Beechcraft T-34 Mentor

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Beechcraf T-34 Mentor
Un T-34B Mentor del Training Squadron 5 (VT-5) della U.S. Navy
Descrizione
Tipoaereo da addestramento
Equipaggio1-2
ProgettistaWalter Beech
CostruttoreBandiera degli Stati Uniti Beechcraft
Data primo volo2 dicembre 1948
Data entrata in servizio1953
Utilizzatore principaleBandiera degli Stati Uniti USAF
Altri utilizzatoriBandiera degli Stati Uniti U.S. Navy
Bandiera del Giappone Rikujō Jieitai
Bandiera delle Filippine Hukbong Himpapawid ng Pilipinas
Esemplarioltre 2 300
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza8,75 m (28 ft 6 in)
Apertura alare10,60 m (33 ft 5 in)
Altezza2,92 m (9 ft 7 in)
Superficie alare16,7 (180 ft²)
Peso a vuoto1 342 kg (2 960 lb)
Peso max al decollo1 959 kg (4 400 lb)
Propulsione
Motoreun turboelica Pratt & Whitney Canada PT6A-25
Potenza550 shp (410 kW)
Prestazioni
Velocità max320 km/h IAS (320 mph, 280 kt)
Velocità di salita7,5 m/s (1 480 ft/min)
Autonomia1 110 km (690 mi, 600 nmi)
Tangenza7 600 m (25 000 ft)
Notedati riferiti alla versione T-34C

i dati sono estratti da Janes's All The World's Aircraft 1988-89[1]

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Il Beechcraft T-34 Mentor è un monomotore da addestramento militare ad ala bassa prodotto dall'azienda statunitense Beechcraft ed impiegato dagli inizi degli anni cinquanta fino ai giorni nostri.

Derivato dal Beechcraft Model 35 Bonanza da turismo, il T-34 si è rivelato un prodotto di elevato successo nel campo degli aerei da addestramento basico ed avanzato rimanendo ancora oggi in servizio dopo più di sessant'anni. Inizialmente dotato di un motore a pistoni ne è stata prodotta versione aggiornata, chiamata T-34C Turbo Mentor, dotata di un motore turboelica e di armi per circa 300 kg.

Storia del progetto[modifica | modifica wikitesto]

Il T-34 venne disegnato nella metà degli anni quaranta da Walter Beech, proprietario oltre che progettista dell'omonima azienda, con il proposito di realizzare un addestratore economico alternativo al North American T-6/NJ Texan già in uso nelle forze aeree statunitensi. Pur non essendo emesso alcun bando al riguardo Beech decise di svilupparlo a proprie spese in maniera autonoma assegnando al prototipo la denominazione aziendale Beechcraft Model 45.

Un YT-34, il prototipo della versione turboelica, esposto al Castle Air Museum di Atwater, California.
Una formazione di T-34 a pistoni appartenenti al March Field Aero Club presso la March Air Reserve Base (ARB) in California (2004).

Inizialmente vennero seguite tre ipotesi progettuali, tra i quali una che riproponeva l'impennaggio a V del Bonanza, alla fine scegliendo, nel 1948, una soluzione dalle superfici di controllo convenzionali, più consona ad una proposta di un prodotto a scopo militare.[2] La fusoliera del Bonanza, dotata di una cabina a quattro posti, venne sostituita da una più stretta che incorporava una cabina a soli due posti in tandem dotata di tettuccio a bolla[3], che permetteva una maggiore visibilità a pilota ed istruttore.

Strutturalmente il Model 45 era molto più robusto del Bonanza, essendo progettato per sostenere sollecitazioni di 10G positivi e 4,5G negativi, mentre il Continental E-185 da 185 hp al decollo (meno di un terzo della potenza del motore del T-6[4]) era lo stesso montato nello stesso periodo dal Bonanza.[3] Il prototipo venne portato in volo per la prima volta il 2 dicembre 1948 da Vern Carstens, il pilota collaudatore dell'azienda.[3] Dopo il primo vennero realizzati altri tre esemplari, denominati Model A45T[3], i primi due equipaggiati con lo stesso motore del prototipo ed il terzo con un Continental E-225[2], quest'ultimo vicino alla configurazione della produzione di serie.

La produzione in serie ebbe inizio nel 1953, quando l'azienda iniziò le consegne della versione T-34A alla United States Air Force (USAF) ed il simile Model B45 dedicato al mercato estero. Nel 1955 venne iniziata la consegna del T-34B destinata alla United States Navy (U.S. Navy), versione appositamente studiata per le esigenze della Marina. Il T-34B si differenziava, per controllare la direzione sul terreno, nell'adottare un impianto frenante sdoppiato invece di intervenire tramite uno sterzo sul carrello anteriore, nell'ala da un maggior angolo di diedro ed un posto di pilotaggio che adottava la regolazione dei pedali invece che quella del sedile come nel T-34A[2].

