Studio Vit

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Studio Vit è stato un gruppo redazionale italiano specializzato in videogiochi e informatica, che ha acquisito una discreta rilevanza negli anni novanta per aver creato alcune delle più importanti riviste del settore informativo-videoludico italiane.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Era guidato da Riccardo Albini, noto soprattutto per aver creato il Fantacalcio; gli altri componenti dello studio erano Alberto Rossetti e Benedetta Torrani.

Nel gennaio 2000 lo Studio Vit s.r.l. è stato acquisito per il 70% da Kataweb del Gruppo Editoriale L'Espresso. Kataweb era interessata soprattutto al Fantacalcio, il cui portale fantacalcio.it era allora la più grande comunità sportiva di Internet in Italia, con 60.000 squadre iscritte e 3 milioni di visite al mese[1].

Lo studio è stato anche una s.n.c.[2]

Pubblicazioni realizzate[modifica | modifica wikitesto]

Tra le riviste realizzate dal gruppo:

  • Videogiochi (in seguito Videogiochi & Computer) - dal numero 1 (gennaio 1983) al numero 36 (aprile 1986)
  • Zzap! - dal numero 1 (maggio 1986) al numero 22 (aprile 1988)
  • K - dal numero 1 (dicembre 1988) al numero 68 (gennaio 1995)
  • Game Power - dal numero 1 (dicembre 1991) al numero 66 (novembre 1997)
  • Zeta (in seguito PCZeta) - dal numero 1 (febbraio 1995) al numero 69 (marzo 2001)

A metà degli ottanta lo Studio Vit curava anche la rubrica di informatica Ottobit all'interno del settimanale Topolino.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Comunicati stampa - Kataweb acquista il Fantacalcio, su gedispa.it, 9 gennaio 2000. URL consultato il 27 settembre 2023 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2021).
  2. ^ Studio Vit snc (JPG), su retro-gaming.it.
  3. ^ Si veda per es. Topolino 1463 dell'11 dicembre 1983, Arnoldo Mondadori Editore

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]