Discussione:Flauto dolce

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Come risulta dalla discografia di Keith Jarrett non è vero che Spirits è suonato da Michaela Petri.

Forse con Michaela Petri ha suonato successivamente in altri album. maso 11:24, 4 dic 2005 (CET)[rispondi]

Storia del flauto dolce[modifica wikitesto]

Tutta la parte della storia mi sembra molto dubbia. Alcune cose che ho commentato sono poco verosimili (il secondo brandeburghes no nmi consta abbia un flauto) o probabilmente falso (gli altri lavori di Bach citati sono completamente fuori estensione per il flauto dolce, soprattutto la partita in La). Anche che il clarinetto si sia evoluto dal flauto dolce mi sembra fantastoria. --alf · scrivimi 10:50, 23 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Non ho visto il testo prima della modifica, però:
(1) nel secondo Brandeburghese gli strumenti solisti sono Tromba in Fa - Flauto dolce - Oboe - Violino;
(2) per tutto il XVIII secolo gli spartiti per flauto erano scritti nella cosiddetta "chiave di violino francese" (chiave di sol sul primo rigo, ossia una terza sotto), e l'uso corrente era di eseguirli sul flauto traversiere, oppure sul flauto dolce una terza sopra. Pertanto la Partita BWV 1013 si esegue sul flauto dolce (contralto) trasponendola in Do minore (così è stata incisa, ad esempio, da Walter van Hauwe e da molti altri). Anche la Cantata BWV 106 Actus tragicus include nell'organico due flauti dolci.
ma cos'è questa esattamente, una disputa fra flautisti "dolci" e "traversi"? Se ne facevano vent'anni fa, adesso mi sembra un po' superato... --Guido Magnano 00:26, 15 nov 2006 (CET)[rispondi]
Niente disputa. Anzi ti invito ad inserire queste interessantissime informazioni nella voce. La versione precedente (che ho un po'aggiustato e che comunque puoi vedere utilizzando la linguetta della cronologia) era tradotta in qualche modo dalla versione inglese e si limitava ad affermare che il BWV tale e talaltro sono stati scritti per flauto dolce, oltre ad affermazioni mirabolanti secondo le quali il clarinetto deriva dal flauto dolce, etc... Le mie correzioni erano più a buon senso che altro (visto che non sono senz'altro uno storico della musica). Tutta la voce può essere migliorata e di molto, quindi buon lavoro :-). Ciao --alf · scrivimi 10:18, 15 nov 2006 (CET)[rispondi]
Ok, non avevo capito che la voce era una traduzione da quella inglese. Ho già fatto qualche ritocco alla voce, ma in questo momento non ho tempo per fare di più. Invece mi lascia molto perplesso la lista Musicisti di flauto dolce di cui si trova il link in questa voce. A parte il titolo che zoppica un po' ("musicisti di flauto dolce"? E' tradotto dall'inglese anche questo?) capisco l'idea di citare Umberto Eco, George Bernard Shaw ecc., ma se si includono flautisti professionisti come Marion Verbruggen e Michala Petri (oltre ai "capostipiti" come Brüggen, Linde ecc.) allora non si possono non citare Kees Boecke e Walter van Hauwe, e per questa strada se ne devono mettere a dozzine (almeno quattro o cinque italiani, tra l'altro, a cominciare da Giovanni Antonini). Non sarebbe meglio fare una lista di "persone famose che suonano il flauto dolce (da dilettanti)", lasciando fuori i professionisti? --Guido Magnano 13:18, 15 nov 2006 (CET)[rispondi]
Ho spostato la lista in Suonatori di flauto dolce. Dunque. Il tema è intricato e io (che in queste cose non ho pazienza) non c'ho ancora capito tanto. Su wp ci sono le categorie, in cui s'inserisce una voce automticamente con la dicitura [[Categoria:sarcazzo]] e le liste. Tra i partigiani dell'una e dell'altra si hanno frequenti discussioni che portano a un poco di fatto (perché le categorie contengono solo voci che esistono, etc. etc.). L'ultima tendenza era sbarazzarsi delle liste dove possibile. Un compromesso può essere citare (in voce) alcuni tra i più significativi e renderli blu, mettere un lista di suonatori dilettanti famosi, e usare una categoria per i professionisti. E magari chiedere lumi anche al bar. In ogni caso, la suddivisione tra professioninsti e dilettanti si può fare anche in lista, e la categoria sarebbe bene farla comunque. --alf · scrivimi 15:45, 15 nov 2006 (CET)[rispondi]
Complimenti per l'attuale assetto della pagina, che mi sembra molto migliore di quello che ero riuscito a fare io piu che altro traducendo dall'inglese. Anche a me questa cosa di Strawinski che pensava che il flauto dolce fosse un clarinetto mi pare strana, ma l'ho trovata su wiki inglese
maso 12:21, 4 dic 2006 (CET)[rispondi]