La produzione del T-34A venne interrotta nel 1956, mentre il T-34B continuò ad essere costruito fino ad ottobre 1957, mentre le versioni B45 prodotte su licenza in Canada (125 esemplari realizzati dalla Canadian Car and Foundry)[3], Giappone (173 esemplari realizzati dalla Fuji Heavy Industries)[3], ed Argentina (75 esemplari realizzati dalla FMA) fino al 1958. La Beechcraft consegnò l'ultimo Model B45 nel 1959 [2]. La produzione totale delle versioni dotate di motorizzazione Continental risulta essere di 1 904 esemplari.[3]

Model 73 Jet Mentor[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1955 l'azienda sviluppò, ancora come iniziativa privata, una variante dotata di motore a getto nuovamente nella speranza di aggiudicarsi un contratto da parte degli forze armate statunitensi.[3] Il Model 73 Jet Mentor, che condivideva molte componenti con il precedente modello dal motore a pistoni, si differenziava visivamente nella cabina di pilotaggio, ridisegnata e traslata verso la parte anteriore della fusoliera, e nelle prese d'aria sdoppiate ed integrate nelle radici alari che dovevano fornire l'aria per il motore a reazione posizionato nella parte posteriore della fusoliera.[3] Il Model 73, registrato N134B, venne portato in volo per la prima volta il 18 dicembre 1955. Venne successivamente proposto all'USAF, che dopo averlo valutato si orientò invece sul Cessna T-37 Tweet, ed alla U.S. Navy che invece decise di adottare il Temco TT Pinto. Il rifiuto convinse l'azienda ad accantonare lo sviluppo e non venne mai avviato alla produzione in serie.[3]

L'adozione del turboelica[modifica | modifica wikitesto]

Un T-34C Turbo-Mentor, distinguibile dalla precedente versione a pistoni per il muso allungato e per gli ugelli di scarico posti su entrambi i lati dietro all'elica.

Nel 1973, dopo una pausa di produzione durata quasi 15 anni, venne sviluppato un nuovo modello basato sul precedente T-34C ma adottando per la propulsione un turboelica Pratt & Whitney Canada PT6A-25 in luogo del precedente motore a pistoni.[3][5]. Lo sviluppo era la conseguenza di una richiesta avanzata dalla U.S. Navy, la quale fornì due esemplari di T-34B per permetterne la conversione[5]. Dopo aver sostituito il vecchio motore con il PT6 i due velivoli furono ridesignati YT-34C, il primo dei due portato in volo per la prima volta il 21 settembre 1973.[5] La produzione del Mentor riprese nel 1975 con il nuovo modello, il T-34C sviluppato per la U.S. Navy. Nel 1977 venne sviluppato un nuovo modello, il T-34C-1, una versione armata dotata di piloni alari destinata al mercato estero.[2] La produzione del Turbo Mentor venne interrotta nel 1990 con il Turbine Mentor 34C, la versione destinata al mercato civile.[3]

Impiego operativo[modifica | modifica wikitesto]

Il T-34 Mentor "Free Spirit" utilizzato da Julie Clark durante un'esibizione in un air show statunitense.

Il T-34B Mentor è stato il velivolo di addestramento basico della United States Navy per circa 30 anni. Negli anni settanta l'addestramento dei piloti statunitense e parte dei piloti Marina Militare Italiana veniva effettuato con questo velivolo nelle basi NAS Saufley Field e NAS Whiting Field, nei pressi della base principale di NAS Pensacola, Florida. Negli anni ottanta venne sostituito dal T-34C versione turboelica; inoltre lo Stato Maggiore della U.S. Navy pianificò, con il T-34C, un programma di addestramento avanzato ed acrobatico tale da poter sostituire gli ormai superati T-28 Trojan.

Nel 1950 l'USAF richiese tre Model A45T che ribattezzò con la denominazione militare YT-34[3]. Dopo una lunga valutazione per determinare quale fosse il miglior addestratore, nel 1953 l'USAF scelse infine il Model 45 che entrò in servizio come T-34A Mentor, seguito nel maggio 1955 dalla U.S. Navy con il T-34B.[3]

L'USAF cominciò a sostituire il T-34A all'inizio degli anni sessanta, mentre la U.S. Navy mantenne operativo il T-34B fino ai primi anni settanta. Al 2007, i Mentor vengono ancora utilizzate in diverse forze aeree mondiali. I T-34A e C vennero utilizzati dal Comando de Aviación Naval Argentina, l'aviazione navale della marina militare argentina, durante la guerra delle Falkland.[6][7]

Nel 2004, a causa di una serie di incidenti di volo in cui sono incorsi durante combattimenti simulati ed attribuiti a cedimenti strutturali, l'intera flotta dei T-34 civile statunitense è stata messa a terra dal Federal Aviation Administration. I proprietari dei T-34 hanno ottenuto un nuovo permesso con l'obbligo di attenersi a una serie di restrizioni.

