Temple of Apshai Trilogy

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Temple of Apshai Trilogy
videogioco
Schermata su Commodore 64
PiattaformaAmiga, Amstrad CPC, Apple II, Atari 8-bit, Atari ST, Commodore 64, Mac OS, MS-DOS, Thomson TO7
Data di pubblicazione
  • Apple, C64, Atari 8b: 1985
  • Amiga, ST, DOS, Mac: 1986
  • Amstrad: 1987
GenereVideogioco di ruolo
TemaFantasy
OrigineStati Uniti
SviluppoEpyx, Westwood Studios (Amiga, ST, Mac), D3M Software (Amstrad, Thomson)
PubblicazioneEpyx, D3M Software (Amstrad)
DesignStephen H. Landrum (redesign di Temple of Apshai)
Modalità di giocoGiocatore singolo
Periferiche di inputTastiera, joystick, mouse
SupportoCassetta, dischetto
Requisiti di sistemaPC: video CGA
SerieDunjonquest
Preceduto daGateway to Apshai

Temple of Apshai Trilogy è un videogioco di ruolo di tipo dungeon crawler pubblicato a partire dal 1985 per i computer Amiga, Amstrad CPC, Apple II, Atari 8-bit, Atari ST, Commodore 64, Mac OS, MS-DOS e Thomson TO7 dalla Epyx. È un rifacimento del vecchio successo della Epyx Temple of Apshai (uscito nel 1979-1983) e delle sue due espansioni, Upper Reaches of Apshai (1981) e Curse of Ra (1982), riuniti in un unico programma con aspetto rinnovato e interfaccia migliorata.

Trilogy uscì per molte piattaforme per le quali Temple of Apshai non era esistito in precedenza. Le conversioni per i nuovi sistemi a 16 bit (Amiga, Atari ST, Macintosh), uscite nel 1986, furono realizzate dalla Westwood Studios e furono una delle prime produzioni dell'azienda. Le nuove conversioni per Amstrad CPC (1987) e Thomson TO (1985?) sono di produzione e di lingua francese.

Modalità di gioco[modifica | modifica wikitesto]

Il funzionamento del gioco è praticamente lo stesso di Temple of Apshai (al quale si rimanda) e gli scenari sono gli stessi dell'originale e delle sue espansioni. Trilogy comprende quindi 12 dungeon, quattro per ciascuno dei precedenti titoli, con un totale dichiarato di 568 stanze popolate da 37 tipi di mostri.

L'aspetto esteriore è completamente rinnovato, anche sulle piattaforme per le quali Temple of Apshai era già uscito. Tra le varie migliorie, i muri hanno un leggero effetto di tridimensionalità e quasi tutte le versioni hanno dei temi musicali. Il tempo di generazione grafica degli ambienti, un punto debole di molte vecchie versioni, è stato reso trascurabile.

Il vecchio sistema di controllo, basato sulla tastiera e su movimenti di tipo rotatorio, è stato mantenuto, ma a seconda della piattaforma sono supportati anche il joystick o il mouse. Il joystick consente di effettuare le principali azioni di movimento (rotazioni e avanzamenti a velocità media) e di attacco, mentre per le altre rimangono necessari i rispettivi tasti. Il mouse consente rotazioni e movimenti automatici cliccando sulla destinazione e può accedere alle altre funzioni tramite una barra dei menu. Nella versione PC sono inoltre disponibili i tasti freccia per muovere il personaggio in modo diretto.

Si dispone di un inventario dei tesori raccolti anche durante l'esplorazione e il valore totale è calcolato dal computer, mentre in Temple of Apshai la conversione era stranamente affidata al giocatore. Le descrizioni testuali delle varie stanze, non essendo visibili i dettagli su schermo, sono sempre tutte presenti nel manuale, ma almeno nelle versioni Amiga e Atari ST è stata introdotta la possibilità di visualizzare il testo anche direttamente nel gioco con un apposito comando.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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