Strada statale 110 di Monte Cucco e di Monte Pecoraro

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Strada statale 110
di Monte Cucco e Monte Pecoraro
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Calabria
Province  Reggio Calabria
  Vibo Valentia
Dati
ClassificazioneStrada statale
InizioMonasterace
FineStrada Statale 18 Tirrena Inferiore
Lunghezza88,315[senza fonte] km
Provvedimento di istituzioneLegge 17 maggio 1928, n. 1094
GestoreProvincia di Reggio Calabria e di Vibo Valentia

La strada statale 110 (SS 110) è una ex strada statale. Attualmente la sua gestione è passata in carico alle province di Reggio Calabria e Vibo Valentia. Il tratto compreso nel reggino ha ora assunto il nome di "strada provinciale 9" mentre quello compreso nel Vibonese viene denominato "SP ex SS 110 Serra San Bruno-Simbario".

Attraversa la Calabria dal tratto ionico a quello tirrenico, rispettivamente dal comune di Monasterace in provincia di Reggio Calabria al comune di Pizzo in provincia di Vibo Valentia. Il percorso della strada si snoda in un ambiente quasi totalmente montano e attraversa le Serre calabresi, in particolare i monti Cucco e Pecoraro.

I comuni che attraversa sono: Monasterace, Stilo, Pazzano, Caulonia (Ziia), Serra San Bruno, Spadola, Simbario, San Nicola da Crissa e infine sulla costa tirrenica si congiunge alla strada statale 18, nel territorio di Pizzo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La strada fu voluta per la prima volta nel 1837 da Ferdinando II delle Due Sicilie per potenziare gli stabilimenti siderurgici di Mongiana e Ferdinandea operanti sin dal 1782. Prima Mongiana comunicava col Tirreno, poco a nord di Pizzo, per una via carrettiera di 18km passante per Angitola mentre verso l'area jonica comunicava con la zona mineraria di Pazzano per strade impraticabili ai carri e percorribile solo a dorso di mulo[1][2].

L'opera ebbe un costo complessivo di 200.000 ducati e fu completata solo alla fine dell'800[3]. Nel tratto che va da Monasterace a Serra San Bruno vennero edificate delle case cantoniere tra cui quella in località Bordingiano (Stilo), Mangiatorella (Stilo), Femminamorta (Pazzano) e Monte Pecoraro (Mongiana) poi dismesse negli anni ottanta.

L'asfaltatura della strada si compì tra gli anni cinquanta e sessanta del XX secolo.

Il 24 novembre 2019 all'altezza di Monte Campanaro dopo il bivio della frazione di Pietra crolla una frana che interrompe il collegamento con Serra San Bruno. Il tratto verrà ripristinato alcuni mesi dopo.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Felice GIORDANO, Industria del Ferro in Italia. Relazione dell'Ingegnere Felice Giordano per la Commissione Ferriere istituita dal Ministero di Marina, Tipografia Cotta e Capellino, 1864. URL consultato il 20 marzo 2023.
  2. ^ Felice Giordano, Industria del ferro in Italia, Torino, TIpografia Cotta e Capellino, 1864, p. 304.
  3. ^ Breve notizie storico-geografiche sull'antica origine di Brognaturo (PDF), su brognaturonelcuore.it. URL consultato il 5 ottobre 2012.

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