Guida Michelin

La guida Michelin (Guide Michelin in francese), soprannominata anche guida rossa per via del colore della sua copertina, è una pubblicazione annuale dedicata al turismo e alla gastronomia, edite dall'azienda francese Michelin.
Storia[modifica | modifica wikitesto]

La guida Michelin venne pubblicata per la prima volta nel 1900 quando l'automobile iniziava a diffondersi. La guida conteneva mappe, procedure per cambiare una ruota, una lista di stazioni di servizio e una lista di ristoranti e alberghi per il pernottamento. Per due decenni queste informazioni vennero fornite gratuitamente, fino al 1920, anno in cui iniziò ad essere venduta al prezzo di 7 franchi poiché André Michelin arrivò in un negozio di gomme e trovò la sua guida utilizzata come supporto per un banco di lavoro. Di conseguenza, la guida abbandonò le inserzioni a pagamento all'interno delle proprie pagine; poco dopo, i fratelli Michelin decisero di impiegare ispettori in incognito per visitare e recensire i ristoranti e gli alberghi.[1][2]
Nel 1926 la guida iniziò ad assegnare le stelle agli indirizzi di alta cucina, evidenziandoli inizialmente con una sola stella. Dopo cinque anni, venne introdotta la scala attuale, da una a tre stelle. Nel 1936 venne pubblicato il criterio della loro assegnazione.

Diffusione[modifica | modifica wikitesto]
Nel corso degli anni la diffusione della guida si è estesa a diversi paesi, arrivando a diventare uno dei più importanti riferimenti nel mondo culinario.[3] Ogni anno, nei vari paesi in cui Michelin opera, vengono tenute delle cerimonie in cui sono annunciati i ristoranti e gli alberghi che compariranno nella guida dell'anno successivo.
Guida verde[modifica | modifica wikitesto]
La guida verde è un'edizione della guida Michelin incentrata sul turismo, pubblicata annualmente assieme alla guida rossa. È stata pubblicata per la prima volta nel 1926 e le attrazioni sono valutate con gli stessi criteri e metodologie della guida rossa.
Le stelle[modifica | modifica wikitesto]

Ogni ristorante o albergo viene classificato da Michelin tramite un sistema di stelle, da una a tre. Il loro aspetto è quello di un fiore bianco a sei petali, bordato di rosso. Il significato ufficiale di ciascuna stella è il seguente:
- 1 stella: interessante
- 2 stelle: merita una deviazione
- 3 stelle: vale il viaggio
Alle tradizionali stelle rosse, dal 2020 viene affiancata la cosiddetta stella verde, assegnata ai ristoranti e alberghi che fanno uso di pratiche eco-sostenibili.[4] È simile nell’aspetto alla stella tradizionale, ma presenta un gambo nella sua parte inferiore.
Classifica dei paesi stellati[modifica | modifica wikitesto]
Ristoranti stellati per continente[modifica | modifica wikitesto]
Aggiornato al 2022
Continente | Totale |
---|---|
Europa | 2 326 |
Asia | 781 |
America del Nord | 241 |
America del Sud | 14 |
Africa | 0 |
Oceania | 0 |
Bib Gourmand[modifica | modifica wikitesto]

