Taddeo da Sessa
« Taddeo da Sessa procuratore del signor nostro Imperatore, uomo sagace e di straordinaria eloquenza, milite ed esperto di diritto, giudice del sacro palazzo imperiale e collaboratore tanto costante quanto diligente del signore suo imperatore » |
(Matteo Paris, Ex Mathei Parisiensis cronicis maioribus (1240-53), in Monumenta Germaniae Historica, Hannover 1888) |
Taddeo da Sessa (Sessa, 1190-1200 – Parma, 1247) è stato un giurista italiano, esponente di seconda generazione, insieme a Terrisio d'Atina, della Scuola dictaminale di Capua[1].
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Nato a Sessa Aurunca fu esperto studioso di diritto presso la corte dell'imperatore Federico II di Svevia e divenne uno dei consiglieri più fidati del sovrano fino a ottenere cariche prestigiose, come quella di Gran Giustiziere (capo delle suddivisioni amministrative del territorio) e di ambasciatore. Nel 1245, infatti, insieme a Pier della Vigna, fu inviato al concilio di Lione, con il compito di difendere Federico II (che però venne ugualmente scomunicato).
Rimasto sempre fedele all'imperatore e alla causa ghibellina, Taddeo da Sessa morì sul campo di battaglia durante l'assedio di Parma, nel 1247.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Edoardo D'Angelo, Terrisio d'Atina, Enciclopedia Federiciana, vol. II, Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- «Taddèo da Sessa», Enciclopedia Italiana (1937), Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani
- Giuseppe Centore, "Taddeo da Sessa", Caramanica, Minturno (2006)