Storia vs Repertorio[modifica wikitesto]

Non sono tanto sicuro che la divisione del materiale fra "Storia" e "Repertorio" sia adeguata. Forse una parte di quanto scritto in riferimento all'epoca barocca si dovrebbe spostare nella sezione "Repertorio" (che si dovrebbe suddividere per epoche, evidentemente). --Guido Magnano 15:20, 4 dic 2006 (CET)[rispondi]

Uso didattico[modifica wikitesto]

Ho sostituito la frase la facile emissione sonora e l'intonazione fissa consentono al flauto dolce di produrre suoni non troppo stridenti anche nelle mani più inesperte: d'accordo sulla "facile emissione", ma chi ha scritto "intonazione fissa" e "suoni non troppo stridenti" forse non ha esperienza diretta dell'uso del flauto dolce con una scolaresca... --Guido Magnano 19:05, 27 dic 2006 (CET)[rispondi]

aggiunto template {{stub sezione}} per il repertorio[modifica wikitesto]

La sezione "Repertorio", rispetto al resto della voce, è solo abbozzata. Ho ritenuto opportuno segnalarlo. --Guido 11:49, 14 gen 2007 (CET)[rispondi]

link cancellato[modifica wikitesto]

Ho soppresso un link, inserito recentemente da un utente anonimo, che punta al sito di un concorso musicale che oltretutto non mi sembra abbia nulla a che fare con il flauto dolce. --Guido 19:58, 12 feb 2007 (CET)[rispondi]

subcontrabbasso ?[modifica wikitesto]

Non ho mai incontrato il termine "subcontrabbasso" per designare il flauto dolce basso in DO, quindi ho messo il template {{citazione necessaria}}. Il "flauto subcontrabbasso" è una taglia (moderna) di flauto TRAVERSO, non di flauto dolce.

Il flauto basso in DO lungo 4' (4 piedi, cioè circa 130 cm) esiste, naturalmente, ma non mi pare sia mai stato chiamato "subcontrabbasso" (anche perché questo termine presuppone che esista una taglia "contrabbasso" intermedia). Esiste anche il basso in FA da 6' (l'usuale flauto basso in fa è di 3'): i due flauti sono visibili nella figura tratta dal Syntagma Musicum di Praetorius (nella didascalia, che non compare nell'immagine, il flauto più grande è detto Groß Bass, il secondo - in SIb, non in DO - è detto Bass, il terzo Basset).

In inglese, per i flauti di 4' e 6' si usa talora il termine double bass, che si potrebbe anche tradurre con "contrabbasso", ma trovo potenzialmente fuorviante usare questo termine per strumenti del XVI secolo, dato che l'espressione Contra bassus (abbreviazione di Contratenor bassus) aveva nel tardo medioevo e nel primo rinascimento un significato totalmente diverso da quello attuale.

Una certa confusione nella terminologia deriva del fatto che in realtà si dovrebbe parlare di DUE famiglie di flauti dolci:

  • quella nel registro di 4' (ogni strumento suona un'ottava sopra la voce umana dello stesso nome), in cui il basso è quello usuale di 3' (Basset),
  • quella nel registro di 8' (che suona note reali), il cui basso è il Groß Bass di 6'; in questa famiglia lo strumento in fa di 3' ha il ruolo di contralto.

