Steve Madden

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Steve Madden (New York, 23 marzo 1958) è uno stilista e imprenditore statunitense. È il fondatore ed ex CEO di Steve Madden Limited, azienda attiva nel campo della moda, in particolare nella produzione di scarpe.

Origini e formazione[modifica | modifica wikitesto]

Madden, il più giovane di tre fratelli, è nato a Far Rockaway, nel Queens, da madre di famiglia ebrea e padre cattolico irlandese.[1] È cresciuto vicino a Lawrence e ha ottenuto il diploma di scuola superiore nella contea di Nassau, New York.[2][3]

Dopo il liceo, Madden ha studiato all'Università di Miami per due anni prima di tornare a Long Island.[4] Madden avviò nel 1990 l'azienda che porta il suo nome, partendo da un budget di 1100 dollari, iniziando vendendo scarpe dal bagagliaio della sua auto.

Vicende giudiziarie[modifica | modifica wikitesto]

Gli affari di Madden erano strettamente legati alla società di intermediazione di Long Island Stratton Oakmont, cofondata dall'amico d'infanzia di Madden Danny Porush, che prima gli prestò denaro per espandere la sua neonata società, e poi ne sottoscrisse l'offerta pubblica iniziale.

Nel giugno 2000 venne intentata un'azione collettiva contro Madden per aver rilasciato dichiarazioni sostanzialmente false e fuorvianti a scopo di truffa, venendo arrestato nello stesso mese.[5] Nel 2004 raggiunse un accordo giudiziario pagando una somma di 9 milioni di dollari.[6] Nel 2001, la Securities and Exchange Commission sporse denuncia contro Madden presso la Corte Federale dello stato di New York, per presunte violazioni delle norme sul mercato azionario.[5]

Nel 2002, Madden è stato condannato per manipolazione del mercato azionario e riciclaggio di denaro. Venne successivamente condannato a 41 mesi di prigione e costretto a dimettersi dalla carica di CEO da Steven Madden Limited, nonché dal consiglio di amministrazione.[7] Poco dopo le dimissioni da CEO, Madden comunque si autonominò consulente creativo dell'azienda, posizione per la quale ha guadagnato 700.000 dollari anche durante il periodo di detenzione.[7]

Madden scontò la pena nella prigione federale presso Eglin Air Force Base, e successivamente nel Coleman Federal Correctional Complex, nei pressi di Ocala, in Florida. Madden è stato rilasciato dalla prigione nell'aprile 2005,[8] frequentando poi un centro di riabilitazione sociale di New York City[9] per un periodo di 60 giorni.[10] Scontò il resto della condanna agli arresti domiciliari presso la sua abitazione.[11]

Carriera dopo il rilascio[modifica | modifica wikitesto]

Dopo che Madden venne rilasciato nel 2005, l'azienda recuperò rapidamente le sue quotazioni, aumentando le entrate di quasi 100 milioni di dollari (su un totale di 475 milioni) nel 2006.[8] Nello stesso anno, Steven Madden Limited è stata nominata "Compagnia dell'anno" per la seconda volta ai Footwear News Achievement Awards.[12]

Madden continua ad avere il ruolo di fondatore e capo del design, e la società continua a mostrare una crescita anno su anno, avendo registrato un fatturato di 1,9 miliardi di dollari per l'anno fiscale 2021.[13]

Nella cultura popolare[modifica | modifica wikitesto]

Steve Madden è tra i personaggi del film di Martin Scorsese The Wolf of Wall Street, basato sull'omonimo libro di memorie di Jordan Belfort. Nel film viene presentato il rapporto tra Madden (interpretato da Jake Hoffman) e la Stratton Oakmont, dove Belfort fa ai broker un entusiasmante discorso di incoraggiamento spingendo la vendita delle azioni della società di Madden.[14] Dopo aver visto il film, Madden ha criticato il suo ritratto definendolo "troppo nerd".[15]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Madden ha ammesso di aver abusato di alcol e droghe varie,[16] e in seguito ha partecipato ad un processo di riabilitazione ordinato dal tribunale.[17]

Madden nel 2005 ha sposato Wendy Ballew, la sua ex direttrice delle operazioni, dopo essere stato rilasciato dalla prigione. La coppia ha tre figli, i gemelli Jack e Stevie Madden,[18] e Goldie Ryan Madden.[19] Madden e Ballew hanno divorziato nel 2015.[20]

