Sundamys muelleri

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Ratto gigante di Müller
Immagine di Sundamys muelleri mancante
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Euarchontoglires
Ordine Rodentia
Sottordine Myomorpha
Superfamiglia Muroidea
Famiglia Muridae
Sottofamiglia Murinae
Genere Sundamys
Specie S.muelleri
Nomenclatura binomiale
Sundamys muelleri
Jentink, 1879
Sinonimi

Rattus muelleri balabagensis, Rattus balsamus, Epimys borneanus, Epimys muelleri campus, Mus chombolis, Epimys crassus, Rattus muelleri credulus, Rattus culionensis, Mus domitor, Mus firmus, Rattus muelleri foederis, Mus integer, Rattus muelleri otiosus, Rattus pinatus, Epimys pollens, Epimys potens, Epimys sebucus, Rattus validus terempa, Epimys valens, Rattus victor, Rattus virtus, Rattus muelleri warigensis

Areale

Il ratto gigante di Müller (Sundamys muelleri Jentink, 1879) è un roditore della famiglia dei Muridi diffuso dell'Ecozona orientale.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Roditore di grandi dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 165 e 245 mm, la lunghezza della coda tra 155 e 370 mm, la lunghezza del piede tra 37 e 55 mm, la lunghezza delle orecchie tra 20 e 27 mm e un peso fino a 470 g.[3]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è densa e leggermente ruvida, ma non spinosa. Le parti superiori sono bruno fulve scure, più scure lungo la schiena e cosparse di peli nerastri, mentre le parti ventrali variano dal bianco al giallastro. La linea di demarcazione lungo i fianchi è netta. Le orecchie sono piccole, rotonde e marroni scure. Le parti dorsali delle zampe sono marroni. Gli artigli sono privi di pigmento. La coda è più lunga della testa e del corpo, è uniformemente marrone scura ed è rivestita da 9-12 anelli di scaglie per centimetro. Il cariotipo è 2n=42 FN=59-62.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È una specie terricola e notturna. Si rifugia durante il giorno in tane sotto tronchi caduti, in buche nel terreno o tra le radici superficiali degli alberi. Diventa attiva in tarda serata o al tramonto, sebbene occasionalmente sia stata osservata durante il giorno. Il raggio d'azione è di circa 409 metri.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di insetti, frutta, foglie, germogli ed altre parti vegetali, granchi e lumache.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Le femmine danno alla luce 1-9 piccoli alla volta in nidi costruiti al suolo o su piccoli rilievi. Si riproducono tutto l'anno con picchi tra luglio e settembre e minimi tra gennaio e marzo. L'aspettativa di vita in natura raggiunge i 10 mesi, mentre in cattività possono vivere per più di 2 anni.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nella Penisola Malese, Sumatra, Borneo, Filippine ed alcune isole vicine.

Vive nelle foreste primarie e secondarie di pianura fino a 1.650 metri di altitudine. Si trova spesso lungo i corsi d'acqua e preferisce ambienti umidi.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sono state riconosciute 2 sottospecie:

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato il vasto areale, la popolazione numerosa e la presenza in diverse aree protette, classifica S.muelleri come specie a rischio minimo (LC).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Ruedas, L., Lunde, D. & Aplin, K. 2008, Sundamys muelleri, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Sundamys muelleri, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Musser & Newcomb, 1983.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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