Discussione:Storia di Terni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Questa voce rientra tra gli argomenti trattati dai progetti tematici sottoindicati.
Puoi consultare le discussioni in corso, aprirne una nuova o segnalarne una avviata qui.
Europa
Storia
ncNessuna informazione sull'accuratezza dei contenuti. (che significa?)
ncNessuna informazione sulla scrittura. (che significa?)
CSeri problemi relativi alla verificabilità della voce. Carenza di fonti attendibili. Alcuni aspetti del tema sono completamente privi di fonti a supporto. Presenza o necessità del template {{cn}}. La delicatezza del tema richiede una speciale attenzione alle fonti. (che significa?)
ncNessuna informazione sulla presenza di immagini o altri supporti grafici. (che significa?)
Note: Presente CN
Monitoraggio effettuato nel maggio 2020
Storia di Terni è una voce in vetrina. La voce è stata sottoposta a una procedura di vaglio.
Consulta le varie procedure di valutazione per eventuali pareri e suggerimenti.
la voce è stata sottoposta a un vaglio. Vedi discussione
la voce è stata sottoposta a valutazione e inserita in vetrina. Vedi votazione
è stata proposta la rimozione del riconoscimento, ma la procedura è stata annullata. Vedi procedura

Il cn presente l'ho tolto aggiungendo un paio di fonti, forse quà e là qualche nota manca ancora, ma non è in situazione disastrosa, potrebbe rimanere in vetrina.--Kirk39 Dimmi! 18:29, 31 mag 2014 (CEST)[rispondi]

Dopo averla riletta, rimetto la stellina alla voce. Il dubbio qualità era stato messo per un cn risolto dopo oltre una settimana perchè erano troppe le segnalazioni contemporanee di dubbio qualità grave. Eventualmente se ci sono altri problemi, che qualcuno lo faccia presente e che parta con una regolare segnalazione.--Kirk39 Dimmi! 09:16, 2 giu 2014 (CEST)[rispondi]

Terni è 210 kB, questa 82, ma anche se la storia è simile, eventualmente si toglie da là; dando un'occhiata nella voce principale la storia è circa lo stesso di questa voce, quindi la "divisione" rimarrebbe consigliata. Visto che è in vetrina da anni almeno se ne dovrebbe parlare prima.--Kirk Dimmi! 14:04, 18 set 2017 (CEST) P.S. Se ho tempo vedo di riassumere la storia nella voce principale.--Kirk Dimmi! 14:10, 18 set 2017 (CEST)[rispondi]

Sposto qui la sezione sulla famiglia, ripeto, piano con le aggiunte, da verificare la rilevanza:

I Castelli

La famiglia più importante, dopo il dominio romano dei nativi Taciti[1], dall'alto medioevo in poi fu quella dei Castelli. La storia tramanda che questa illustre famiglia, la quale vanta discendenza dagli antichi conti germanici di Terni, si moltiplicò dividendosi in diversi rami, cioè in Lombardia, in Genova, in Treviso, in Bologna, in Roma, in Modena, in Reggio, in Milano, in Torino e in Napoli. I discendenti di questo nobile e prestigioso casato ternano furono numerosi, gli stessi signori Di Vico erano una delle loro numerose ramificazioni in giro per l’Italia e inoltre quest’ultimi si mantennero sempre vicini alla loro matrice parentale ternana che continuò nei secoli a proliferare numerosa e potente. Il capostipite della famiglia fu Remigio, principe di Terni, figlio di Etanno, ultimo duca di Franconia che ordinò che il suo palazzo fosse detto Castello (donde la denominazione del casato), quando egli governava in città, come erede di Gundamaro. I Castelli di Terni oltre la signoria della propria patria che tennero con titolo comitale, confermata loro dall' imperatore Carlo Magno, furono altresì conti di Melace e Signori di Rocca Accarina; inoltre diedero, alla storia militare umbra e italiana, numerosi condottieri e alla Chiesa un Santo: Anastasio (copatrono della città di Terni insieme ai Santi Valetino e Procolo) e un Papa: Celestino II (Guido Castelli)[2].