Nella pratica musicale, o si usa la famiglia su 4' o si usa quella su 8': non esistono brani in cui possa figurare l'intera "famiglia estesa", dal gran basso al soprano.

A proposito, nel verificare se il termine "subcontrabbasso" compare su Internet ho trovato questa pagina, che ha copiato di peso interi capoversi dalle due voci flauto traverso e flauto dolce di Wikipedia, senza citare la fonte. --Guido 15:30, 3 mag 2007 (CEST)[rispondi]

Si tratta di vedere se si vuole parlare di strumenti possibili ovvero usati. Nel primo caso si trovano i seguenti mostri. Nel secondo, anche il traverso subcontrabbasso ha assai poca letteratura. --alf·scrivimi 17:31, 3 mag 2007 (CEST)[rispondi]
Ma il flauto in Do di 4' ("un'ottava sotto il tenore") esiste eccome (non è nemmeno così enorme), contesto solo l'idea di chiamarlo "subcontrabbasso". Se si vuole chiamare così un flauto (ipotetico) di 8' (DUE ottave sotto il flauto tenore), allora vale la tua osservazione. --Guido 18:04, 3 mag 2007 (CEST)[rispondi]
Siccome avevo sbagliato il link, forse non si era capito bene. Dolmetsch ha fatto i seguenti:
  • Great Bass in C (8ve below Tenor)
  • Contra Bass in F (8ve below Bass)
  • Contra Great Bass in C (8ve below Great Bass)
  • Double Contra Bass in F (8ve below Contra Bass)
Dove mi pare di capire che il Double Contra Bass è il tuo subcontrabbasso....per quello che mi riguarda, rinuncio a capire quale tipo di razionalità ci stia dietro le denominazioni delle voci degli strumenti. Mi pare che ogni famiglia di strumenti faccia a modo suo con variazioni ad hoc (gran basso si trova solo nei flauti dolci mi pare; il flauto contralto traverso sta una quarta sotto il flauto traverso "tenore" in Do; etc.). Potevano chiamarli Carletto, Giovanni, Zaccaria e Uguccione (dalla voce più acuta alla più bassa) che era uguale ;) --alf·scrivimi 19:36, 3 mag 2007 (CEST)[rispondi]
Il link l'avevo consultato, nonostante l'errore, e quello che lì viene chiamato "subcontrabbasso" è DUE ottave sotto il tenore, non un'ottava come ha scritto chi ha inserito il termine "subcontrabasso" nella voce. Sarei per fare una correzione (così com'è ora è sbaglato, comunque la si voglia mettere), però io stesso non so a quale terminologia riferirmi. Tutto sommato, alle terminologie di fantasie di costruttori moderni lodevolissimi ma per nulla filologici come i Dolmetsch preferisco la terminologia originale del 1620 di Praetorius, solo che è in tedesco.
Quanto ai mostruosi subcontrabbassi di 8 e di 12 piedi, oltre che orrendi a vedersi e di improbabile impiego musicale, dubito che siano suonabili: ho l'impressione che una persona dotata di normale capacità respiratoria dovrebbe prendere fiato praticamente a ogni nota. Le canne d'organo di quelle dimensioni (Double Contra Bass in F: 12' fanno quasi quattro metri) ciucciano una tale quantità d'aria che senza un mantice bello grosso...
La razionalità nei nomi degli strumenti è semplice, in origine. Nella polifonia vocale, ci sono due voci di base, il tenor (voce maschile) e il soprano (voce bianca o di falsetto). Nel XIV secolo compare una seconda voce di tenor, che è detto "contra tenor". A volte è un po' più acuto del tenor, a volte un po' più basso. Nel XV secolo si inizia a comporre sistematicamente a quattro voci, e i "contra tenor" diventano due: uno è stabilmente nella tessitura di un tenore acuto, e viene detto "contratenor altus", quasi subito abbreviato "contra altus" (o semplicemente "contra" o "altus"); l'altra voce è più grave del tenor, e si chiama "contratenor bassus" (shortly "bassus"). Nel XVI secolo le tessiture vocali "superius", "altus", "tenor" e "bassus" sono diventate simili a quelle attuali (anche se il "bassus" è in realtà piuttosto un baritono, il "superius" nella musica sacra è una voce binaca di estensione più simile al moderno mezzosoprano, e l'"altus" è una voce maschile acuta, prevalentemente in falsetto - per cui gli inglesi hanno a un certo punto impropriamente riesumato il termine "countertenor", "controtenore", che invece NON era il nome di un registro vocale). Sempre nel XVI secolo, piace costruire ogni tipo di strumento in taglie che riproducano le quattro tessiture vocali; a volte però tutte le estensioni sono alzate di un'ottava (come nei flauti dolci), altre volte sono più basse di un'ottava (come nei cervellati o ranckett). Questo corrisponde al fatto che la polifonia strumentale del '500 è derivata sempicemente dall'esecuzione strumentale di brani vocali. In epoca barocca, la musica strumentale diventa completamente autonoma e di ogni "famiglia" di strumenti, in genere, sopravvive solo un elemento, al massimo due, ad eccezione delle viole da braccio di cui sopravvivono il soprano (violino), una taglia intermedia fra contralto e tenore (la viola, che tuttora in francese chiamano "alto"), una taglia di basso (violoncello) e una di basso su 16' (violone, che sarà poi detto appunto "contrabbasso"). Della dulciana sopravvive solo il basso (il fagotto), della bombarda solo il contralto (l'oboe), e così via; però restano ancora strumenti con taglie diverse, per esempio oboi più gravi, per i quali nel '700 inventano nomi di fantasia (tipo "oboe d'amore" e "oboe da caccia"), senza più riferimento alle tessiture vocali. In seguito, ogni tanto qualche costruttore tira fuori qualcosa di "nuovo" (possibilmente spropositato) e per pure ragioni di marketing si inventa nomi pittoreschi, spesso usando a sproposito il prefisso "contra-" o "contro-" per indicare "più basso": così la babele è totale. --Guido 22:02, 3 mag 2007 (CEST)[rispondi]

