Teatro romano di Acerra

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Teatro romano di Acerra
Civiltàromana
Utilizzoteatro
EpocaI-II secolo d.C. (costruzione)
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Comune Acerra
Scavi
Data scoperta1982
Date scavi1982
OrganizzazioneSovrintendenza ai Beni Archeologici di Napoli
ArcheologoDaniela Giampaola
Amministrazione
Visitabile
Sito webwww.comune.acerra.na.it/stampa.php?id=14&n=
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 40°56′44.38″N 14°22′17.08″E / 40.94566°N 14.37141°E40.94566; 14.37141

Il teatro romano di Acerra è un teatro romano costruito intorno al I-II secolo d.C. ad Acerra e ritrovato durante i lavori di scavo sotto le scuderie del Castello dei Conti di Acerra nel 1982.[1] Tuttavia, già nel passato alcuni studiosi, come l'archeologo Amedeo Maiuri, ne avevano ipotizzato l'esistenza.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il Castello Baronale di Acerra, dove sono stati rinvenuti i resti del teatro romano.

Grazie a due epigrafi, ritrovate durante gli scavi al di sotto delle scuderie, diretti dall'archeologa Daniela Giampaola nel 1982, è noto che Gneo Stennio Egnazio, sacerdote di Iside e Serapide, offrì agli antichi acerrani una giornata di ludi:[2]

(LA)

«Heuresi Gnaeo Stennio Egnatio Gnaei Stenni Egnati Rufi filio Falerna Primo IIIIviro II quinquennali omnibus oneribus et honoribus functo sacerdoti publico deae Isidis et Serapidis curatori operum publicorum ingenui honorati et Augustales patrono dignissimo ob infinita merita eius cuius dedicatione singulis universisque eorum HS centenos nummum dedit diem autem ludorum plenissime exhibuit locus datus decreto decurionum»

(IT)

«A Gneo Stennio Egnazio primo figlio di Gneo Stennio Egnazio Rufo della tribù Falerina edile duumviro duumviro quinquennale che esercitò tutte le cariche e le magistrature sacerdote perpetuo della dea Iside e di Serapide curatore delle opere pubbliche gli Ingenui gli Onorati e gli Augustali al patrono degnissimo per gli infiniti suoi meriti in occasione della cui dedica a tutti ed a ciascuno di loro diede cento sesterzi ed offerse amplissimamente un intero giorno di giochi il luogo è stato accordato per decreto dei decurioni»

Al tempo di Domiziano, invece, al quale è dedicata la seconda epigrafe, è noto che:[1]

«Apud Acerra sic in amphiteatro in via Oppidi»

Inoltre, pur essendo del I secolo d.C. le mura rinvenute durante gli scavi, il ritrovamento di elementi in marmo che decoravano la scena, e un blocco di tufo su cui sono scolpiti artigli, facente parte, probabilmente, di una scultura, hanno portato gli archeologi a ipotizzare l'esistenza di un teatro del II secolo a.C. sottostante a quello attualmente visibile.[3]

Descrizione dell'edificio[modifica | modifica wikitesto]

Il teatro è costituito da mura, risalenti al I secolo d.C, di forma ellittica e costruite in opus reticulatum, con ammorsature in opus mixtum e in alcuni tratti in opus caementicium, probabilmente a causa dell'esistenza di una costruzione precedente o perché quell'ambiente fu anticamente percorribile al di sotto, e, infine, un fossato, di epoca medievale, anch'esso della stessa forma.[1] Tuttavia, durante gli scavi non sono state ancora rinvenute la cavea e l'orchestra, situate, probabilmente, sotto il cortile e il giardino.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Teatro romano, su comune.acerra.na.it, Comune di Acerra. URL consultato il 7 novembre 2019.
  2. ^ CIL X, 03759.
  3. ^ a b Acerra - La città e la memoria. Guida storico-artistica alla città (PDF), su archeoclubacerra.it, Acerra, Archeoclub d'Italia, 1994. URL consultato il 7 novembre 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]