Il Bib Gourmand, nome che si rifà a Bibendum, mascotte ufficiale di Michelin, è un riconoscimento per locali informali in grado di proporre una buona esperienza gastronomica con un menù completo a meno di €35. Inizialmente a questi ristoranti veniva assegnata una R rossa, ma dal 1997 si adotta una stilizzazione del volto di Bibendum.
Ristoranti per paese[modifica | modifica wikitesto]
Aggiornato al 2022
Paese | Totale |
---|---|
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441 |
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433 |
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383 |
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286 |
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257 |
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243 |
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141 |
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3 |
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2 |
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1 |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Redazione Motorbox, Guida Michelin - Una vita da ispettore, su MotorBox. URL consultato il 27 gennaio 2021.
- ^ Come diventare un ispettore della Guida Michelin, su finedininglovers.it. URL consultato il 27 gennaio 2021.
- ^ (EN) History of the MICHELIN Guide, su MICHELIN Guide. URL consultato il 3 febbraio 2021.
- ^ (EN) Michelin Guide 2020: The New Sustainability Emblem [Guida Michelin 2020: il nuovo emblema della sostenibilità], su guide.michelin.com, 17 febbraio 2020. URL consultato il 24 novembre 2022.
- ^ France Michelin Restaurants, su guide.michelin.com. URL consultato il 15 novembre 2022.
- ^ Monaco Michelin Restaurants, su guide.michelin.com. URL consultato il 15 novembre 2022.
- ^ Le pays ayant le plus de "trois étoiles" au Michelin n'est plus la France, c'est..., su La Tribune. URL consultato l'11 febbraio 2016.
- ^ Guida Michelin, Cannavacciuolo conquista la terza stella. Confermati gli altri 11 tristellati, su ilsole24ore.com. URL consultato il 9 novembre 2022.
- ^ Tutte le stelle della Guida MICHELIN Italia 2023!, su guide.michelin.com. URL consultato il 9 novembre 2022.
- ^ United States Michelin Restaurants, su guide.michelin.com. URL consultato il 9 novembre 2022.
- ^ Spain Michelin Restaurants, su guide.michelin.com. URL consultato il 9 novembre 2022.
- ^ More Stars than ever : MICHELIN Guide Germany chronicles a record number for 2022, su guide.michelin.com. URL consultato il 9 novembre 2022.
- ^ The Full List of MICHELIN Star Restaurants in the Great Britain & Ireland Guide 2022, su guide.michelin.com. URL consultato il 10 novembre 2022.
- ^ a b MICHELIN Guide Hong Kong Macau 2022 Unveiled Today with 11 Newly Starred Restaurants, su guide.michelin.com. URL consultato il 10 novembre 2022.
- ^ MICHELIN Guide Switzerland 2022: one new three-star restaurant, su guide.michelin.com. URL consultato il 10 novembre 2022.
- ^ China Mainland Restaurants Stars, su guide.michelin.com. URL consultato il 10 novembre 2022.
- ^ MICHELIN Guide 2022 – Belgium and Luxembourg, su michelin.com. URL consultato il 15 novembre 2022.
- ^ Three new restaurants receive Two Stars in the MICHELIN Guide Netherlands 2022, su guide.michelin.com. URL consultato il 10 novembre 2022.
- ^ MICHELIN Guide Singapore 2022: Newly-starred Restaurants Announced, su guide.michelin.com. URL consultato il 15 novembre 2022.
- ^ a b c d e The Full List of Awards in the MICHELIN Guide Nordic Countries 2022, su guide.michelin.com. URL consultato il 15 novembre 2022.
- ^ South Korea Michelin Star Restaurants, su guide.michelin.com. URL consultato il 15 novembre 2022.
- ^ Taipei Michelin Star Restaurants, su guide.michelin.com. URL consultato il 15 novembre 2022.
- ^ Austria Michelin Star Restaurants, su guide.michelin.com. URL consultato il 15 novembre 2022.
- ^ Portugal Michelin Star Restaurants, su guide.michelin.com. URL consultato il 15 novembre 2022.
- ^ The 2022 MICHELIN Guide Thailand Features A Total Number Of 361 Dining Establishments, With 6 New One MICHELIN Star Restaurants, su guide.michelin.com. URL consultato il 15 novembre 2022.
- ^ Brazil Michelin Star Restaurants, su guide.michelin.com. URL consultato il 15 novembre 2022.
- ^ Canada Michelin Star Restaurants, su guide.michelin.com. URL consultato il 15 novembre 2022.
- ^ Dubai Michelin Star Restaurants, su guide.michelin.com. URL consultato il 15 novembre 2022.
- ^ Abu Dhabi Michelin Star Restaurants, su guide.michelin.com. URL consultato il 15 novembre 2022.
- ^ Slovenia Michelin Star Restaurants, su guide.michelin.com. URL consultato il 15 novembre 2022.
- ^ Greece Michelin Star Restaurants, su guide.michelin.com. URL consultato il 15 novembre 2022.
- ^ Hungary Michelin Star Restaurants, su guide.michelin.com. URL consultato il 15 novembre 2022.
- ^ Turkey Michelin Star Restaurants, su guide.michelin.com. URL consultato il 15 novembre 2022.
- ^ Croatia Michelin Star Restaurants, su guide.michelin.com. URL consultato il 15 novembre 2022.
- ^ Malta Michelin Star Restaurants, su guide.michelin.com. URL consultato il 15 novembre 2022.
- ^ Estonia Michelin Star Restaurants, su guide.michelin.com. URL consultato il 15 novembre 2022.
- ^ Czech Republic Michelin Star Restaurants, su guide.michelin.com. URL consultato il 15 novembre 2022.
- ^ Poland Michelin Star Restaurants, su guide.michelin.com. URL consultato il 15 novembre 2022.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Guida Michelin
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale della sezione ristoranti, su viamichelin.it.
- Sito ufficiale della sezione siti turistici, su viamichelin.it.
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