Sutra del Loto: XXVIII capitolo

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Voce principale: Sutra del Loto.
Samantabhadra (普賢, Fugen), Giappone, epoca Edo.

Giunge allora da Oriente sul Gṛdhrakūṭaparvata, nel mondo di Sahā, il grande bodhisattva Samantabhadra (Virtù Universale) famoso per le sue maestosità e le sue virtù, nonché per i poteri soprannaturali in grado di manifestare. Egli è accompagnato da un numero illimitato di altri grandi bodhisattva e da altri grandi esseri. Le terre che attraversa tremano e la sua figura è inondata di fiori di loto splendenti. Arrivato al cospetto del Buddha Śākyamuni gli offre i suoi omaggi, sostenendo, mentre risiedeva nel mondo del Buddha Ratnatejobhyudgatarāja (Supremo Re di Maestosità e Virtù ricche di gioielli), di aver saputo che il Beato stava predicando il Sutra del Loto decidendosi quindi a raggiungerlo per ascoltarne i contenuti. Il bodhisattva Samantabhadra chiede quindi al Buddha come potranno gli uomini e le donne ascoltare tale sūtra una volta che il Beato ha raggiunto il parinirvāṇa.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]


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XXVII capitolo Saddharmapuṇḍarīka-sūtra
妙法蓮華經
Myōhō Renge Kyō
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