Thyrus, il drago di Terni, simbolo della città (statua in travertino di età comunale, 1300-1400)

In quel primo decennio del Quattrocento, in città cominciava a crescere il potere di Andrea V Castelli, detto anche Andrea di Joannuccio o Andrea Giannuzio, signore dei Ghibellini di Terni, come suo padre Giannuzio che aveva guidato la rivolta a Colleluna del 1340 contro Vico da S. Germano. Andrea fu indubbiamente una figura di alto livello in tutto il centro Italia, già famoso perché aveva svolto ruoli di carica podestarile a Fermo, distinguendosi in primo piano nella lotta e poi nella cacciata ai danni del tiranno Rinaldo da Monteverde, a Siena fu onorato del titolo di: Magnificus miles de Interamna. Papa Bonifacio IX, prima di morire, nominò il "Magnifico et potenti viro Andrea Jannutij de Castellis", podestà di Perugia. Finito il suo incarico in questa città, dove tra l'altro gli venne offerta la proroga nella podesteria, ma che egli rifiutò, tornò a Terni, per badare al patrimonio e ai possedimenti di famiglia. Andrea si mise anche al centro di diversi episodi di vita politica ternana, come la scelta del podestà, l’esilio dei guelfi (che avevano parenti nelle vicine città nemiche), il recupero di alcune rocche abbandonate nel contado e la redazione della tabula gabellarum, diventando anche castellano fisso di Colleluna, che come già illustrato in precedenza fu la più importante rocca difensiva fuori della città.

Riproduzione del gonfalone della Terni comunale di fine '300, inizi '400

Andrea di Joannuccio, il “magnificus miles” sembra risultare - dal profilo che ne delineano i vari documenti sparsi in giro per l'Italia - un uomo particolarmente deciso, autorevole e spesso autoritario, un astuto e impareggiabile politico, un nobile cavaliere molto esperto nell'arte marziale e disposto di ampi poteri militari in uomini e autorità. Infatti a Terni, pur facendo parte del Collegio dei Priori, poteva imporre la propria volontà. Tuttavia, pur avendo i mezzi e il diritto per farlo, non si impossessò mai della città. Andrea Castelli - già importante per antico lignaggio, come detto prima, e per affermazione - sposò in prime nozze una Trinci di Foligno: Benuenga (o Bennenga), figlia di Ugolino (che fu il secondo Signore di Foligno), ma dopo la morte di lei si risposò con Pellegrina Montoro (o Montorio, dei signori di Nera Montoro), da queste due mogli nacquero i suoi figli: Giannotto o Iannotto, Galeotto II, Paolo V e Giorgio III.

È in questo contesto che Braccio da Montone, in quel momento insieme a Muzio Attendolo Sforza al servizio dell'antipapa Alessandro V, il 14 settembre 1410 assediò la ghibellina Terni, con un esercito in cui militavano gli storici nemici guelfi: gli Spoletini (rimasti fedeli alla Chiesa) e i Narnesi, ponendo il suo accampamento a nord della città (tra le mura e Rocca San Zenone). Ma la città resistette eroicamente anche se vide i Bracceschi portarsi via il catenaccio di Porta Spoletina e alcuni prigionieri, contadini e mugnai extra portas. Nei giorni a seguire la fazione ghibellina al potere si dilaniò con scontri tra i Castelli e i Camporeali. Alla base di questi scontri c’erano evidentemente disaccordi sulla linea politica “internazionale” da tenere, e cioè sull’opportunità di arrendersi a Braccio da Montone, qualora si fosse ripresentato a muover battaglia. Prevalse in questo caso, coi Castelli, la “linea dura”, cioè della contrapposizione al capitano montonese. Nel frattempo Galeotto Castelli, figlio maggiore di Andrea Castelli venne insignito del ruolo di supervisore e difensore delle rocche e dei territori ternani. Siamo negli anni in cui il condottiero montonese avviò il suo tentativo di creazione di una signoria personale in Umbria: nel 1416 gran parte dell’attuale regione (il nord e il centro in particolare) fu sottomessa al suo dominio, sia pure ancòra, nominalmente, in nome dell’Antipapa. Braccio ritentò la conquista di Terni poco dopo, ma sta volta la città si arrese, dopo un iniziale tentativo di opposizione - vista anche l’insostenibilità di un’altra guerra con la sterminata armata mercenaria del condottiero, e senza sostegni esterni immediati, ovviamente. Una volta sottomessa la città, il Fortebraccio nominò un suo procuratore, il luogotenente Ruggero di Antognolla e il suo cancelliere, il ternano Giovanni de Gregoriis che ebbe il compito di riscuotere le taglie dovute dalle città soggette. Nel frattempo riemerse la secolare disputa tra Ternani e Reatini per la delicata questione idrologica delle Marmore: i Reatini volendo il Cavo Curiano ben scavato iniziarono dei tentativi di attestarsi sul piano delle Marmore: nello stesso anno (il 1416) occuparono Monte Sant’Angelo, che Terni riconquistò però l’anno dopo con Giovanni di Martale di Vitalone. Infatti, le riformanze ternane riportarono che il 3 settembre del 1417 ci fu la popolare arringa del nobile Giovanni di Martale di Vitalone (della famiglia Cittadini), con la decisione di dare l’assalto alla Rocca delle Marmore invitando gli abitanti ad andare a mano armata alle Marmore “a vincere o morire”. Andreasso Castelli, cugino di Andrea Castelli venne incaricato di coadiuvare l’attacco. Ripresa la Rocca di Monte Sant’Angelo, si rimise la decisione delle risoluzioni da prendere, nelle mani di Braccio Fortebraccio da Montone, che, dal canto suo, intervenne a favore dei Ternani, restituendo loro le Marmore. La questione, nonostante il lodo di Braccio, non finì certo, però, e ritornò puntuale ad “acque calme” qualche anno dopo. Nel 1426 i Reatini, in accordo coi Pedelucani, aprirono un varco che consentì loro di raggiungere Miranda senza pagare il dovuto pedaggio ai Ternani. Questi, per ristabilire le cose, inviarono a Marmore la cavalleria cittadina capitanata da Ser Antonio di Petruccio. Perfino i frati parteggiarono nella lotta, sempre nelle riformanze di Terni si riporta l’episodio nel quale il convento di San Pietro in città inviò quattro barili di vino del cellario per "ringargliardire" i Ternani impegnati al Cavo Reatino. Il podestà di Terni, Romano di Abbiamonte di Orvieto, nel processo contro i contravventori reatini, riconobbe alla città di Terni il possesso dei territori che dalle Marmore andavano a Piediluco, il lago e fino a Miranda, ribadendo così i confini del comune ternano.