IL T-34C viene ancora utilizzato come addestratore basico per formare i piloti di U.S. Navy e U.S. Marine Corps. Il T-34C è attualmente in corso di avvicendamento con il T-6 Texan II ma continua ad essere il principale aereo nelle basi NAS Corpus Christi e NAS Whiting Field. La NAS Pensacola ha già completato la sostituzione con il T-6 mentre è previsto l'arrivo del primo dei T-6 assegnati alla Whiting Field nell'estate 2009.

Oltre che nelle forze aeree statunitensi, il T-34 venne impiegato in numerose scuole di volo militari di molti paesi arabi, africani, ed in tutte le americhe. In queste ultime ed in Spagna è stato recentemente sostituito da un addestratore di produzione cilena, l'ENAER T-35 Pillán.

Il Mentor è inoltre utilizzato come aereo acrobatico dalle pattuglie acrobatiche civili "Lima Lima Flight Team" e "Dragon Flight" oltre che dal pilota acrobatico Julie Clark, che si esibisce negli air show con un T-34 (N134JC) ribattezzato "Free Spirit".

Versioni[modifica | modifica wikitesto]

YT-34
prototipo realizzato in 3 esemplari.
T-34A
versione da addestramento USAF, sostituito dal Cessna T-37 Tweet circa dagli anni sessanta; prodotta in 450 esemplari.
T-34B
versione da addestramento U.S. Navy, rimasto in servizio fino ai primi anni settanta fino alla sua sostituzione con il T-34C; prodotta dalla Beechcraft in 423 esemplari.
YT-34C
versione T-34B dotata di motore turboelica, utilizzata come prototipo della successiva T-34C; realizzata in 2 esemplari.
T-34C Turbo Mentor
versione da addestramento basico bipostodotata di motore turboelica.
T-34C-1
versione armata dotata di piloni alari destinata al mercato estero.
Turbine Mentor 34C
versione civile

Utilizzatori[modifica | modifica wikitesto]

Militari[modifica | modifica wikitesto]

Gli operatori militari mondiali del T-34 Mentor.
Un T-34A Mentor esposto presso il National Museum of the USAF.
Il T-34A Mentor con insegne della giapponese Rikujō Jieitai esposto presso il Bihoro air park, Hokkaidō.
Bandiera dell'Algeria Algeria
Bandiera dell'Argentina Argentina
Bandiera della Bolivia Bolivia
Dei 12 consegnati, a gennaio 2017, restano operativi 5 esemplari.[8]
Bandiera del Canada Bandiera del Canada Canada
Bandiera del Cile Cile
Bandiera della Cina Cina
Bandiera della Colombia Colombia
Bandiera della Rep. Dominicana Rep. Dominicana
Bandiera dell'Ecuador Ecuador
18 T-34C1 Mentor consegnati a partire dal dicembre 1977, gli ultimi 7 dei quali sono stati ritirati dal servizio a maggio 2018.[9]
2 T-34C-1 in servizio al maggio 2019.[10][11]
Bandiera di El Salvador El Salvador
Bandiera delle Filippine Filippine
Bandiera della Francia Francia
Bandiera del Gabon Gabon
4 T-34C consegnati, 5 in servizio al maggio 2020.[12]
Bandiera del Giappone Giappone
144 T-34 in servizio dal 1954 al 1982.[13]
20 T-34A in servizio dal 1954 al 1982.[14]
9 T-34A in servizio dal 1954 al 1982.[15]
Bandiera della Grecia Bandiera della Grecia Grecia
Bandiera dell'Indonesia Indonesia
35 T-34C-1 consegnati.[16][17]
Bandiera del Marocco Marocco
Bandiera del Messico Messico
Bandiera del Perù Perù
Almeno 2 T-34C-1 (secondo WAF, sette aerei) in servizio al dicembre 2021, più un ulteriore T-34C-1 acquistato da un operatore civile (già appartenuto alla Indonesian Air Force) acquistato nello stesso mese, che è stato consegnato il 19 maggio 2022 ed immesso in servizio il 17 giugno dello stesso anno.[18][19][20]
Bandiera della Spagna Spagna
26 T-34A/C in servizio dal 1958 al 1988.[21]
Bandiera di Taiwan Taiwan
Bandiera della Turchia Turchia
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Bandiera dell'Uruguay Uruguay
2 T-34C in servizio all'aprile 2018.[22]
Bandiera del Venezuela Venezuela