(outdent) Informativo come sempre - grazie. Sulla suonabilità concordo, anche se esiste un flautista (Fabbriciani) in grado di sunare un flauto (traverso) iperbasso, di cui esiste un esemplare, lungo 8 metri (!) e che lui suona salendo su una scala o impalcatura (!!). L'unica composizione che ho visto (e probabilmente che è stata scritta), intitolata "con fuoco" ha una nota ogni quattro misure circa con notazioni tipo "muovendo la testa da destra a sinistra". Immagino che l'effetto sonoro debba essere simile a quello che si ottiene mugolando in un acquedotto, ma con un aspetto visivo più spettacolare (d'altra parte c'è anche chi suona il tubax - Braxton - e chi si fa sparare da un cannone con un elmetto in testa). --alf·scrivimi 09:41, 4 mag 2007 (CEST)[rispondi]

Sto pensando se inserire qualcosa della dissertazione qui sopra (sulle varie taglie di flauti e sul perché dei loro nomi) nella voce, ma ora ho poco tempo. --Guido 11:43, 4 mag 2007 (CEST)[rispondi]

Francesco Mancini[modifica wikitesto]

Un anonimo ha cancellato la citazione di Francesco Mancini fra gli autori di sonate per flauto dolce: immagino che questo derivi dal fatto che attualmente la voce Francesco Mancini si riferisce a un calciatore. Le XII sonate per flauto e basso continuo di Mancini, pubblicate a Londra da J. Walsh nel 1724, sono sicuramente importanti nella letteratura di questo strumento, anche se non sono sicuro che siano state originalmente concepite "per flauto dolce" (ma questo vale per gran parte della letteratura di questo strumento). Quindi ho ripristinato la citazione; vediamo come fare per la disambigua su Mancini. --Guido 11:25, 6 gen 2008 (CET)[rispondi]

Ho spostato la voce del calciatore a Francesco Mancini (calciatore) ed ho trasformato la pagina Francesco Mancini in disambigua: ora rimane da creare la pagina Francesco Mancini (musicista). --Maquesta Belin 15:01, 6 gen 2008 (CET)[rispondi]

