Teodemaro di Montecassino

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Teodemaro (... – 796) fu un abate benedettino che governò l'abbazia di Montecassino dal 777-778 al 796[1].

L'abate Teodemaro era di origine franca e il suo governo dell'abbazia coincise con un momento di prevalente influenza franca: incontrò Carlo Magno a Montecassino nell'anno 787[2][3], occasione nella quale l'abbazia ottenne doni e la riconferma del possesso sulle abbazie dipendenti.

Successivamente Carlo Magno scrisse a Teodemaro, richiedendogli dei monaci per riformare i monasteri di Francia e Teodemaro gli rispose inviandogli la regola di San Benedetto, gli inni e gli usi dell'abbazia[4][5].

Fu sotto l'abate Teodemaro che Paolo Diacono prese l'abito monastico[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gli abati di Montecassino, su abbaziamontecassino.it. URL consultato il 13 maggio 2023.
  2. ^ Gregorio Penco, Storia del monachesimo in Italia: dalle origini alla fine del Medioevo, Jaca Book, Milano 2002, p. 134.
  3. ^ Cassino dai Romani alle invasioni barbariche (dal IV al X sec. d.C.) Archiviato il 13 ottobre 2012 in Internet Archive., sul sito dell'Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale.
  4. ^ La lettera di Teodemaro fu pubblicata dal monaco dell'abbazia di Saint-Germain-des-Prés, Jacques de Breuil, (Theatrum Parisiensium Antiquitatum, 1612, alle pagine 799 e seguenti), che affermava di averla copiata da Paolo Diacono
  5. ^ a b Ivan Gobry, L'Europa di Cluny. Riforme monastiche e società d'Occidente (secoli VIII-XI) (traduzione di Annamaria Sanfelice di Monteforte dall'originale in lingua francese intitolato Les moines en Occident. IV. De saint Benoît à saint Bruno (750-1100). Le temps des réformes), Città Nuova editrice, Roma 1999, pp. 108-109.