Terra bruciata! Il laboratorio italiano della ferocia nazista

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Terra bruciata! Il laboratorio italiano della ferocia nazista
Giacomo Di Gasparro (Mino Sferra) in una scena del film
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno2018
Durata90 min
Dati tecnicicolore/bn
Generedocumentario
RegiaLuca Gianfrancesco
SoggettoLuca Gianfrancesco
SceneggiaturaLuca Gianfrancesco
ProduttoreLuca Gianfrancesco, Paolo Gianfrancesco
Casa di produzioneMediacontents Production
Distribuzione in italianoIstituto Luce Cinecittà
FotografiaLuca Gianfrancesco
MontaggioLuca Gianfrancesco
Effetti specialiNuccio Canino

Vincenzo Nisco

MusicheAntonio Fresa
ScenografiaMarcella Fargnoli, Filippo Sparacino, Rosa Castrillo
CostumiAntonella Fargnoli
TruccoSimona Catalini
Interpreti e personaggi
Un soldato tedesco nell'azione partigiana di Riardo (CE)

Terra bruciata! Il laboratorio italiano della ferocia nazista è un film documentario del 2018 diretto da Luca Gianfrancesco.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Il film narra le vicende avvenute durante la Seconda Guerra Mondiale nei territori dell'Alto Casertano, il primo territorio italiano a diventare “zona di operazioni” sottoposto alle leggi di guerra tedesche.

La mattina del 1º novembre 1943, a Conca della Campania, un minuscolo borgo della provincia di Caserta, 19 civili vengono trucidati da una pattuglia di militari tedeschi. Graziella Di Gasparro, figlia di uno dei caduti, lotta strenuamente da anni per tener viva la memoria di quell’eccidio dimenticato. L’assassinio del padre di Graziella fu il terribile epilogo della brutale occupazione del territorio che l’esercito tedesco mise in essere in tutta la Campania centrosettentrionale a partire dall’8 settembre, data dell’armistizio. Il casertano - primo territorio italiano ad essere dichiarato “Zona di Operazioni” - dovette sperimentare la devastante onda d’urto delle brutali leggi di guerra germaniche che si accanirono contro la popolazione civile. L’esautorazione delle istituzioni, le razzie dei beni di consumo, il rastrellamento e la deportazione degli uomini abili verso i campi di lavoro in Germania - furono circa 21.000 - e la devastazione degli impianti produttivi, delle infrastrutture e delle abitazioni civili sono le condizioni nelle quali maturarono le ragioni che diedero vita alle prime azioni di resistenza organizzate dai civili in Italia. Dopo le Quattro Giornate di Napoli, a Riardo, un piccolo centro a pochi chilometri da Capua, una banda partigiana riesce a scacciare con le armi i tedeschi dalla cittadina mentre le istituzioni e gli abitanti di Tora e Piccilli, con il silenzio, salvano una cinquantina di ebrei dalla deportazione. Ed è proprio in risposta a questa insubordinazione, ormai diffusa sul tutto il territorio, che i comandi tedeschi danno libero sfogo al dissennato campionario di violenze contro la popolazione civile che causò, nella sola provincia di Caserta, 752 vittime. Caserta, infatti, è la provincia dell’Italia meridionale più colpita dallo stragismo nazista. La strage di Conca della Campania, quindi, assume un ruolo chiave per comprendere al meglio quel processo ché trasformò l’occupazione tedesca dell’Italia da una presenza militare “tollerata” ad un’egemonia aggressiva e violenta nei confronti della popolazione civile. Graziella, dopo anni di sofferenze, con la visita dell’ambasciatrice tedesca a Conca della Campania, in occasione della 73ª commemorazione della strage, oltre al riconoscimento per le sofferenze, sue e dei suoi concittadini, ha finalmente avviato un processo di riconciliazione con il suo tragico passato.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è uscito nelle sale italiane il 25 aprile 2018, distribuito da Istituto Luce Cinecittà, in edizione DVD[1] nel maggio del 2019, edito da Istituto Luce Cinecittà e in televisione, sul canale History Channel, il 25 gennaio 2021.

Premi e festival[modifica | modifica wikitesto]

  • ICFF Italian Contemporary Film Festival 2018: Selezione Ufficiale
  • Social World Film Festival 2018[2]: Miglior Documentario Lungometraggio
  • International Documentary Festival of Ierapetra 2018[3]: Miglior Documentario
  • International Documentary Festival of Ierapetra 2018[3]: Premio del Pubblico
  • International Monthly Film Festival 2018: Miglior Documentario (Maggio)
  • MedFF 2018: Premio del Pubblico
  • Oniros Film Awards 2018[4]: Miglior Documentario
  • Ischia Global Fest 2018: Selezione Ufficiale
  • Mantova Film Fest 2018[5]: Miglior Documentario
  • Galà del Cinema e della Fiction 2018[6]: Premio Speciale della Giuria
  • CineBus, Festival Cinematografico on the Road 2018[7][8]: Miglior Documentario
  • Capri Hollywood 2019: Selezione Ufficiale
  • History Film Festival 2019: Selezione Ufficiale
  • Docs Without Borders Film Festival 2019: Miglior Documentario
  • Parma Music Film Festival 2019: Premio Speciale della Giuria

Presentazioni istituzionali[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Terra Bruciata! Il Laboratorio Italiano Della Ferocia Nazista, Istituto Luce. URL consultato il 13 febbraio 2022.
  2. ^ Social World Film Festival, su Social World Film Festival - mostra internazionale del cinema sociale. URL consultato il 13 febbraio 2022.
  3. ^ a b (EL) admin, 2018eng, su festivalierapetra.gr. URL consultato il 13 febbraio 2022.
  4. ^ Interview with Luca & Paolo Gianfrancesco (Terra Bruciata!). URL consultato il 13 febbraio 2022.
  5. ^ mantovafilmfestival.com, https://www.mantovafilmfestival.com/it/archivio/. URL consultato il 13 febbraio 2022.
  6. ^ Edizione 2018, su Gala Cinema Fiction in Campania. URL consultato il 15 febbraio 2022.
  7. ^ CineBus, il festival cinematografico «on the road» fa tappa a Napoli, su ilmattino.it, 20 dicembre 2018. URL consultato il 15 febbraio 2022.
  8. ^ CineBus, in migliaia al festival cinematografico on the road tra Napoli e Roma: ecco i premiati, su la Repubblica, 29 dicembre 2018. URL consultato il 15 febbraio 2022.

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