Tacina

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Tacina
Il fiume Tacina nei pressi di Roccabernarda.
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Calabria
Lunghezza58 km
Portata media5,2 m³/s
Bacino idrografico426 km²
Altitudine sorgente1 665 m s.l.m.
NasceTimpone Morello (Sila Piccola)
Sfociatra Steccato di Cutro e Belcastro

Il Tacina è un fiume della Calabria che nasce sul lato orientale dell'altopiano silano (Sila Piccola) e si getta nel Golfo di Squillace dopo un corso di 58 km che interessa un bacino idrografico di 426 km2.

Corso[modifica | modifica wikitesto]

Il Tacina, come d'altronde i suoi affluenti, nasce nel Parco Nazionale della Sila. Suoi principali affluenti, a destra, sono i torrenti Soleo e a sinistra Sant'Antonio alimentato a sua volta dai torrenti Vergari Reazio e Potamo che lambiscono l'antichissima cittadina di Mesoraca . Il Soleo (lungo 23 km), nasce nei piani di Tirivolo a 1600 m. s.l.m., a breve distanza dall'origine del Tacina (Timpone Morello, 1665 m s.l.m.) da cui è separato dal monte Gariglione (1765 m s.l.m.). Il primo tratto del Soleo, fra i monti Gariglione e Femminamorta forma una stretta gola detta, per il suo aspetto selvaggio, "Manca del Diavolo". La confluenza fra il Tacina e il Soleo si verifica in località Zaccarella di Roccabernarda.

Per l'alto grado di naturalità il Tacina e il Soleo sono stati inseriti nei siti del progetto Bioitaly, aree protette di interesse comunitario con codice SIC IT9320129 per il Tacina, e SIC IT9330125 per il Soleo[1]. Occorre dire tuttavia che le acque del Tacina sono sfruttate notevolmente per uso irriguo e per la produzione di energia idroelettrica. A questo scopo, è stato creato uno sbarramento artificiale che ha dato origine al lago Tacina.

Il Tacina sfocia nel mar Ionio in località Steccato di Cutro, in prossimità di Belcastro Marina in località Magliacane, a circa 44 km da Catanzaro. Nell'ultimo tratto segna il confine fra le province di Catanzaro e Crotone. La foce è visibile dalla Strada statale 106 Jonica.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Decisione della Commissione del 28 marzo 2008 che adotta, a norma della direttiva 92/43/CEE del Consiglio, il primo elenco aggiornato dei siti di importanza comunitaria per la regione biogeografica mediterranea. Gazzetta ufficiale dell'Unione europea del 08/05/08 L123/76-123/153, [1]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]