Survival (Bob Marley & the Wailers)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Survival
album in studio
ArtistaBob Marley & The Wailers
Pubblicazione2 ottobre 1979
Dischi1
Tracce10
GenereRoots reggae
EtichettaTuff Gong/Island Records
ProduttoreBob Marley & The Wailers e Alex Sadkin
RegistrazioneTuff Gong Recording Studio, Kingston, Giamaica
Certificazioni
Dischi d'argentoBandiera del Regno Unito Regno Unito[1]
(vendite: 60 000+)
Dischi d'oroBandiera del Canada Canada[2]
(vendite: 50 000+)
Dischi di platinoBandiera della Francia Francia[3]
(vendite: 300 000+)
Bob Marley & The Wailers - cronologia
Album precedente
(1978)
Album successivo
(1980)

«Everyman gotta right to decide his own destiny
and in this judgement there is no partiality»

Survival è un album del cantante reggae Bob Marley e del suo gruppo, The Wailers, realizzato nel 1979.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il disco - il settimo della carriera, il quinto in studio - è quello più schierato politicamente del cantante e uno dei suoi riconosciuti capolavori. Sin dalla copertina, in cui sono rappresentate molte bandiere delle nazioni dell'Africa, è evidente il significato profondo dell'album, che inneggia alla solidarietà politica e alla pace tra i popoli africani, percepibile nettamente in alcune canzoni come So Much Trouble in the World, Africa Unite e Zimbabwe (che divenne l'inno dei ribelli nella Rhodesia Meridionale). In Ambush in the Night (in italiano Imboscata nella notte) Marley ripercorre la vicenda del suo attentato del 1976 in Giamaica, nel quale rimase ferito.

Dopo il mezzo passo falso del precedente lavoro Kaya (ma bisogna considerare che in quell'anno ebbe svariati problemi legati alla diagnosi di un melanoma e che ancora durante la registrazione di Survival Marley sembrava molto affaticato e teso), musicalmente è un grande ritorno alle radici e alle atmosfere reggae più incisive di Exodus.

Alla fine del 1978 Marley aveva difatti realizzato il suo sogno, un viaggio attraverso l'Africa. Tornato in Giamaica decise di realizzare un album, intitolato nelle prime intenzioni Black Survival, interamente dedicato a questo continente. Il disco venne dunque registrato interamente a Kingston in Giamaica tra il gennaio e il febbraio del 1979 con un nuovo tecnico del suono, Alex Sadkin, a cui il cantante fece un'unica richiesta, che l'album suonasse come uno di Stevie Wonder. Gli assoli sono pochissimi, come a concentrarsi più sui testi che sulla musica.

Il disco è stato concepito da Bob Marley come il primo di una trilogia, proseguita nel 1980 con Uprising e che si sarebbe dovuta concludere con Confrontation[senza fonte], ma la sua morte nel 1981 gli impedì di portare a termine il progetto.

Il Survival Tour fu il più lungo intrapreso da Marley, toccando cinque continenti, anche se i concerti furono concentrati soprattutto negli Stati Uniti. Zimbabwe fu suonata da Marley durante le celebrazioni per la dichiarazione di indipendenza dello Zimbabwe nel 1980. Per il suo evidente significato pan-africano, politico ed eversivo, l'album venne parzialmente censurato dal governo del Sudafrica graffiandolo con delle lame.[senza fonte]

Copertina[modifica | modifica wikitesto]

La copertina mostra quarantotto bandiere, quarantasette di stati africani e una, quella di Papua Nuova Guinea, di uno stato dell'Oceania (incluso per gli amichevoli rapporti di Marley con le tribù Maori e Hopi). Per lo Zimbabwe, che nel 1979, all'epoca della realizzazione del disco, si chiamava Zimbabwe Rhodesia e non aveva ancora ottenuto l'indipendenza dal Regno Unito, non è presente la bandiera nazionale ma le bandiere dei due principali partiti politici: ZAPU e ZANU-PF. Alcune delle bandiere rappresentate, attualmente non sono più in vigore o fanno riferimento a stati che hanno cambiato nome (come ad esempio lo Zaire diventato Repubblica Democratica del Congo) ed inoltre non tutte le nazioni africane sono state incluse, mancando ad esempio Capo Verde, le Comore, la Libia e il Sudafrica.

