Stenico
Stenico comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Monica Mattevi (lista civica Uniti per Stenico) dal 16-5-2010 |
Territorio | |
Coordinate | 46°03′N 10°51′E / 46.05°N 10.85°E |
Altitudine | 666 m s.l.m. |
Superficie | 49,15 km² |
Abitanti | 1 167[1] (31-10-2021) |
Densità | 23,74 ab./km² |
Frazioni | Premione, Sclemo, Seo, Villa Banale, Terme di Comano |
Comuni confinanti | Comano Terme, Bocenago, Giustino, Pinzolo, San Lorenzo Dorsino, Tre Ville |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 38070 |
Prefisso | 0465 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 022182 |
Cod. catastale | I949 |
Targa | TN |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa) zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona F, 3 411 GG[3] |
Nome abitanti | stenicensi o stenichesi (stenegòti o sténeghi) |
Patrono | san Vigilio |
Giorno festivo | 26 giugno (san Vigilio)
11 novembre (san Martino) |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Stenico (Sténech[4] in trentino) è un comune italiano di 1 155 abitanti della provincia autonoma di Trento. Secondo Natale Bottazzi, Stenico era il centro del popolo ligure degli Stoni (Stoeni vicus), e da essi prese il nome[5].
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
Territorio[modifica | modifica wikitesto]
Stenico è situato alle falde meridionali delle Dolomiti di Brenta ed è suddiviso in due sezioni distinte. Stenico I comprende l'abitato, le frazioni e tutta la campagna fino al fiume Sarca, ovvero la parte occidentale del monte Valandro e gran parte della val d'Algone Stenico II è invece costituita principalmente dalla val d'Agola dalle località Grual, dalla zona dei Fracingli con le vallecole denominate val Stretta e parte della val Larga. Assai frequentata dagli escursionisti è la val Nardis che porta alla Vedretta di Vallagola dove è ubicato il rifugio fratelli Garbari ai XII Apostoli ( 2489 m s.l.m.).
Nel territorio comunale di Stenico si trovano le cascate del Rio Bianco (con il giardino botanico del parco naturale provinciale dell'Adamello-Brenta).[6] A Nord del paese si può inoltre trovare l'Arca di Fraporte, un ponte naturale nella roccia dalle notevoli dimensioni (50x30 metri circa).
Presso la località "Ponte dei Servi", comincia un sentiero che scende presso il canyon del Limarò.[7]
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il nome Stenico ha origini antiche che precedono la conquista romana delle zone alpine. Gli scrittori greci e latini narrano del popolo degli Stoni che abitavano il territorio corrispondente alle attuali Giudicarie, non è da escludere che il loro capoluogo Stonos corrisponda all'attuale Stenico. I reperti più antichi venuti alla luce durante la campagna di scavi in località Calferi risalgono all'età del bronzo medio (XV secolo a.C.) ma non mancano testimonianze anche dei periodi successivi come nell'età del bronzo finale e nell'età del ferro.
In testimonianza della presenza romana a Stenico, si trovò l'epigrafe del veterano M. Ulpio Bellico assieme a moltissime monete romane.
Stenico fu sede nel corso dell'Ottocento del giudizio distrettuale e degli uffici del censo e forestale. Durante la dominazione austriaca, nonostante la sua posizione periferica, fu il centro politico delle Giudicarie Esteriori a tal punto che "presenta naturalmente un ambiente burocratico che lo differenzia da tutti gli altri paesi della valle. Il Castello naturalmente vi occupa la posizione più amena e romantica, e da qui si prospetta come in vasto panorama gran parte della valle; su quest'altura fuvvi al certo un arce romana (rocca) sopra la quale si rifece il presente fabbricato in epoca posteriore, ove i P. Vescovi di Trento tenevano un Luogotenente per tutte le 7 Pievi".[8]
I paesi del comune di Stenico furono colpiti nel corso del XIX da numerosi incendi: in particolare si ricordano quelli di Seo del 1862[9] e del 1884[10],quello di Villa Banale del 19 aprile 1858[11]. La parte alta del paese di Stenico fu invece distrutta dalle fiamme nella notte tra il 19 e il 20 agosto 1863[12], mentre quello del 1914 decretò la fine dei caratteristici tetti di paglia.
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]
- Chiesa della Dedicazione di San Michele Arcangelo nella frazione di Seo
- Chiesa dei Santi Pietro e Paolo nella frazione di Sclemo
- Cappella di San Rocco nella frazione di Stenico
- Chiesa della Santissima Trinità nella frazione di Villa Banale
- Chiesa delle Sante Margherita e Lucia nella frazione di Premione
- Chiesa di San Sisto nella frazione Villa Banale
- Chiesa di San Vigilio
Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]
Nella parte orientale del paese, si trova il castello di Stenico, che risale al XII secolo ma legato ad un preesistente castelliere preistorico. Ebbe il maggior splendore sotto i Principi Vescovi infatti fu oggetto di continui ampliamenti e modifiche che lo trasformarono in una pregevole residenza vescovile. Per quasi otto secoli fu occupato da un Capitano e dai luogotenenti che, in nome del Principe vescovo di Trento, esercitavano la funzione di massima autorità politico-amministrativa nel territorio giudicariese. Il nucleo più antico si eleva nella famigerata "torre della fame" dove i prigionieri venivano condannati a morire di stenti. Il castello fu quindi per lunghi secoli il centro politico, amministrativo e giudiziario dell'intera valle.
Esso rientra nel circuito delle esposizioni museale del castello del Buonconsiglio a Trento.[13]
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[14]

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]
La circoscrizione territoriale ha subito le seguenti modifiche: nel 1928 aggregazione di territori dei soppressi comuni di Premione, Sclemo, Seo e Villa Banale.[15]
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1985 | 1990 | Bruno Diprè | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1990 | 1991 | Ezio Sebastiani | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1991 | 1994 | Michele Sicheri | Partito Comunista Italiano | Sindaco | |
1994 | 1995 | Ezio Sebastiani | Partito Popolare Italiano | Sindaco | |
1995 | 2000 | Ezio Sebastiani | Partito Popolare Italiano | Sindaco | |
2000 | 2005 | Ezio Sebastiani | Lista civica (Centro) | Sindaco | |
2005 | 2010 | Ezio Sebastiani | Lista civica (Centro) | Sindaco | |
2010 | 2015 | Monica Mattevi | Lista civica | Sindaco | |
2015 | 2020 | Monica Mattevi | Lista civica | Sindaco | |
2020 | in carica | Monica Mattevi | Lista civica | Sindaco |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Bilancio demografico mensile anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli Etnici e dei Toponimi Italiani, Bologna, ed. Pàtron, 1981.
- ^ Natale Bottazzi, Valle Sabbia e Riviera: toponomastica e qualche balla, 1956.
- ^ Le cascate del Rio Bianco
- ^ Canyon del Limarò Archiviato il 4 ottobre 2013 in Internet Archive. su Visit Comano
- ^ Descrizione di don Lorenzo Guetti articolo pubblicato sul giornale "La Voce Cattolica" nel 1887
- ^ Incendio del 1862[collegamento interrotto]
- ^ Incendio del 1884
- ^ Incendio Villa Banale 1858[collegamento interrotto]
- ^ Incendio Stenico 1863[collegamento interrotto]
- ^ Castello di Stenico
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Fonte: ISTAT - Unità amministrative, variazioni territoriali e di nome dal 1861 al 2000 - ISBN 88-458-0574-3
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Stenico
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su comune.stenico.tn.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 127105721 · WorldCat Identities (EN) lccn-nr88001305 |
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