Stemmatodus rhombus

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Stemmatodus
Fossile di Stemmatodus rhombus
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Actinopterygii
Ordine Pycnodontiformes
Famiglia Pycnodontidae
Genere Stemmatodus

Stemmatodus rhombus è un pesce osseo estinto, appartenente ai picnodonti. Visse nel Cretaceo inferiore (Barremiano, circa 125 - 128 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Italia.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Di piccole dimensioni, questo pesce non superava solitamente i 6 centimetri di lunghezza. Il corpo era di forma più o meno romboidale (da qui il nome specifico), molo alto e appiattito lateralmente. La testa era grande e alta, e insieme all'apparato opercolare occupava circa un terzo della lunghezza dell'animale intero. La bocca era lunga circa 5-6 millimetri, e le mascelle erano dotate di numerosi minuscoli denti (circa mezzo millimetro di diametro), molto vicini fra loro e di forma tondeggiante.

La dentatura di Stemmatodus era molto particolare: consisteva in denti simili a incisivi posti sulle premascelle e le ossa dentali, e in denti ad azione triturante sul vomere e le ossa prearticolari. I denti vomerini erano disposti in cinque file longitudinali, che mostravano una simmetria costituita da una fila mediana principale e due file laterali. Le ossa prearticolari erano dotate di tre file longitudinali. I denti della fila principale erano molto più ampi rispetto a quelli delle file laterali. Le corone dentarie erano piuttosto piatte ed esponevano una bassa depressione apicale, circondata da un anello di piccoli tubercoli ampiamente spaziati. L'ornamentazione e la disposizione dei denti è unica nell'ambito del gruppo dei picnodonti, e distingue Stemmatodus dagli altri membri del gruppo (Kriwet, 2004).

L'asse vertebrale era leggermente ricurvo verso l'alto nella zona prima della coda. La pinna dorsale e la pinna anale erano pressoché speculari fra loro, ma quella dorsale era un po' più grande. Non erano presenti pinne ventrali.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

I fossili di questo animale, rinvenuti nel sito paleontologico di Castellammare di Stabia (Napoli) e risalenti al Cretaceo inferiore, vennero descritti per la prima volta da Louis Agassiz nella sua monumentale opera Recherches sur les poissons fossiles nel 1844, e denominati Pycnodus rhombus. Successivamente fu Heckel nel 1854 ad attribuirli a un genere a sé stante, Stemmatodus appunto.

Stemmatodus rhombus è un piccolo rappresentante dei picnodonti, un gruppo di pesci ossei arcaici tipici dei mari del Mesozoico ma sopravvissuti fino all'inizio del Cenozoico, comprendenti forme dall'aspetto discoidale e dalla dentatura tondeggiante. Stemmatodus sembrerebbe essere un membro basale della famiglia Pycnodontidae, comprendente i picnodonti più derivati.

Paleobiologia[modifica | modifica wikitesto]

Stemmatodus viveva in un ambiente di laguna costiera in un clima tropicale, e probabilmente si nutriva di minuscoli animali e piante acquatiche, che strappava dalle rocce e dai fondali con i denti incisiviformi e poi triturava coi piccoli denti tondeggianti. Molti fossili di questo pesce sono stati ritrovati conservatisi insieme; ciò è dovuto a qualche tipo di mortalità di massa.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Agassiz, L. 1833–44. Recherches sur les poissons fossiles, 5. Imprimerie de Petitpierre, Neuchatel, 160 pp.
  • Costa O. G., 1866. Studi sopra i terreni ad Ittioliti delle provincie meridionali d’Italia. Parte 3: Castellammare. Atti Acc. Sc. Fis. Mat., s.1,3, pp. 1–30, 2 tavv., Napoli.
  • Bassani F., D’Erasmo G., 1912. La ittiofauna del calcare cretacico di Capo d’Orlando presso Castellammare (Napoli). Mem. Soc. Ital. Scienze, 17, pp. 185–243, 15 figg., 6 tavv., Roma.
  • Costa G., 1976. La collezione ad Ittioliti di Castellammare di Stabia (Napoli). Atti Accad. Pontaniana, n.s., Volume XXV, pp. 1–25, tavv. 2, Napoli.
  • Bravi S., De Castro P., 1995. The Cretaceous Fossil Fishes Level of Capo d’Orlando, near Castellammare di Stabia (Na): Biostratigraphy and depositional enviroment, Mem. Sci. Geol., 47, pp. 45–72, Padova.
  • J. R. Nursall. 1996. The phylogeny of pycnodont fishes. In G. Arratia, G. Viohl (eds.), Mesozoic Fishes – Systematics and Paleoecology. Verlag Dr. Friedrich Pfeil, München 125-152
  • Kriwet, J. 2004. Dental morphology of the pycnodontid fish Stemmatodus rhombus (Agassiz, 1844) (Neopterygii, Pycnodontiformes) from the Early Cretaceous, with comments on its systematic position. Transactions of the Royal Society of Edinburgh: Earth Sciences, 94: 145–155.