Bandiera del Kenya Bandiera dell'Angola Bandiera della Costa d'Avorio Bandiera dell'Etiopia Bandiera del Ciad Bandiera dell'Egitto Bandiera del Ghana
Kenya Angola Costa d'Avorio Etiopia Ciad Egitto Ghana
Bandiera del Senegal Bandiera della Sierra Leone Bandiera del Camerun Bandiera della Tunisia Bandiera del Niger Bandiera della Nigeria Bandiera della Guinea
Senegal Sierra Leone Camerun Tunisia Niger Nigeria Guinea
Bandiera del Gambia Bandiera della Somalia Bandiera dell'Alto Volta Bandiera dello Zaire Bandiera della Guinea-Bissau Bandiera della Liberia Bandiera dell'eSwatini
Gambia Somalia Alto Volta Zaire Guinea-Bissau Liberia Swaziland
Bandiera del Madagascar Bandiera del Togo Bandiera del Mozambico Bandiera della Rep. Centrafricana Bandiera del partito Unione del Popolo Africano dello Zimbabwe (ZAPU) Bandiera delle Seychelles Bandiera dello Zambia
Madagascar Togo Mozambico Repubblica Centrafricana ZAPU
(Zimbabwe)
Seychelles Zambia
Bandiera del Lesotho Bandiera dell'Uganda Bandiera dell'Algeria Bandiera del Mali Bandiera del Sudan Bandiera del Botswana Bandiera del Marocco
Lesotho Uganda Algeria Mali Sudan Botswana Marocco
Bandiera del Congo-Brazzaville Bandiera della Tanzania Bandiera del Burundi Bandiera del partito Unione Nazionale Africana di Zimbabwe - Fronte Patriottico (ZANU-PF) Bandiera di Mauritius Bandiera della Mauritania Bandiera del Gabon
Repubblica del Congo Tanzania Burundi ZANU-PF
(Zimbabwe)
Mauritius Mauritania Gabon
Bandiera del Benin Bandiera della Guinea Equatoriale Bandiera della Papua Nuova Guinea Bandiera del Malawi Bandiera di São Tomé e Príncipe Bandiera di Gibuti Bandiera del Ruanda
Benin Guinea Equatoriale Papua Nuova Guinea Malawi São Tomé e Príncipe Gibuti Ruanda.

Lo sfondo dietro al titolo del disco è il disegno di una affollata stiva di una nave negriera.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Tutte le canzoni sono composte da Bob Marley, eccetto dove indicato.

Lato A
  1. So Much Trouble in the World – 4:00
  2. Zimbabwe – 3:51
  3. Top Rankin' – 3:11
  4. Babylon System – 4:21
  5. Survival – 3:54
Lato B
  1. Africa Unite – 2:55
  2. One Drop – 3:51
  3. Ride Natty Ride – 3:51
  4. Ambush in the Night – 3:14
  5. Wake Up and Live (Bob Marley, Davis) – 5:00

Musicisti[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1979) Posizione
massima
Francia[4] 12
Germania[5] 40
Italia[6] 9
Norvegia[5] 10
Nuova Zelanda[5] 14
Paesi Bassi[5] 25
Regno Unito[7] 20
Stati Uniti[8] 70
Stati Uniti (R&B)[8] 32
Svezia[5] 17

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) BRIT Certified, su bpi.co.uk, British Phonographic Industry. URL consultato il 13 maggio 2015.
  2. ^ (EN) Gold/Platinum, su musiccanada.com, Music Canada. URL consultato il 13 maggio 2015.
  3. ^ (FR) Les Certifications depuis 1973, su infodisc.fr, InfoDisc. URL consultato il 13 maggio 2015. Selezionare "Bob MARLEY & The WAILERS" e premere "OK".
  4. ^ (FR) Le Détail des Albums de chaque Artiste, su infodisc.fr, InfoDisc. URL consultato il 13 maggio 2015. Selezionare "Bob MARLEY & The WAILERS" e premere "OK".
  5. ^ a b c d e (NL) Bob Marley & The Wailers - Survival, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 13 maggio 2015.
  6. ^ Gli album più venduti del 1979, su hitparadeitalia.it, Hit Parade Italia. URL consultato il 13 maggio 2015.
  7. ^ (EN) BOB MARLEY & THE WAILERS, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 13 maggio 2015.
  8. ^ a b (EN) 293509 – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 13 maggio 2015. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Reggae: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di reggae