Swāt
Swat | |
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Stato | Pakistan |
Lunghezza | circa 240 km |
Nasce | Hindu Raj 35°28′47″N 72°35′36″E |
Affluenti | Daral Khwar, Barwai Khwar, Harnol Khwar, Panjkora, Danish Kol Khwar |
Sfocia | confluisce nel Kabul presso Charsadda 34°06′33″N 71°42′22″E |
Lo Swat (in urdu دریائے سوات, daryā-e Swāt) è un fiume del Pakistan che scorre attraverso la valle omonima nella provincia pakistana del Khyber Pakhtunkhwa.
Percorso
[modifica | modifica wikitesto]Il fiume trae origine sulla catena montuosa dell'Hindu Raj, vicino al villaggio di Kalam, dalla confluenza dei fiumi Gabral e Ushu e, dopo aver attraversato i distretti di Swat, Lower Dir e Malakand, a Charsadda si getta nel Kabul, proveniente da ovest, circa 60 km a monte della sua confluenza con l'Indo.
Affluenti
[modifica | modifica wikitesto]Lo Swat ha numerosi affluenti più piccoli che provengono dalle regioni montuose circostanti. Suo affluente principale è il Panjkora.
Il fiume irriga gran parte del distretto dello Swat e contribuisce notevolmente al settore della pesca locale. Il bacino idrografico del fiume ospita due importanti centrali idroelettriche, che forniscono elettricità alla regione.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Lo Swat viene citato già nel Rigveda sotto il nome di Suvastu[1].
Secondo la tradizione, Alessandro Magno attraversò lo Swat con parte del suo esercito, prima di dirigersi a sud, per soggiogare gli abitanti della zona.
Mentre l'area lungo il corso superiore del fiume (la valle di Kalam) è stata popolata relativamente in ritardo, probabilmente durante il XVI o il XVII secolo, numerosi resti archeologici - come gli stupa buddhisti di Butkara, Amlukdara o Shingardara - indicano che il suo corso inferiore, nei pressi delle città di Mingora e Barikot, era popolato fin dall'antichità.
Nei primi decenni del XXI secolo, la valle dello Swat è stata in parte e per un certo periodo di tempo sotto il controllo degli estremisti talebani.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Istituto Geografico De Agostini. Il Milione, vol. VII (Regione iranica - Regione indiana), pagg. 547-550. Novara, 1962.
- Sarina Singh, Pakistan and the Karakoram Highway, Lonely Planet (2008). ISBN 978-88-7063-784-7.
- Istituto Geografico De Agostini. Enciclopedia geografica, edizione speciale per il Corriere della Sera, vol. 8, pagg. 319-326. RCS Quotidiani s.p.a., Milano, 2005. ISSN 1824-9283 .
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Swāt
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Swāt River / Swāt Canals, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 306285586 · LCCN (EN) sh93004261 · GND (DE) 1047171554 · J9U (EN, HE) 987007563412905171 |
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