Stefano Sacchetti

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Stefano Sacchetti
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 180 cm
Peso 73 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex difensore)
Squadra Sassuolo (Vice)
Termine carriera 2011 - giocatore
Carriera
Giovanili
Modena
Squadre di club1
1990-1992Modena29 (0)
1992-1997Sampdoria102 (1)
1997-2002Piacenza101 (0)
2002-2005Sampdoria52 (1)
2005-2009Mantova108 (0)[1]
2009-2011Virtus Castelfranco55 (0)[2]
Nazionale
1992-1993Bandiera dell'Italia Italia U-214 (0)
Carriera da allenatore
2011-2012ModenaEsordienti
2012-2013ModenaGiovan.Reg.
2013-2017ModenaAllievi
2017-2018SassuoloColl.Tecnico
2018-2019SassuoloU-17 (Vice)
2019SassuoloU-17
2019-2021SassuoloU-17 (Vice)
2022-Sassuolo Femminile (Vice)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 7 gennaio 2023

Stefano Sacchetti (Modena, 10 agosto 1972) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore, tecnico in seconda del Sassuolo femminile.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Difensore polivalente, è stato schierato sulla fascia come terzino fluidificante[3][4], come marcatore[4][5] o come libero[5][6]. Nelle prime stagioni a Piacenza è stato utilizzato anche come centrocampista con compiti di copertura[7][8], spesso come marcatore della mezzapunta avversaria[9].

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Il suo esordio tra i professionisti è avvenuto con la casacca del Modena, con cui disputa 29 partite nel campionato di Serie B 1991-1992. Nel 1992 viene ingaggiato per 2 miliardi di lire dalla Sampdoria[10], con cui debutta in Serie A il 4 ottobre 1992 in Torino-Sampdoria 2-2. Milita per cinque campionati consecutivi nella formazione blucerchiata, utilizzato come alternativa di Mannini, Vierchowod e Lanna[4], e nel 1997 viene acquistato dal Piacenza[7]. Nella prima stagione resta vittima di un serio infortunio ai legamenti del ginocchio[11], che limita a 16 le sue presenze in campo, mentre nelle due annate successive viene impiegato come jolly di difesa e centrocampo da Giuseppe Materazzi prima e Luigi Simoni poi[4]. Solo nella stagione 2000-2001, con Novellino allenatore, conquista il posto da titolare come terzino destro[12]

Nel maggio 2001 Sacchetti, insieme al compagno di squadra Nicola Caccia, subisce una squalifica di 8 mesi per doping (poi ridotta a 4 mesi dalla CAF) in seguito a un controllo effettuato dopo la partita Sampdoria-Piacenza del dicembre 2000[13][14].

Nel 2002 fa ritorno alla Sampdoria[4], al seguito di Novellino, e nella sua seconda esperienza in blucerchiato gioca da titolare conquistando la promozione in Serie A. Nella massima serie gioca altri due campionati, prima di lasciare definitivamente Genova e trasferirsi, in scadenza di contratto, all'ambizioso Mantova, in Serie B[15]. Vi rimane per quattro campionati nella serie cadetta, sfiorando la promozione in Serie A ai playoff nel campionato 2005-2006.

Nel 2009, in seguito alla politica di svecchiamento della formazione virgiliana, rimane svincolato[15], e nell'ottobre 2009 si avvicina a casa e firma un contratto con la Virtus Castelfranco, in Serie D[16]. Gioca due campionati nella formazione modenese[17], chiudendo la carriera nel 2011 dopo la sconfitta nei playoff contro il Pontedera[18].

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

In gioventù ha fatto parte anche della Nazionale Under-21, in cui ha collezionato 4 gettoni[19].

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Subito dopo il ritiro, gli viene affidata la panchina degli esordienti regionali del Modena[20], passando poi alla guida della formazione Giovanissimi Regionali. Il 10 luglio 2013 passa alla guida degli Allievi Lega Pro.[21] Il 10 luglio 2017 entra nello staff del Sassuolo come collaboratore tecnico del mister Cristian Bucchi.[22] Anche con l’arrivo di Giuseppe Iachini alla guida dei Neroverdi rimane nello staff.

Nell'estate 2022 assume l'incarico di vice allenatore della squadra femminile del Sassuolo, affiancando Gianpiero Piovani per la stagione 2022-2023.[23]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Sampdoria: 1993-1994

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ 112 (0) se si considerano i playoff
  2. ^ 57 (0) se si considerano i playoff
  3. ^ Eriksson, la zona tradita, La Repubblica, 10 marzo 1993, pag.38
  4. ^ a b c d e Sponsor Erg, è vicino il sì arriva pure Max Paganin, La Repubblica, 30 giugno 2002
  5. ^ a b Samp made in Eriksson, La Repubblica, 31 ottobre 1993, pag.24
  6. ^ Rosa 1998-1999 Storiapiacenza1919.it
  7. ^ a b Rosa 1997-1998 Storiapiacenza1919.it
  8. ^ Rosa 1999-2000 Storiapiacenza1919.it
  9. ^ Inter, piccola vittoria nel segno di Blanc, La Repubblica, 21 febbraio 2000, pag.52
  10. ^ Tanti gol scaccia-tristezza, La Repubblica, 11 agosto 1992, pag.21
  11. ^ Nella Lazio Mancini in dubbio, La Repubblica, 10 febbraio 1998, pag.52
  12. ^ Rosa 2000-2001 Storiapiacenza1919.it
  13. ^ Stagione 2000-2001 Storiapiacenza1919.it
  14. ^ L'anno del nandrolone, positivo Torrisi del Parma, La Repubblica, 25 maggio 2001
  15. ^ a b Stefano Sacchetti: "Paolo Mantovani ha lasciato un segno indelebile. Sampdoriani sempre vicini alla squadra" Sampdorianews.net
  16. ^ Stefano Sacchetti al Castelfranco Emilia Archiviato il 22 febbraio 2014 in Internet Archive., La Gazzetta di Modena, 8 ottobre 2009, pag.13
  17. ^ Statistiche su Laseried.com, su laseried.com. URL consultato il 14 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2014).
  18. ^ Castelfranco sconfitto nella finale playoff, La Gazzetta di Modena, 22 maggio 2011
  19. ^ I nazionali Storiapiacenza1919.it
  20. ^ Definito il Settore Tecnico delle squadre giovanili canarine[collegamento interrotto]
  21. ^ Ufficiale: Modena, Sacchetti e Pavan nel settore giovanile, su tuttomercatoweb.com, 10 luglio 2013.
  22. ^ Ecco lo staff tecnico del Sassuolo di mister Bucchi, su canalesassuolo.it, 10 luglio 2017.
  23. ^ Gabriele Boscagli, Stefano Sacchetti (vice di Piovani): “Nel Femminile c’è tanta voglia di imparare”, su canalesassuolo.it, 10 settembre 2022. URL consultato il 7 gennaio 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]