Suleyman Shah
Suleyman Shah سلیمان شاه | |
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Capo della tribù dei Kayı (pre-Impero ottomano) | |
In carica | 1214 – 1227 |
Predecessore | Kaya Alp |
Erede | Ertuğrul |
Successore | Ertuğrul |
Nome completo | Süleyman Şah bin Kaya alp |
Trattamento | Bey |
Nascita | Khorasan, c. 1178[1] |
Morte | Eufrate, 1227 |
Luogo di sepoltura | Qal'at Ja'bar |
Dinastia | Kayı |
Padre | Kaya Alp |
Consorte | Hayme Hatun |
Figli | Ertuğrul, Sungur Tekin, Gündoğdu Bey e Dündar Bey |
Religione | Islam |
Suleyman Shah (in persiano سلیمان شاه, Suleymān Shāh, nome completo Süleyman bin Kaya Alp (in persiano سلیمان بن کیا آلپ) fu il figlio di Kaya Alp e il padre di Ertuğrul, che, a sua volta, sarà il padre di Osman I, il fondatore dell'Impero che porterà il suo nome (Impero ottomano). Fu anche padre di Sungur Tekin,di Gündoğdu Bey e di Dündar Bey. Si dice che Suleyman Shah sia affogato nel fiume Eufrate, in Siria, quando, assieme alla sua tribù sconfitta, stava fuggendo all'invasione mongola.[2]
La sua tomba, a Qal'at Ja'bar o nei suoi pressi, è stata storicamente associata a lui.[3] In accordo con l'Articolo 9 del Trattato di Ankara del 1921, firmato da Francia e Turchia, un'area di 8000 metri quadrati, contenente la tomba, è rimasta assegnata al territorio turco, costituendo un'exclave siriana.[4]
L'area su cui sorgeva la tomba fu individuata nel 1921 e fu più tardi inondata nel 1974 dal Lago Assad, il lago della Diga di Tabqa, l'exclave legale e la tomba furono spostate in un nuovo sito, 80 km più a settentrione di Qalʿat Jaʿbar, a 36°38′19.54″N 38°12′26.9″E / 36.638761°N 38.207472°E,[5] sulla sponda dell'Eufrate, non lungi dalla cittadina di Sarrin, e sistemata a 35 km dalla frontiera turca.
La Turchia repubblicana ha mantenuto una piccola presenza militare sul luogo, come guardia in onore all'interno del monumento e ha seguitato a mantenerla durante tutta la guerra civile siriana.[6]
Nel febbraio 2015, il governo turco ha inviato truppe per evacuare la tomba e far rientrare i militari colà stanziati, per una nuova loro dislocazione. Il Primo ministro turco, Ahmet Davutoğlu, ha scritto sul suo account twitter che le truppe e la tomba sarebbero state evacuate in territorio turco, dicendo che il manufatto sarebbe stato spostato altrove, sempre in territorio siriano, per creare una nuova exclave turca.[7]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Turkey2
- ^ La tombe de Suleiman Shah, un bout de Turquie en Syrie
- ^ D. Sourdel, «Djabar or Ḳalat Djabar», in P. Bearman, Th. Bianquis, C.E. Bosworth et al. (a cura di), The Encyclopaedia of Islam, 2nd, Brill online, 2009.
- ^ (FR) Franco-Turkish agreement of Ankara (PDF), su hri.org. URL consultato il 19 settembre 2009.
- ^ R. Burns, Monuments of Syria. An historical guide, Londra, I.B. Tauris, 1999, pp. 180–181, ISBN 1-86064-244-6.
- ^ Are Turkish troops guardians or accidental hostages at Syrian tomb?, in al-Monitor, 5 febbraio 2015.
- ^ (EN) Turkey sends military into Syria, evacuate troops and tomb, in YnetNews, 22 febbraio 2015. URL consultato il 22 febbraio 2015.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
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