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • NASDAQ Honors Steve Madden & 20 Year Anniversary (giugno 2010)[21]
  • Two Ten Foundation Honors Steve Madden (Giugno 2010)[22]
  • Footwear News Reader's Choice: Person of the Year Award (dicembre 2011)[23]
  • Footwear News Achievement Award Hall of Fame (dicembre 2019)[24]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Johanna Berkman, Steve Madden: Crisis of the Sole - Nymag, su New York Magazine. URL consultato il 16 marzo 2023.
  2. ^ (EN) BRINGING IT BACK HOME. Steve Madden's new ad campaign focuses on his fashion center - Queens, su New York Daily News. URL consultato il 16 marzo 2023.
  3. ^ (EN) Aly Weisman, Steve Madden Thought His 'Wolf Of Wall Street' Portrayal Was 'Too Nerdy', su Business Insider. URL consultato il 16 marzo 2023.
  4. ^ (EN) Steve Madden | Biography & Facts | Britannica, su www.britannica.com. URL consultato il 16 marzo 2023.
  5. ^ a b (EN) Steve Madden: Litigation Release No. 17015 / May 23, 2001, su www.sec.gov. URL consultato il 16 marzo 2023.
  6. ^ (EN) Steve Madden, Ltd., su securities.stanford.edu. URL consultato il 3 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2004).
  7. ^ a b (EN) Rob Walker, Genius of Capitalism: Steve Madden, in Slate, 10 aprile 2002. URL consultato il 16 marzo 2023.
  8. ^ a b (EN) Ramin Setoodeh, How Prison Made Steve Madden a Better Man, su Newsweek, 15 luglio 2007. URL consultato il 16 marzo 2023.
  9. ^ (EN) Madden back in NYC after prison release, su encyclopedia.com. URL consultato il 10 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2010).
  10. ^ (EN) Steve Madden released from federal prison, su accessmylibrary.com (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2010).
  11. ^ (EN) Amy Bonawitz, Passages, in People, 27 giugno 2005 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2011).
  12. ^ (EN) Katie Abel, The Ultimate Shoe Celebration: FNAA Winners From 1986 to 2019, su Footwear News, 26 ottobre 2020. URL consultato il 16 marzo 2023.
  13. ^ (EN) Steve Madden, Steve Madden Announces Fourth Quarter and Full Year 2021 Results, su GlobeNewswire News Room, 24 febbraio 2022. URL consultato il 16 marzo 2023.
  14. ^ (EN) Aly Weisman, Steve Madden Thought His 'Wolf Of Wall Street' Portrayal Was 'Too Nerdy', su Business Insider. URL consultato il 16 marzo 2023.
  15. ^ (EN) Richard Johnson, Steve Madden not keen on his portrayal in ‘Wolf of Wall Street’ | Page Six, su pagesix.com, 14 gennaio 2014. URL consultato il 16 marzo 2023.
  16. ^ (EN) Devlin Barrett, Shoe heel may walk; judge sympathetic to Madden's drug and booze woes, su nypost.com, 19 dicembre 2001. URL consultato il 16 marzo 2023.
  17. ^ (EN) Laura M. Holson, Steve Madden Is Back, in The New York Times, 14 febbraio 2013. URL consultato il 16 marzo 2023.
  18. ^ (EN) Charlotte Triggs, Steve Madden, Wife Welcome Twins, in People, 4 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2011).
  19. ^ (EN) Anya Leon, Steve Madden Welcomes Daughter Goldie Ryan, in People, 13 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2013).
  20. ^ (EN) Richard Johnson, Steve Madden’s shoe obsession cost him his marriage | Page Six, su pagesix.com, 3 dicembre 2017. URL consultato il 16 marzo 2023.
  21. ^ (EN) Nasdaq Inc, UPDATE -- Steven Madden, Ltd. (SHOO) Chief Executive Officer to Ring the NASDAQ Stock Market Closing Bell, su GlobeNewswire News Room, 14 giugno 2010. URL consultato il 16 marzo 2023.
  22. ^ YPfor210 Christmas in June Honoring Steve Madden, Two Ten Footwear Foundation. URL consultato il 6 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 31 dicembre 2013).
  23. ^ (EN) Jennie Bell, Readers’ Choice: Best & Worst of 2011, su Footwear News, 19 dicembre 2011. URL consultato il 25 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2016).
  24. ^ (EN) Katie Abel, The Ultimate Shoe Celebration: FNAA Winners From 1986 to 2019, su Footwear News, 26 ottobre 2020. URL consultato il 27 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2021).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]