Teddy Kollek
Theodor Kollek | |
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Sindaco di Gerusalemme | |
Durata mandato | 29 novembre 1965 – 2 novembre 1993 |
Predecessore | Mordechai Ish-Shalom |
Successore | Ehud Olmert |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Laburista Israeliano |
Teddy Kollek, vero nome Theodor Kollek (ebraico טדי קולק; Nagyvázsony, 27 maggio 1911 – Gerusalemme, 2 gennaio 2007), è stato un politico israeliano di origini ungheresi, sindaco di Gerusalemme dal 1965 al 1993.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque nell'ex Impero austro-ungarico da una famiglia ebraica sionista che gli diede il nome Theodor in onore di Theodor Herzl. Nel 1932 si trasferì a Vienna e, dopo aver aderito anche lui al sionismo, lavorò nella capitale austriaca[1] fino a che nel 1938, a seguito nel celebre Anschluss, la nazione non venne annessa al Terzo Reich. Kollek fu costretto a trasferirsi in Palestina, all'epoca posta sotto il protettorato britannico, e fu impiegato presso l'Agenzia ebraica.
Nel 1942 Kollek fu nominato vice capo dell'intelligence dell'Agenzia ebraica. Durante la seconda guerra mondiale Kollek fu una sorta di "ambasciatore" del popolo ebraico presso le nazioni europee: un ruolo che, nelle diverse funzioni svolte successivamente, sostanzialmente mantenne anche nei confronti del resto del mondo[2].
Al termine del conflitto, fu il rappresentante diplomatico del gruppo paramilitare Haganah a Washington nel biennio 1946-1947 e fu una figura chiave nella creazione di un'alleanza tra il Mossad e la CIA negli anni '40 e '50.
Strinse amicizia con il politico David Ben-Gurion, servendo nei governi di quest'ultimo dal 1952 come direttore generale dell'ufficio del primo ministro fino al 1965.
Nel 1965 il Rafi lo candidò come sindaco di Gerusalemme (all'epoca solo Gerusalemme Ovest) e Kollek venne eletto, prendendo il posto di Mordechai Ish-Shalom e gestendo il seguito edilizio della guerra dei sei giorni (1967)[3]. Nel 1968 aderì al neonato Partito Laburista Israeliano. Venne più volte confermato primo cittadino dell'intera Gerusalemme (Gerusalemme Est era stata occupata nel 1967) nel 1969, nel 1973, nel 1978, nel 1983 e nel 1989[4], rimanendo così in carica per ventotto anni. La sua impronta sull'urbanistica moderna della città santa non è priva di controversie[5], anche di tipo politico[6], benché quanto ai rapporti con i palestinesi egli si dimostrasse alquanto aperturista[7].
Nel 1993 si candidò per un settimo mandato, ma fu sconfitto dal candidato del Likud Ehud Olmert. Al termine delle elezioni si ritirò dalla vita politica, dedicandosi ad attività filantropiche e scrivendo un libro di memorie.
Dediche
[modifica | modifica wikitesto]- A Teddy Kollek è dedicato l'omonimo impianto calcistico di Gerusalemme, tra i principali e più moderni stadi di Israele.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Ray Connolly. "'In school I don't recall having to think of a career. We led a much more carefree life'." Times [London, England] 17 Mar. 1990: 19.
- ^ Teddy Kollek. Israel. The Economist (London, England), Saturday, November 15, 1969; pg. 4; A Nation's Faith. The Economist (London, England), Saturday, November 9, 1968; pg. 6; Teddy Kollek. Jerusalem. The Economist (London, England), Saturday, March 20, 1971; pg. 6; .
- ^ Jerusalem hastens repairs. From DAVID SPANIER. The Times (London, England), Friday, Sep 08, 1967; pg. 7; Issue 57041.
- ^ Richard Owen. Jerusalem mayor fights for survival. The Times (London, England), Thursday, February 02, 1989; pg. 5; Issue 63307.
- ^ Denial on plan to build 'new Jerusalem'. From Eric Marsden. The Times (London, England), Tuesday, Jan 12, 1971; pg. 5; Jerusalem Mayor defends city planning. From Moshe Brilliant. The Times (London, England), Thursday, Jul 15, 1971; pg. 1; Issue 58225; Jerusalem's new hotel is unlikely to be skyscraper. By Jerome Caminada. The Times (London, England), Saturday, Jul 01, 1972; pg. 4; Issue 58519.
- ^ Sticks and stones. The Economist (London, England), Saturday, July 31, 1971; pg. 27; Issue 6675; Mayor of Jerusalem in clash. From Eric Marsden. The Times (london, England), Tuesday, Aug 07, 1973; pg. 6; Issue 58854.
- ^ Peace—via the Shop Floor. The Financial Times (London, England), Tuesday, October 13, 1970; pg. 16; Mr Teddy Kollek, the city's mayor, suggests an extra-territorial status within Israel. By Jerome Caminada. The Times (London, England), Thursday, Oct 15, 1970; pg. 7; Jerusalem's mayor defends Arabs. From Eric Marsden. The Times (London, England), Tuesday, May 18, 1971; pg. 6; Issue 58175; Diplomatic status for holy places proposed. From Our Own Correspondent. The Times (London, England), Thursday, Aug 12, 1971; pg. 14; Issue 58248.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Teddy Kollek
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Teddy Kollek, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Opere di Teddy Kollek, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Teddy Kollek, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 110087514 · ISNI (EN) 0000 0001 0934 1600 · ULAN (EN) 500239929 · LCCN (EN) n50042988 · GND (DE) 118564870 · BNE (ES) XX5531811 (data) · BNF (FR) cb11909946t (data) · J9U (EN, HE) 987007263906705171 · CONOR.SI (SL) 199601507 |
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