Sultan III bin Muhammad al-Qasimi

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Sultan III bin Muhammad al-Qasimi
Emiro di Sharja
Stemma
Stemma
In caricadal 23 giugno 1987
PredecessoreAbd al-Aziz bin Muhammad
EredeSultan bin Mohammed bin Sultan al-Qasimi
Emiro di Sharja
In carica1972 –
17 giugno 1987
PredecessoreSaqr bin Muhammad (ad interim)
SuccessoreAbd al-Aziz bin Muhammad
Altri titoliSceicco
NascitaSharja, 6 luglio 1939 (84 anni)
Dinastiaal-Qasimi
PadreMuhammad bin Saqr al-Qasimi
MadreMaryam bint Ghanem bin Salem al-Shamsi
ConiugiMoza bint Salem Al Mana Al Falasi
Jawaher bint Mohammed al-Qasimi
FigliSceicca Azza
Sceicco Mohammed
Sceicca Bodour
Sceicca Noor
Sceicca Hoor
Sceicco Khalid
Sultan III bin Muhammad al-Qasimi

Ministro dell'Educazione
Durata mandato1971 –
1972
PresidenteZayed bin Sultan Al Nahyan
Capo del governoRashid bin Sa'id Al Maktum
Predecessore-
Successore?

Sultan III bin Muhammad al-Qasimi (in arabo سلطان بن محمد القاسمي?; Sharjah, 6 luglio 1939), è emiro di Sharja e membro del Consiglio supremo federale degli Emirati Arabi Uniti dal 1972.[1][2] È anche docente universitario di storia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Sultan III è nato a Sharja il 6 luglio 1939 ed è figlio dello sceicco Muhammad bin Saqr al-Qasimi, emiro di Sharja per poche settimane nel 1951, e di sua moglie, la sceicca Maryam bint Ghanem bin Salem al-Shamsi.

Dopo aver completato la sua istruzione elementare e secondaria tra Sharja, Al Kuwait e Dubai ha continuato a studiare per un Bachelor of Science in ingegneria agricola all'Università del Cairo, laureandosi nel 1971. Nel 1985 ha conseguito un dottorato di ricerca con lode in storia all'Università di Exeter e nel 1999 un secondo dottorato di ricerca in geografia politica del Golfo all'Università di Durham.

Lo sceicco Sultan è succeduto a suo fratello, lo sceicco Khalid III bin Muhammad al-Qasimi, come emiro qualche tempo dopo il suo assassinio avvenuto il 25 gennaio 1972.[3] Precedentemente è stato ministro della pubblica istruzione degli Emirati Arabi Uniti.

Il 17 giugno 1987, mentre era in visita in Gran Bretagna, sua fratello Abd al-Aziz attuò un colpo di Stato e lo depose.[4] In un comunicato giustificò questa sua manovra con le cattive condizioni finanziarie in cui si trovava il paese. L'emirato, che contava un reddito di 800 milioni di dirham, aveva accumulato nel tempo un debito di cinque miliardi, causato dalla caduta del prezzo del petrolio, in combinazione con la guerra Iran-Iraq e con la crisi del settore turistico-alberghiero causata anche della decisione di vietare l'alcol a Sharja. Il Consiglio supremo dell'Unione compose un comitato tripartito per gestire la crisi composto da Saqr bin Muhammad al-Qasimi, emiro di Ras al-Khaima, Humaid IV bin Rashid Al Nuaimi, emiro di Ajman e Hamdan bin Rashid Al Maktoum, ministro delle finanze e dell'industria. La commissione organizzò per il 23 giugno un incontro di riconciliazione tra i due fratelli alla presenza del presidente della Federazione Zayed bin Sultan Al Nahyan. L'atto di riconciliazione stabilì che Abd al-Aziz venisse nominato principe ereditario, vice emiro e membro del Consiglio esecutivo. Fu stabilito anche che avrebbe avuto il diritto di partecipare ai lavori del Consiglio Supremo nella sua qualità di principe ereditario e che avrebbe avuto un ruolo nell'emissione delle leggi e nella firma degli accordi economici.

Ricopre diversi incarichi educativi. Nel 1997 è diventato presidente sia della American University of Sharjah che dell'Università di Sharjah. L'anno successivo è stato nominato visiting professor all'Università di Exeter, sua alma mater, nel 1998. È professore di storia moderna del Golfo presso l'Università di Sharjah dal 1999. Nel 2008 è diventato anche professore invitato all'Università del Cairo.

È anche autore di numerosi libri ed opere teatrali.

Vita personale[modifica | modifica wikitesto]

  • Sceicca Moza bint Salem Al Mana Al Falasi
    • Sceicca Azza bint Sultan al-Qasimi (1973)
    • Sceicco Mohammed bin Sultan al-Qasimi (1974 - 1999), principe ereditario fino al 1999
  • Sceicca Jawaher bint Mohammed al-Qasimi
    • Sceicca Bodour bint Sultan al-Qasimi (1978) sposata con lo sceicco Sultan bin Ahmed al-Qasimi
      • Sceicca Maryam bint Sultan Bin Ahmed al-Qasimi
      • Sceicco Ahmed bin Sultan Bin Ahmed al-Qasimi
      • Sceicca Alia bint Sultan Bin Ahmed al-Qasimi
    • Sceicca Noor bint Sultan al-Qasimi (1979)
    • Sceicca Hoor bint Sultan al-Qasimi (1980)
    • Sceicco Khalid bin Sultan al-Qasimi (1980 - 2019)

Dopo la morte del figlio Mohammed, che era al tempo principe ereditario, l'11 maggio 1999 è stato nominato nuovo erede lo sceicco Sultan bin Mohammed bin Sultan Al Qasimi, nipote di Sultan II bin Saqr al-Qasimi che fu emiro di Sharja dal 1924 al 1951.[5]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Ordine d'onore (Armenia) - nastrino per uniforme ordinaria
— Erevan, 19 settembre 2005
Cavaliere dell'Ordine delle arti e delle lettere (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
«In riconoscimento dei suoi contributi significativi nei campi accademici di scienza, cultura e arti, e per il suo generoso sostegno ai programmi di dialogo, intelletto, di interazione fra civiltà e di scambio di arte tra i popoli d'Oriente e d'Occidente.»
— Parigi, 20 febbraio 2003
Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito (Senegal) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Croce al merito con placca dell'Ordine al merito di Germania - nastrino per uniforme ordinaria
Lupo di Bronzo (Comitato Scout Mondiale) - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine della Legion d'onore (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Biography of Sultan bin Muhammad Al-Qasimi, su sheikhdrsultan.ae. URL consultato il 9 ottobre 2016.
  2. ^ Jessup, John E.,"An encyclopedic dictionary of conflict and conflict resolution, 1945–1996", pag. 773, Greenwood Press, 1998
  3. ^ Netty Royal, su nettyroyal.nl. URL consultato il 4 novembre 2018 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2018).
  4. ^ Jessup, John E.,"An encyclopedic dictionary of conflict and conflict resolution, 1945–1996", Page 773, Greenwood Press, 1998
  5. ^ His Highness Sheikh Sultan bin Mohammed bin Sultan Al Qasimi, su ec.shj.ae, Sharjah Executive Council. URL consultato il 27 febbraio 2024.
  6. ^ Sharjah 24

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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