Tanyuromys aphrastus

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Tanyuromys aphrastus
Immagine di Tanyuromys aphrastus mancante
Stato di conservazione
Dati insufficienti[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Euarchontoglires
Ordine Rodentia
Famiglia Cricetidae
Sottofamiglia Sigmodontinae
Tribù Oryzomyini
Genere Tanyuromys
Pine, Timm & Weksler, 2012
Specie T.aphrastus
Nomenclatura binomiale
Tanyuromys aphrastus
Harris, 1932

Tanyuromys aphrastus (Harris, 1932) è un roditore della famiglia dei Cricetidi, unica specie del genere Tanyuromys (Pine, Timm & Weksler, 2012), diffuso in America centrale e America meridionale.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Roditore di medie dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 116 e 152 mm, la lunghezza della coda tra 176 e 235 mm, la lunghezza del piede tra 35 e 40 mm, la lunghezza delle orecchie tra 17 e 18 mm.[3]

Caratteristiche craniche e dentarie[modifica | modifica wikitesto]

Il cranio è robusto e presenta un rostro corto e compatto, le ossa nasali si estendono oltre le ossa pre-mascellari, i margini della regione inter-orbitale convergono anteriormente e sono rialzati, la scatola cranica è larga e tondeggiante. I fori palatali sono corti. Gli incisivi superiori sono lisci ed opistodonti, ovvero con le punte rivolte verso l'interno della bocca. I molari hanno una complessa struttura delle cuspidi e delle creste, molto diversa dagli altri oryzomyini.

Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:

3 0 0 1 1 0 0 3
3 0 0 1 1 0 0 3
Totale: 16
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari;

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è lunga, densa e soffice. Le parti dorsali sono marroni scure brizzolate con dei riflessi arancioni, mentre le parti inferiori sono grigiastre con riflessi giallo-brunastri e la base dei peli grigio scura. Il contrasto lungo i fianchi è indistinto. Le orecchie sono piccole e cosparse su entrambe le superfici di peli nerastri, marroni scuri o bruno-rossastri. Le vibrisse sono molto lunghe. Il dorso delle zampe è ricoperto di corti peli che variano dal marrone chiaro al marrone scuro. I piedi sono lunghi e robusti, le tre dita centrali sono più lunghe di quelle esterne. Le piante sono prive di peli, rivestite di piccoli tubercoli e con cinque o sei cuscinetti carnosi. alla base di ogni artiglio è spesso presente un ciuffo di peli che talvolta copre completamente l'artiglio. La coda è molto più lunga della testa e del corpo, è uniformemente marrone, cosparsa di pochi peli che formano un corto ciuffo all'estremità. Le femmine hanno quattro paia di mammelle. Sono privi di cistifellea.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È una specie terricola.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa in maniera frammentata nella Costa Rica centro-settentrionale, Panama occidentale e nell'Ecuador nord-occidentale.

Vive nelle foreste montane mature tra 700 e 2.000 metri di altitudine.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Fino al 2012 questa forma era inclusa nel genere Sigmodontomys nonostante l'evidente differenza nell'aspetto della superficie occlusale dei denti masticatori.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerata l'assenza di informazioni circa l'estensione del proprio areale, le minacce, lo stato della popolazione e i requisiti ecologici, classifica T.aphrastus come specie con dati insufficienti (DD).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Samudio, R., Pino, J., Timm, R. & Woodman, N. 2008., Tanyuromys aphrastus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Tanyuromys aphrastus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Reid, 2009.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Diego S. Tirira, Mamíferos del Ecuador: Guía de campo, Ediciones Murciélago Blanco, 2007. ISBN 9789978446515
  • Fiona A. Reid, A field guide to the Mammals of Central America and Southeast Mexico, Oxford University Press, 2009. ISBN 9780195343236
  • Patton JL, Pardiňas UFJ & D'Elia G, The Mammals of South America. Volume 2: Rodents, The University of Chicago Press, 2015. ISBN 978-0-226-16957-6.

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