Tenda (arredamento)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Jump to navigation Jump to search
Esempio di tenda a bottone
Esempio di tenda a pannello

La tenda è un drappo di tessuto che pende dall'alto di una finestra o di una porta, sia fissato allo stesso telaio dei vetri, sia montato su un binario sul quale esso scorre. La sua funzione principale è quella di riparare gli ambienti domestici dal sole e dalle intemperie, e di impedirne la vista dall'esterno[1].

Alcuni modelli vengono usati al posto delle porte per dividere due stanze, ed altri sono fatti in tessuti sintetici molto resistenti per essere messi su terrazzi per coprire la forte luce del Sole.

La tenda può essere fatte di vari tessuti tipo la seta, il velluto, il merletto, il cotone, poliestere, il lino ecc[2].

Modelli di tende[modifica | modifica wikitesto]

Le tende si dividono in[3][4][5][6]:

  • Tenda a doppio vetro
  • Tenda a bottone
  • Tenda arricciata
  • Tenda a pannello
  • Tenda a bastone
  • Tenda su binari
  • Tenda a pacchetto
  • tenda a fasce
  • Tenda veneziana

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nell'Europa medievale le finestre erano piccole e strette ed erano schermate con carta oleata o incerata, con finalità ornamentale. E così continuò fino al XVI secolo, quando si diffuse l'arte di addobbarle.

Il Rococò, movimento artistico che si affermò in Francia durante il regno di Luigi XVI), creò la varietà, l'eleganza e la gaiezza nell'arredamento. Le fabbriche di Lione produssero disegni sempre più leggiadri e sete luminose e da Venezia si esportarono damaschi, velluti e broccati ricamati. Vennero introdotte le mantovane per nascondere le aste e gli anelli.

Lo stile Impero (durante l'impero napoleonico) alla fine del XVIII secolo creò tende scorrevoli, lunghe fino al pavimento, che potevano essere raccolte da bracciali e disposte in eleganti drappeggi.

Nell'Ottocento la casa divenne per la classe borghese lo strumento per esibire la nuova condizione sociale recentemente acquistata. Per mutamenti sociali lo stile semplice dei primi decenni seguì un arredamento più elaborato, per perdere completamente il senso della misura con tende pompose, voluminose e tronfie.

L'inizio del Novecento vide nascere il desiderio della gente di tornare ad un gusto semplice ed essenziale[7][8][9][10][11].

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ tènda in Vocabolario - Treccani, su treccani.it. URL consultato l'8 marzo 2022.
  2. ^ La guida definitiva ai tessuti per tende, su Architettura e design a Roma, 13 novembre 2019. URL consultato l'8 marzo 2022.
  3. ^ (EN) Linda Neubauer, The Complete Photo Guide to Curtains and Draperies: Do-It-Yourself Window Treatments, Creative Publishing international, 4 gennaio 2011, ISBN 978-1-61673-299-8. URL consultato l'8 marzo 2022.
  4. ^ (EN) 30 Types of Curtains for the Home (Curtain Buying Guide), su Home Stratosphere, 23 giugno 2021. URL consultato l'8 marzo 2022.
  5. ^ (EN) Hadley Mendelsohn, Consult This Guide to the Best Types of Curtains Before You Buy Anything, su House Beautiful, 7 febbraio 2020. URL consultato l'8 marzo 2022.
  6. ^ (EN) Jackson Morales, 30 Different Types of Curtains You Should Know, su nordarchitecture.com, 2020-09-12GMT+070009:48:24+07:00. URL consultato l'8 marzo 2022.
  7. ^ (EN) curtain | interior decoration | Britannica, su britannica.com. URL consultato l'8 marzo 2022.
  8. ^ (EN) Fabrics, Curtains, Blinds and Shutters in Dorset & Somerset, su Steve Bane Fabrics. URL consultato l'8 marzo 2022.
  9. ^ (EN) Karla J. Nielson, Window Treatments, John Wiley & Sons, 16 gennaio 1991, ISBN 978-0-471-28946-3. URL consultato l'8 marzo 2022.
  10. ^ (EN) The Evolution of Curtains | Publications - History, su thevictorianemporium.com. URL consultato l'8 marzo 2022.
  11. ^ (EN) Where Were Curtains Invented and Who Invented Them?, su Quickfit Blinds and Curtains. URL consultato l'8 marzo 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • De Agostini, Dizionario fondamentale della lingua italiana, 1982
  • Fare donna. Enciclopedia dei lavori al femminile, Giunti Demetra, 2001. ISBN 88-440-1942-6
  • Creare donna, Giunti Demetra, 1997. ISBN 88-440-1106-9

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàGND (DE4195849-4 · NDL (ENJA00575850