Civili[modifica | modifica wikitesto]

Un Beech T-34C Turbo Mentor utilizzato dalla NASA,
Bandiera del Cile Cile
Bandiera della Turchia Turchia
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti

Velivoli comparabili[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera del Cile Cile
Bandiera della Francia Francia
Bandiera del Giappone Giappone
bandiera Jugoslavia
Bandiera della Svizzera Svizzera

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Taylor 1988, pp. 329–330.
  2. ^ a b c d e (EN) Frank Morris, A Short History of the Beechcraft Mentor, su philfarq.com, 7 dicembre 2002. URL consultato l'8 novembre 2008.
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m n Phillips 1992.
  4. ^ (EN) Frank Morris, North American T-6 Texan, su Military Factory, http://www.militaryfactory.com, Data di pubblicazione 16-07-2008. URL consultato l'8 novembre 2008.
  5. ^ a b c (EN) Taylor, M. J. H. ed. Jane's American Fighting Aircraft of the 20th Century. Mallard Press. ISBN 0-7924-5627-0.
  6. ^ (EN) Frank Morris, Argentine Aircraft in the Falklands, su Britain's Small Wars, http://www.britains-smallwars.com, 2002. URL consultato l'8 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2008).
  7. ^ Morgan 2006, p. 78.(EN) "This changed around midday when Lieutenant Soapy Watson and Sharkey Ward were vectored onto three Mentor light attack aircraft about to attack a Sea King in the area of Berkeley Sound".
  8. ^ "Le forze aeree del mondo, Bolivia" - "Aeronautica & Difesa" N. 363 - 01/2017 pag. 70
  9. ^ "ECUADOR RETIRES LAST TURBO MENTORS" Archiviato l'8 maggio 2018 in Internet Archive., su janes.com, 8 maggio 2018, URL consultato il 9 maggio 2018.
  10. ^ "La Marina dell’Ecuador" - "Rivista italiana difesa" N. 5 - 05/2019 pp. 77-81
  11. ^ "LE PARC AÉRIEN DE L’ARMADA DEL ECUADOR EN 2018 ET EN IMAGES", su avionslegendaires.net, 21 ottobre 2018, URL consultato il 4 marzo 2019.
  12. ^ "Le forze aeree del mondo. Gabon" - "Aeronautica & Difesa" N. 403 - 05/2020 pag. 68
  13. ^ "JASDF AIRCRAFT IN-SERVICE DATES IN CHRONOLOGICAL ORDER", su j-hangarspace.jp, URL consultato 5 novembre 2020.
  14. ^ "JMSDF AIRCRAFT IN-SERVICE DATES IN CHRONOLOGICAL ORDER", su j-hangarspace.jp, URL consultato 12 novembre 2020.
  15. ^ "JGSDF AIRCRAFT IN-SERVICE DATES IN CHRONOLOGICAL ORDER", su j-hangarspace.jp, URL consultato 12 novembre 2020.
  16. ^ "Le forze aeree del mondo. Indonesia" - "Aeronautica & Difesa" N. 421 - 11/2021 pag. 70
  17. ^ "LE PARC AÉRIEN DE LA FORCE AÉRIENNE INDONÉSIENNE EN 2018 ET EN IMAGES", su avionslegendaires.net, 30 dicembre 2018, URL consultato il 7 giugno 2019.
  18. ^ "PERUVIAN NAVY ADDED A T-34C-1", su scramble.nl, 18 giugno 2022, URL consultato il 19 giugno 2022.
  19. ^ "LLEGA A PERÚ EL BEECHCRAFT T-34C-1 TURBO MENTOR PARA LA MARINA DE GUERRA", su defensa.com, 24 maggio 2022, URL consultato il 26 maggio 2022.
  20. ^ "BEECHCRAFT T-34C-1 TURBO MENTOR PARA LA MARINA DE GUERRA DEL PERÚ", su defensa.com, 16 dicembre 2021, URL consultato il 17 dicembre 2021.
  21. ^ "L'addestramento dei piloti dell'Ejército del Aire spagnolo" - "Aeronautica & Difesa" N. 432 - 10/2022 pp. 50-55
  22. ^ "LA ARMADA URUGUAYA LICITA LA COMPRA DE REPUESTOS PARA AERONAVES" Archiviato il 21 agosto 2017 in Internet Archive., su infodefensa.com, 15 aprile 2018, URL consultato il 23 agosto 2018.
  23. ^ The San Diego Salute Archiviato il 26 febbraio 2009 in Internet Archive..

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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