culture - chitarra
Timeline[modifica | modifica wikitesto]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]
Album in studio[modifica | modifica wikitesto]
- 1989 - World Downfall
- 2006 - Darker Days Ahead
- 2012 - Hordes of Zombies
- 2018 - Caustic Attack
Demo[modifica | modifica wikitesto]
- 1989 - Nightmares
- 1989 - Demo
Raccolte[modifica | modifica wikitesto]
- 2003 - From the Tomb
Note[modifica | modifica wikitesto]
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Natalie J. Purcell, Death Metal Music: The Passion and Politics of a Subculture, McFarland & Company, 2003, ISBN 978-0-7864-1585-4.
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su terrorizergrindcore.net.
- (EN) Terrorizer, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Terrorizer, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Terrorizer, su Encyclopaedia Metallum.
- Terrorizer su MySpace
Controllo di autorità | VIAF (EN) 150321662 · WorldCat Identities (EN) viaf-150321662 |
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