Modifiche cancellate[modifica wikitesto]

Ho cancellato un edit di 93.67.95.56, che diceva: «Il flauto dolce è uno strumento musicale a fiato, la sua imboccatura è a becco e ha dei buchi, essi si tappano con le dita. I tipi meno costosi, anzi che essere in legno, sono in plastica. Quelli in legno molto spesso non hanno l'ottavo buco...ma si suona con piu'difficoltà». Spiego perché ho cancellato:

  • Il flauto dolce è uno strumento musicale a fiato, la sua imboccatura è a becco e ha dei buchi, essi si tappano con le dita. C'è già scritto, in termini un po' più precisi, nell'incipit;
  • I tipi meno costosi, anzi che essere in legno, sono in plastica. C'è scritto nella sezione "Il XX secolo e la riscoperta": siccome riguarda solo gli strumenti di uso didattico, non c'è ragione di metterlo in rilievo all'inizio;
  • Quelli in legno molto spesso non hanno l'ottavo buco...ma si suona con piu'difficoltà. Non hanno l'ottavo buco?? Ma quando mai? Caso mai non hanno i doppi fori sul settimo e sull'ottavo (ed è spiegato nella voce). Esistono strumenti con meno buchi, ma non sono flauti dolci. La parte dopo i puntini non ha soggetto - e nemmeno molto senso, per la verità.

--Guido (msg) 09:58, 19 feb 2010 (CET)[rispondi]

Volevo solo farvi i complimenti per la voce, da flautista dilettante.
In particolare mi pare che la parte storica sia molto meglio della versione in inglese.
Lele giannoni (msg) 18:57, 24 ott 2010 (CEST)[rispondi]

concordo: anch'io sono flautista dilettante Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 79.40.255.178 (discussioni · contributi) 16:07, 12 apr 2019 (CEST).[rispondi]

diteggiature[modifica wikitesto]

Le tabelle con le diteggiature si era deciso di non metterle, per varie ragioni (e ci sono innumerevoli tabelle del genere in rete, linkate fra i collegamenti esterni). Quella che è stata messa però è carina, e per me potrebbe pure restarci (nella sezione sul faluto dolce "moderno", dove è stata messa): solo che (1) perché solo la tabella delle taglie in DO? (2) una serie di diteggiature sono sbagliate, però io ora non ho tempo di metterla a posto; (3) bisogna specificare che si tratta della cosidetta "diteggiatura barocca" (eviterei però di mettere anche le tabelle per la "diteggiatura tedesca", che è di puro uso didattico). Per il momento ho messo un tempate C, gusto per avvisate il lettore di non prendere per buone quelle diteggiature finché non sono a posto. --Guido (msg) 08:55, 2 nov 2012 (CET)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 2 collegamento/i esterno/i sulla pagina Flauto dolce. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 17:12, 5 mar 2018 (CET)[rispondi]

Estensioni[modifica wikitesto]

Non ne sono sicuro, ma mi sembra che l'estensione del soprano in do (e, di conseguenza, tutte le altre) sia di un'ottava più basse rispetto a quella riportata. Dovrebbe andare, in chiave di violino, dal primo do sotto al pentagramma al primo do sopra. Gabobago (msg) 12:23, 6 set 2018 (CEST)[rispondi]

No. Il flauto soprano legge dal do sotto i righi al do sopra i righi, come tu scrivi, ma non in chiave di violino bensì in chiave di violino trasportata di un’ottava (come è indicato da un “8” scritto in cima alla chiave di violino). Nella tabella delle estensioni, invece, è usata la chiave di violino non trasposta. --93.36.167.230 (msg) 21:42, 6 set 2018 (CEST)[rispondi]

Suggerimento[modifica wikitesto]

potete aggiungere un breve brano suonato, in modo che chi non conosce questo strumento possa sentire il suo suono. x esempio l' inno alla gioia, un classico intramontabile.Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 79.40.255.178 (discussioni · contributi) 16:07, 12 apr 2019 (CEST).[rispondi]