Castello di Papigno (sullo sfondo, nella montagna, è visibile la diroccata fortezza di Monte San'Angelo)

Ben presto però Braccio, che intanto si impossessò anche di Roma, cominciò a far valere sempre più il suo ruolo di signore delle città dell’Umbria. Questa stretta si evidenziò soprattutto nella pretesa di entrare in possesso delle rocche suburbane ternane (Colleluna, prima fra tutte, ma poi anche Papigno, Monte Sant’Angelo, Acquapalombo). Ruggero di Antognolla impose al comune di consegnargliele, e il comune chiese a Andrea Castelli, che con i suoi figli, aveva continuato a mantenere un forte ruolo militare negli anni precedenti, di abbandonarle.Dopo aver preteso, il pagamento di arretrati dovutigli, si barricò in Colleluna con i quattro figli Iannotto, Galeotto, Paolo e Giorgio, insieme ad alcuni miliziani. Braccio, con l'inganno e un falso pretesto di armistizio, li fece subito attirare a sé, costoro in buona fede deposero le armi e appena si avvicinarono, furono strangolati. Il fatto non fu dimenticato. Diversi anni dopo, Andreasso (nipote dello zio, con lo stesso nome precedentemente citato e) nipote del potente Andrea e figlio di Iannotto, nel 1424 nei pressi dell’Aquila, dopo la famosa battaglia, avrebbe provocato la morte di Braccio già moribondo vendicando, così, l'assasinio del padre, del nonno e dei suoi tre zii Galeotto, Paolo e Giorgio.

Nello stesso periodo storico, infine, visse il beato Barnaba Manassei (di antica e nobile famiglia germanica, come i Castelli, i Camporeali e i Cittadini). Costui si distinse per la sua acclarata santità e austerità di costumi, già in vita, ma soprattutto per aver introdotto e ideato - a fianco di Michele Carcano, come braccio destro - i monti di pietà in Umbria contro l’usura ebraica nelle varie città.

I numerosi frammenti di affreschi, più o meno grandi, presenti nelle varie chiese romaniche risalgono alla scuola di Francesco di Antonio o più comunemente chiamato Maestro della Dormitio di Terni. Mentre in molte città toscane e settentrionali si cominciava a riscoprire il Classicismo romano nella poesia e nelle forme artistiche, il Rinascimento ternano si caratterizza per la sua immutata e amata tecnica di chiara impronta medioevale trecentesca.

