Takako Shimazu

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Takako
島津貴子
L'allora principe ereditario Akihito con Takako nel 1950.
Principessa Imperiale
内親王?, Naishinnō
Stemma
Stemma
In carica2 marzo 1939 –
3 marzo 1960
Altri titoliPrincipessa Suga
NascitaPalazzo imperiale di Tokyo, 2 marzo 1939 (85 anni)
DinastiaDinastia imperiale del Giappone
PadreHirohito
MadreKōjun
ConsorteHisanaga Shimazu
FigliYoshihisa
ReligioneShintoismo

Takako Shimazu (島津貴子?; Tokyo, 2 marzo 1939), nata Takako, Principessa Suga (清宮貴子内親王?, Suga-no-miya Takako Naishinnō), è la settima e ultima figlia dell'imperatore del Giappone Hirohito e della sua consorte Kōjun.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Takako è nata nel Palazzo imperiale di Tokyo il 2 marzo 1939[1]; il suo appellativo d'infanzia era Suga-no-miya.

Al pari delle altre sue sorelle, dopo i tre anni non fu più allevata dai suoi genitori biologici ma affidata a una successione di dame di corte in un palazzo separato, costruito per lei e le sue sorelle, nel quartiere Marunouchi di Tokyo nel 1930.

Diplomatasi presso la scuola Gakushūin, imparò inglese insieme ai suoi fratelli da Elizabeth Grey Vining, istitutrice statunitense nel secondo dopoguerra durante l'occupazione americana del Giappone. A marzo 1957 Takako si laureò in letteratura inglese presso il collegio femminile dell'Università Gakushūin.

Il 3 marzo 1960 Takako sposò Hisanaga Shimazu (1934), anche lui in odore di nobiltà e all'epoca analista presso la Japan Export-Import Bank (JEXIM), conosciuto tramite amici comuni al Gakushuin.

Con il suo matrimonio Takako rinunciò all'appartenenza alla famiglia imperiale e adottò il cognome del marito, in conformità alla legge della casa imperiale del 1947. I media occidentali hanno descritto lo sposo come "un comune impiegato di banca", anche se in realtà era discendente diretto dell'ultimo daimyō del dominio di Satsuma e cugino materno dell'imperatrice Kōjun. Egli ha mantenuto il titolo di conte (hakushaku) sotto il sistema di nobiltà kazoku, fino a quando sono stati aboliti i titoli nobiliari nel 1947.

Nel 1963, tre anni dopo il matrimonio, è scampata a un tentativo di sequestro. A causa dell'ampia copertura mediatica, la posizione della casa della coppia era risaputa, come anche la sua dote di 500 000 dollari. In Giappone, infatti, alla sposa viene data una somma di denaro per il suo matrimonio. Un membro del gruppo criminale ha fatto una soffiata alla polizia prima che potesse cominciare il fatto criminoso.[2]

Hisanaga Shimazu ha perseguito una carriera trentennale alla JEXIM, ha mantenuto incarichi a Washington, negli Stati Uniti, e a Sydney, in Australia, sempre accompagnato dalla moglie. Nel 1987, è diventato membro del consiglio di amministrazione della Sony Corporation dopo il suo ritiro dalla banca. È stato direttore esecutivo della Fondazione Sony per l'educazione scientifica dal 1994 al 2001, ed attualmente è direttore della ricerca dell'Istituto Yamashina per l'ornitologia.

L'ex principessa ha fatto numerose apparizioni televisione come commentatrice di eventi mondiali e fa parte del consiglio di amministrazione della catena Prince.

Takako e suo marito hanno un figlio, Yoshihisa, nato il 5 aprile 1962.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Meiji Kōmei  
 
Nobile Yoshiko Nakayama  
Taishō  
Nobile Yanagihara Naruko Conte Takamitsu Yanagihara  
 
Nobile Utano Hasegawa  
Hirohito  
Principe Kujō Michitaka Principe Kujo Hisatada  
 
Nobile Tsuneko Karahashi  
Imperatrice Teimei  
Nobile Ikuko Noma Nobile Yorioki Noma  
 
Nobile Kairi Yamokushi  
Takako Shimazu  
Principe Kuni Asahiko Principe Fushimi Kuniie  
 
Nobile Nobuko Toriikōji  
Principe Kuniyoshi Kuni  
Nobile Makiko Izumi Nobile Toshimasu Izumitei  
 
Nobile Mako Yatoshi  
Imperatrice Kōjun  
Principe Shimazu Tadayoshi Principe Shimazu Tadayoshi  
 
Nobile Chimoko Echizen-Shimazu  
Principessa Chikako Shimazu  
Nobile Sumako Yamazaki  
 
 
 

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Dama di I Classe dell'Ordine della Corona Preziosa - nastrino per uniforme ordinaria

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bix, Hirohito and the Making of Modern Japan. Pages 270-271
  2. ^ http://archive.japantoday.com/jp/shukan/266[collegamento interrotto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Foreign Affairs Association of Japan, The Japan Year Book (Tokyo: Kenkyusha Press, 1939–40, 1941–42, 1944–45, 1945–46, 1947–48).
  • Takie Sugiyama Lebra, Above the Clouds: Status Culture of the Modern Japanese Nobility (Berkeley: University of California Press, 1992).
  • Ben-ami Shillony, Enigma of the Emperors: Sacred Subservience in Japanese History (Kent, U.K.: Global Oriental, 2006).
  • Herbert P. Bix, Hirohito and the Making of Modern Japan, Harper Perennial, 2001, ISBN 0-06-093130-2.

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