Ciao! Grazie per il suggerimento, è già presente un esempio nella sezione "Barocco". --Horcrux (msg) 17:30, 12 apr 2019 (CEST)[rispondi]
(conflittato) Ma certo, l'inno alla gioia è un caposaldo della letteratura per flauto dolce! Ludwig van Beethoven ne fece una trascrizione per soli, coro e orchestra, ma la versione originale per flauto dolce (precisamente, per una ventina di flauti dolci soprano all'unisono - beh, diciamo quasi all'unisono) è quella che tuttora si esegue in Italia nelle scuole medie: una vera delizia, che spiega la grande popolarità di cui gode la musica rap in quella fascia d'età.
Scherzi a parte, per poter aggiungere un file audio bisognerebbe che questo fosse disponibile su Wikimedia Commons, e per ora non ce ne sono. Bisogna aspettare che qualcuno che sa suonare il flauto dolce metta a disposizione una registrazione con licenza libera (e, se sa suonare il flauto, non penso proprio che registrerà l'Inno alla gioia...)
[@ Horcrux] ho visto ora che in realtà c'è già, nella voce, il brano che hai segnalato (mi era sfuggito, perché non è su Commons). Però, con tutta la gratitudine per Pracchia-78 che l'ha prodotto e caricato, quello non è il suono di un flauto dolce: è il suono di un sintetizzatore (a campionamento digitale) che riproduce il suono di un flauto dolce, e si sente benissimo che è un suono sintetico. Provo a vedere se una persona che conosco riesce a produrre una registrazione con un flauto vero (quello che si vede nella fotografia nell'infobox, per esempio...) --130.192.193.197 (msg) 17:56, 12 apr 2019 (CEST)[rispondi]
Qui c'è qualche registrazione, la più apprezzabile mi sembra File:Antonio Vivaldi - concerto for recorder - 2.ogg. --Horcrux (msg) 18:19, 12 apr 2019 (CEST)[rispondi]
Mah, francamente la qualità tecnica e musicale è piuttosto scarsa in tutte (direi atroce: a parte le ultime due, che però hanno un contenuto un po' "atipico"). Già mi pare discutibile che anziché prendere un brano per flauto solo (ce ne sono tanti, dalle variazioni del Fluyten Lust-hof di Jacob van Eyck, alle fantasie per flauto solo di Georg Philipp Telemann) si registrino frammenti di un concerto per flauto e archi, ma senza gli archi, oppure di una sonata in cui al posto del clavicembalo c'è il solito sintetizzatore...
Per di più il Largo di Vivaldi di cui hai linkato il file, oltre ad avere un suono decisamente brutto, è pieno di errori: l'esecutore si è mangiato mezza battuta (la prima nota lunga dura molto di più, e l'errore è ripetuto anche più avanti); di una serie di note veloci si sente solo la prima; quando arriva una serie di terzine rallenta di brutto... era meglio se suonava l'Inno alla gioia. Io un file così non l'avrei mai caricato, figuriamoci metterlo in una voce. Vedo se riesco a procurare di meglio; ma con tutta la musica per flauto dolce che si trova (suonata benissimo, se si sa cercare) su Youtube, davvero uno dovrebbe farsi un'idea del suono del flauto dolce qui su Wikipedia? --130.192.193.197 (msg) 18:38, 12 apr 2019 (CEST)[rispondi]
Seh vabbè... l'Inno alla gioia con lo Yamaha di plastica lo faccio anch'io... ci vorrebbe uno strumento vero, se no tanto vale tenere il sintetizzatore (che mi sembra buono, tra l'altro) --Erinaceus (msg) 18:58, 12 apr 2019 (CEST)[rispondi]
Nel file che c'è adesso il sintetizzatore è buono; finché non si trova di meglio di sicuro non lo cambierei con uno di quegli altri. Solo che anche il sintetizzatore migliore del mondo non può arrivare a riprodurre l'emissione e il fraseggio di uno strumento a fiato. --130.192.193.197 (msg) 19:12, 12 apr 2019 (CEST)[rispondi]
[@ Horcrux, Erinaceus] Vedete se questo va bene:
Al momento non riesco a procurare di meglio (e sì che di meglio si potrebbe fare eccome). Se non altro è il suono di un flauto (proprio quello della foto), e il brano è originale per flauto solo... Se vi piace mettetelo nella voce. --93.36.167.230 (msg) 18:34, 13 apr 2019 (CEST)[rispondi]
+1 --Erinaceus (msg) 18:41, 13 apr 2019 (CEST)[rispondi]
+1 Anche per me, fraseggio ed emissione fanno la differenza con le "macchine" --Dave93b (msg) 18:56, 18 apr 2019 (CEST)[rispondi]
+1 Sono d'accordo anch'io. Va benissimo. Antonella (msg) 11:25, 19 apr 2019 (CEST)[rispondi]
✔ Fatto E ricordatevi che Beethoven non ha ritmo, Jovanotti sì --Erinaceus (msg) 08:17, 22 apr 2019 (CEST)[rispondi]

