Stomatopoda

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Canocchie
Odontodactylus scyllarus
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Phylum Arthropoda
Subphylum Crustacea
Classe Malacostraca
Sottoclasse Hoplocarida
Ordine Stomatopoda
Latreille, 1817
Superfamiglie

Le canocchie (Stomatopoda) formano un ordine di crostacei[1] che conta circa 200 specie di cui 7 presenti nel mar Mediterraneo, per la maggior parte molto rare. La specie più comune nei mari italiani è Squilla mantis, nota col nome comune di canocchia comune, spannocchia o cicala di mare.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Descrizione di Richard Lydekker.

Questi crostacei hanno dimensioni piuttosto grandi e corpo allungato e schiacciato sul dorso con segmentazione molto visibile. Il secondo paio di arti toracici è modificato in appendici raptatorie, con aspetto molto diverso a seconda delle specie e delle abitudini alimentari. Ad esempio, in Squilla mantis e nelle altre specie mediterranee che si nutrono di organismi a corpo molle, queste appendici hanno un aspetto simile alle zampe protoraciche della mantide religiosa ma disposte al contrario, con l'apertura in alto anziché in basso e dotate di lunghe spine. In specie che si nutrono di bivalvi o di crostacei a guscio duro, queste appendici hanno invece un aspetto più massiccio e vengono usate per spaccare i tegumenti della preda, come fossero mazze.

Gli occhi degli stomatopodi sono molto sviluppati e sono posti su peduncoli che consentono loro di avere una visione binoculare. Gli occhi peduncolati delle specie appartenenti a questo ordine possono avere fino a 16 diversi tipi di fotorecettori, 12 dei quali specializzati ognuno nella percezione di un certo colore, col risultato che tali specie possiedono uno dei meccanismi di visione più complessi tra quelli noti[2].

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Tutti gli Stomatopodi sono carnivori.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

L'ordine comprende un sottordine[1] e sette superfamiglie[3][4]:

Sono presenti numerose forme estinte, tra le quali Pseudosculda del Cretaceo del Libano.

Pesca[modifica | modifica wikitesto]

Si catturano in abbondanza con le reti a strascico e le reti da posta, il loro interesse economico è scarso sebbene la Squilla mantis sia un ingrediente molto comune del cacciucco alla livornese e di varie zuppe di pesce.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) WoRMS (2013), Stomatopoda, in WoRMS (World Register of Marine Species).
  2. ^ J.Marshall, T.W. Cronin and S. Kleinlogel. Stomatopod eye structure and function: a review. Arthropod Structure & Development, Vol. 36, December 2007, p. 420. doi: 10.1016/j.asd.2007.01.006.
  3. ^ (EN) Ahyong, S. (2013). Unipeltata., Unipeltata, in WoRMS (World Register of Marine Species).
  4. ^ J.W. Martin & G.E. Davis, An Updated Classification of the Recent Crustacea Archiviato il 29 dicembre 2009 in Internet Archive., 2001.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Cognetti G., Sarà M., Magazzú G., Biologia marina, Calderini, 2002
  • Costa F., Costa M., Salpietro L., Turano F., Enciclopedia illustrata degli invertebrati marini, Arbitrio editori, 2002

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Controllo di autoritàThesaurus BNCF 4903 · LCCN (ENsh85128282 · GND (DE4278283-1 · BNF (FRcb12329817g (data) · J9U (ENHE987007536295105171 · NDL (ENJA00566490
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