Note
  1. ^ Si estinse nel periodo delle invasioni barbariche.
  2. ^ Giovan Battista di Crollalanza, Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane, estinte e fiorenti - volume secondo, e Francesco Zazzera, Della nobilta dell'Italia parte prima.

Sistemiamo[modifica wikitesto]

[@ Kirk39, Ruthven] Con calma, sedetevi, preparo un tè e ci raccontiamo cosa non va? --Civvì (Parliamone...) 12:09, 19 set 2017 (CEST)[rispondi]

[@ Civvì] Il problema è la rimozione di contenuti dalla voce. La sezione sulla famiglia Castelli è stata inserita in seguito ad uno scorporo da Terni richiesto da vari utenti e per il quale c'è il consenso. Ora, nell'atto di eseguire lo scorporo, mi sono reso conto che la sezione era troppo folta e che andava scorporata a sua volta. L'utente Kirk ha eseguito questo "scorporo" cancellando semplicemente il testo ed inserendolo in un cassetto in pagina di discussione, in barba a WP:Scorporo, alla licenza CC by-sa con la quale i testi sono presenti e, conseguentemente, al diritto d'autore. Se si vuole agire costruttivamente, si prende il testo sui Castelli, lo si inserisce in una voce nuova e vi si riporta la cronologia e si usa il tmeplate adatto alla situazione. Le soluzioni semplici di rimozione contenuti sono generalmente considerate vandalismi. --Ruthven (msg) 12:14, 19 set 2017 (CEST)[rispondi]
Da vari utenti? Dov'era il consenso? Qui non vedo nulla ho scritto solo io negli ultimi tempi. L'unico nella talk di Terni che ne accenna è Sailko, che però aggiunge anche che c'è molta fuffa e ingiusto rilievo.--Kirk Dimmi! 12:18, 19 set 2017 (CEST)[rispondi]
Fatemi capire, che c'ho i miei tempi. La discussione nasce da qui Discussione:Terni#Smisurato_sviluppo_della_sezione_storia e in parte da qui, Wikipedia:Utenti_problematici/Il_quarto_Angelo giusto?
Ora, qual è la priorità? Chiudere la UP? Sistemare la voce Terni? --Civvì (Parliamone...) 12:24, 19 set 2017 (CEST)[rispondi]
L'agiografia forse sarebbe il meno toglierla, ma chiedo, visto che non vedo com'era, questa famiglia era la stessa? Nella disambigua Castelli viene descritta come lombarda, è sempre quella e uno dei suoi rami quella ternana?--Kirk Dimmi! 12:45, 19 set 2017 (CEST)[rispondi]
[@ Kirk39]Non sembrerebbe, nella voce cancellata c'è un mescolarsi di rami diversi dello stesso cognome, il testo lo trovi qui, dagli un occhio ma a me pare tuttaltro. --Civvì (Parliamone...) 12:53, 19 set 2017 (CEST)[rispondi]

[@ Kirk39, Civvì] La voce Terni è sistemata in buona parte ora; andrebbero rimosse foto e i POV rimasti. Urgente a questo punto è creare la voce Castelli (famiglia), perché cancellare è facile, usare quel materiale per farne una voce decente è difficile. La famiglia sembra enciclopedica, fosse solo per i personaggi che ne hanno fatto parte. Ovviamente vanno rimossi i POV. Se passa del tempo, si dimentica che il testo è stato rimosso e finirà con l'essere perso, creando un danno alla WP. Per quanto riguarda la UP, ho scritto nella talk di 4º Angelo, sperando che recepisca. Solo dai suoi edit futuri potremo vedere se ha modificato il suo modo contributivo. --Ruthven (msg) 12:57, 19 set 2017 (CEST)[rispondi]