Sezione Uso nelle scuole[modifica wikitesto]

Giacché ci sono...

Ho dato un'occhiata alla sezione Uso nelle scuole, e devo dire che certi passaggi mi piacciono poco, anche a parte la generale scarsità/assenza di fonti.

Per esempio, a che scopo comparare la più facile intonazione del flauto con quella degli archi? (= chi è quel matto che penserebbe mai di usare un violino a scopo didattico dei rudimenti musicali che si studiano alle medie?) E salvo poi smentirsi subito nella nota 15, perché è ovvio che il flauto ha eccome problemi di intonazione...

Non parliamo poi della descrizione della diteggiatura, facile da capire per il profano ma completamente atecnica (a meno che proprio nel flauto non si usino i nomi delle dita in anatomia, non lo so, anche se mi pare strano...) --Erinaceus (msg) 08:44, 22 apr 2019 (CEST)[rispondi]

cb La discussione proviene dalla pagina Discussioni progetto:Musica/Classica.
– Il cambusiere Gce ★★★+4 23:54, 2 nov 2019 (CET)[rispondi]

Nella talk della voce era stato richiesto (in termini forse in po’ ingenui, diciamo) l’inserimento di un file audio in cui fosse proposto il suono dello strumento, a beneficio di chi non l’avesse mai sentito (e magari, aggiungo io, anche a beneficio di chi l’ha sentito solo alle scuole medie...). Nella voce, in realtà, un file audio c’è, ma non è il suono di un flauto dolce bensì quello ottenuto da un (ottimo) sintetizzatore a campionamento digitale. Ora ho caricato su Commons un file audio con il suono di un flauto vero, che ho linkato nella talk, ma preferirei non metterlo io nella voce: non vorrei creare un precedente, secondo me sono operazioni per cui ci vuole il consenso di più di due orecchie. Se qualcuno ha voglia di darci un'occhiata orecchiata... tanto più che non ci siamo mai interrogati, credo, sull’opportunità di file audio nelle voci sugli strumenti musicali. (Guido, fuori casa) --5.90.205.148 (msg) 18:43, 18 apr 2019 (CEST)[rispondi]

Anch'io preferirei attendere un minimo di consenso, ma se non viene procedo perché comunque è inutile tergiversare, dato che abbiamo uno strumento finto contro uno vero. --Erinaceus (msg) 21:55, 18 apr 2019 (CEST) Eheh io per il mio strumento proposi di sostituire l'attuale esempio con quello pieno di fruscii e istigante alla perdizione di Casals :-D ma non mi ha risposto nessuno... giustamente :-D[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento esterno sulla pagina Flauto dolce. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 01:47, 9 apr 2020 (CEST)[rispondi]

Modifica controllata, link ok. --POPSI 𝑞𝑢𝑖, 𝑏𝑟𝑎𝑣𝑜! 13:43, 9 apr 2020 (CEST)[rispondi]

Collegamenti esterni interrotti[modifica wikitesto]

Una procedura automatica ha modificato uno o più collegamenti esterni ritenuti interrotti:

In caso di problemi vedere le FAQ.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 20:49, 29 giu 2021 (CEST)[rispondi]