Tegrimo Guidi

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Stemma della famiglia Guidi

Tegrimo Guidi, o Teudegrimo (900 circa – tra il 927 e il 941[1]), conte palatino di Toscana nel X secolo, è considerato dalla storiografia il capostipite della famiglia Guidi.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Da vari documenti risulta che Tegrimo o Teudegrimo fosse conte palatino di Toscana e risiedesse a Pistoia, dove tuttora è sepolto uno dei suoi figli, già nel 924. Nel 924 Tegrimo si recò in visita al castello di Modigliana di cui era signora la ravennate contessa Ingeldrada, figlia del duca Martino, che poi sposò divenendo così, per matrimonio e non per concessione imperiale, anche conte di Modigliana[2]. Certo è che la coppia ebbe due figli: Ranieri e Guido. Uno dei due ebbe per padrino al suo battesimo il re Ugo di Provenza come dichiarato dall'atto solenne di una donazione fatta da quel re d'Italia nel 927 al conte Teudegrimo, che qualificò come un suo pari, del ricco Monastero di San Salvatore in Alina, ossia in Agna, già detto della Regina, con tutti i suoi terreni, case, rendite, ed altre pertinenze.

Secondo la tradizione, ritenuta vera sia da Giovanni Villani che da Scipione Ammirato, la famiglia dei conti Guidi sarebbe arrivata in Italia dalla Germania con Teudegrimo, cavaliere al seguito dell'imperatore Ottone I, se non addirittura nipote. Scrive infatti Villani: «si dice che anticamente furono d'Alamagna grandi baroni i quali passarono con Otto primo imperadore il quale diede loro il contado di Modigliana in Romagna e di là rimasono»[3]. In realtà, sebbene sia vero che il capostipite della casata sia stato Tegrimo o Teudegrimo I, non è possibile che sia arrivato in Italia nel 951 con Ottone I e tantomeno che sia stato l'imperatore a farlo conte di Modigliana.

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Tegrimo sposò Engelrada (II), figlia di Martino, duca di Ravenna (famiglia degli Onesti) e di Engelrada (I), figlia di Hucpold, capostipite degli Hucpoldingi.[4] Essi ebbero due figli:[5]

  • Ranieri, diacono e rapitore dell'arcivescovo di Ravenna Pietro, atto per la quale vide, per mano di Ottone I, la confisca delle sue proprietà nel 967;
  • Guido I, erede della contea di Modigliana; vivente nel 943. Sposò in prime nozze Gervisa e in seconde nozze Sibilla; ebbe come figlio Tegrimo (II).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mario Marrocchi, GUIDI, Tegrimo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 61, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2004.
    «Come già scritto, il G. è ricordato in un atto del 941 come già defunto: fra il 927 e quest'anno deve quindi essere collocata la sua morte.»
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  2. ^ Emanuele Repetti, Modigliana in Dizionario geografico, fisico, storico della Toscana, Firenze, 1839, Vol. III, pag. 227
  3. ^ Giovanni Villani, Cronica di Giovanni Villani a miglior lezione ridotta coll'aiuto de' testi a penna, ed. Firenze, 1823, Tomo I, pag. 254
  4. ^ Edoardo Manarini, I due volti del potere. Una parentela atipica di ufficiali e signori nel regno italico, Milano, Ledizioni, 2016, p. 324, ISBN 978-88-6705-453-4.
  5. ^ Pompeo Litta, Famiglie celebri d'Italia. Guidi di Romagna, Torino, 1835.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mario Marrocchi, GUIDI, Tegrimo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 61, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2004. URL consultato il 4 febbraio 2018. Modifica su Wikidata
  • Pompeo Litta, Famiglie celebri d'Italia. Guidi di Romagna, Torino, 1835, ISBN non esistente.