Suad

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Suad (1958) è una scrittrice palestinese (il nome è uno pseudonimo) autrice del libro autobiografico Bruciata viva.

Vissuta nell'infanzia in un piccolo paese della Cisgiordania, non le venne permesso di andare a scuola, e dovette a lungo eseguire solo duri lavori domestici. All'età di diciotto anni, per una gravidanza di un amore clandestino prematrimoniale con il vicino di casa, venne condannata a morte dal padre. Il cognato le versò addosso una tanica di benzina e le diede fuoco, ma Suad non morì, e riuscì anche a partorire il figlio. Salvata da una organizzazione umanitaria europea, fuggì in Europa.

Scrisse allora il libro autobiografico Bruciata viva , 300 000 copie vendute in Francia. Durante le conferenze Suad mantiene il volto coperto da una maschera per non essere riconosciuta[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Repubblica.it/spettacoli_e_cultura: "Io, Suad condannata a morte", su repubblica.it. URL consultato il 3 agosto 2021.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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