Ok, allora proporrei intanto di procedere allo scorporo fatto con tutti i crismi, poi sulla voce mettiamo tutte le pecette del caso, (wikificare, controllare, depovizzare, fonti, fiorellini e ricami vari), può andare? --Civvì (Parliamone...) 13:01, 19 set 2017 (CEST)[rispondi]
Qualcosa in comune sembra ci sia, il capostipite, Remigio principe di Terni, e anche in questa poi si parlava delle varie ramificazioni in Lombardia, Genova, Toscana, Trevigi, Bologna, Milano, Roma, Modena e Reggio, Sicilia e Napoli. Non so se sia meglio rimuovere il POV prima o dopo, come voce a se qualcun altro potrebbe avere da ridire..--Kirk Dimmi! 13:12, 19 set 2017 (CEST) P.S. Devo uscire tra poco, torno alla notte.[rispondi]
Imho procediamo un passo alla volta, scorporiamo, pecettiamo e poi con calma sistemiamo il contenuto. Poi ci occupiamo di questa voce. --Civvì (Parliamone...) 13:14, 19 set 2017 (CEST)[rispondi]
Concordo pienamente. Che poi, dare una voce separata, seguita e con i template di servizio, potrebbe essere una buona palestra per l'utente in UP. --Ruthven (msg) 13:23, 19 set 2017 (CEST)[rispondi]
Scorporo totale o lasciando qualcosa dei fatti più importanti riguardanti Terni in questa?--Kirk Dimmi! 13:26, 19 set 2017 (CEST)[rispondi]
[@ Kirk39] Secondo me quasi totale. Magari lasciando un paio di frasi: la prima che definisce la famiglia come importante per la città e la seconda che elenca le loro gesta. I personaggi dovrebbero di contro apparire nelle persone legate alla città in Terni --Ruthven (msg) 14:56, 19 set 2017 (CEST)[rispondi]
C'è da dire una cosa, cercando eventuale copyviol vedo che tutta la parte che era stata aggiunta in Terni proveniva da Guelfi e Ghibellini, cioè da questo, fatto sempre dallo stesso utente. E comunque a parte l'inizio la sezione Castelli è tutto senza note. Sempre lui aveva inserito in quella voce, tempo prima, quel periodo, poi fu aggiunto l'E e lui spostò tutto in Terni. Io sposto ma ci vorranno avvisi, un C come minimo, ma lui ha fatto un casino per inserire per forza quei punti "da qualche parte", non so poi se c'è copyviol, forse da fonti cartacee.--Kirk Dimmi! 01:49, 20 set 2017 (CEST)[rispondi]
Nella voce sulla famiglia creata c'è una fonte, ossia questa dalla quale sui Castelli di Terni a pagina 256 leggo solo questo (è pesante e ci sono altri Castelli): Remigio, principe di Terni, figlio di Etanno ultimo duca di Franconia fu il capo-stipite in Italia delle diverse famiglie Castelli che fiorirono e fioriscono ancora in molte città. Oltre la signoria della propria patria che tennero i Castelli con titolo comitale, confermata loro dall' imperator Carlo-Magno, fu- rono altresì conti di Melace, di Castelforte e signori di Polino. — S. Atanasio, Vescovo di Terni, appartiene a questa famiglia. Quindi il resto da dove viene? La crono di Guelfi e Ghibellini è inguardabile proprio per i suoi edit, già dell'anno scorso.--Kirk Dimmi! 05:03, 20 set 2017 (CEST)[rispondi]
Eh ma allora, inutile che si sposti a una nuova voce lasciando qualcosa, che son ben più di due frasi, e lui ci aggiunga ancora ciò che gli pare.--Kirk Dimmi! 10:27, 20 set 2017 (CEST)[rispondi]
Ma dai, per un edit in più? Da due frasi sono diventate 3, ma ora la sezione sembra stabile. Piuttosto, indirizzalo verso la voce della famiglia, così magari inserisce le fonti (che sembra di avere) --Ruthven (msg) 14:25, 20 set 2017 (CEST)[rispondi]
Chi, l'utente? Non lo avevi preso a cuore tu? Come vedi da ciò che ho scritto nella UP su certe utenze monoscopo che inseriscono il loro WP:IR e vanno dritti sulla loro strada, concordo in buona parte con gli altri intervenuti, Castagna compreso, non sono quelli che potranno in futuro far crescere il progetto (anzi..), anche perchè non è iscritto da ieri, e fuori da quel suo POV non pare uscire, è quasi un anno che scrive lo stesso in varie voci. La voce sulla famiglia direi che è visibile, sa benissimo dello scorporo e vede gli avvisi, compreso l'F. Proprio 2 parole ma se continua così non lo vedo bene..--Kirk Dimmi! 15:59, 20 set 2017 (CEST)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento/i esterno/i sulla pagina Storia di Terni. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 11:26, 12 apr 2018 (CEST)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 3 collegamenti esterni sulla pagina Storia di Terni. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 21:35, 22 giu 2019 (CEST)[rispondi]