Stretto di Bransfield

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Lo stretto di Bransfield
Lo stretto di Bransfield visto dall'Isola Livingston

Lo stretto di Bransfield è uno stretto largo circa 100 km e lungo circa 500 km che si estende in direzione prevalentemente nordest-sudovest tra le Isole Shetland Meridionali e la Penisola Antartica.

Viene chiamato Mar de la Flota dall'Argentina.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stretto ricevette l'attuale denominazione nel 1825 da parte dell'esploratore britannico James Weddell in onore di un altro esploratore britannico, Edward Bransfield, che aveva redatto la cartografia delle Isole Shetland nel 1820.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

La fossa sottomarina che attraversa lo stretto è nota come Bransfield Trough (Fossa di Bransfield) (coordinate 61°30′S 54°00′W / 61.5°S 54°W-61.5; -54). Il bacino si estende per circa 400 km di lunghezza e 2 km di profondità tra le Isole Shetland Meridionali e la Penisola Antartica. Si è formato in seguito all'attività tettonica distensiva dietro alle isole iniziatasi circa 4 milioni di anni fa.[1] Il fenomeno è tuttora in corso e ha causato recenti terremoti e attività vulcanica.

Nello stretto si trova una catena di montagne sommerse di origine vulcanica, tra cui l'Orca Seamount, attualmente inattivo.[2]

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

Pesce ghiaccio dalla pinna nera

Un'area marina di acque relativamente basse con un'estensione di circa 1021 km2, al di fuori della costa occidentale e meridionale dell'Isola Bassa, nelle Isole Shetland Meridionali, è stata designata come Area Specialmente Protetta dell'Antartide (ASPA 152) perché è una delle due sole zone note nei pressi della statunitense Stazione Palmer adatte per la pesca a strascico di pesci e altri organismi bentonici. Gli scienziati che operano nella Stazione Palmer raccolgono pesci fin dai primi anni 1970 e l'area è stata riconosciuta come importante sito per la riproduzione di molte specie, tra cui Notothenia coriiceps e Chaenocephalus aceratus.[3][4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Yi, S., Batten, D. J., Lee, S. J. (21 Nov 2005). Provenance of recycled palynomorph assemblages recovered from surficial glaciomarine sediments in Bransfield Strait, offshore Antarctic Peninsula. Cretaceous Research, 26, 906-919
  2. ^ Hatzky, Jörn (2005): The Orca Seamount Region, Antarctica (Sect. 5.5.2). In: Peter C. Wille (ed.), Sound Images of the Ocean in Research and Monitoring, Springer-Verlag Berlin.
  3. ^ (EN) ASPA 152: Western Bransfield Strait, su Antarctic Protected Areas Database. URL consultato il 4 febbraio 2024.
  4. ^ Western Bransfield Strait (PDF), su Management Plan for Antarctic Specially Protected Area No. 152: Measure 10, Annex, Antarctic Treaty Secretariat, 2009. URL consultato il 2 ottobre 2013.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Coordinate: 63°S 59°W / 63°S 59°W-63; -59
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