Stefania Prestigiacomo

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Stefania Prestigiacomo

Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
Durata mandato8 maggio 2008 –
16 novembre 2011
Capo del governoSilvio Berlusconi
PredecessoreAlfonso Pecoraro Scanio
SuccessoreCorrado Clini

Ministro per le pari opportunità
Durata mandato11 giugno 2001 –
17 maggio 2006
Capo del governoSilvio Berlusconi
PredecessoreKatia Bellillo
SuccessoreBarbara Pollastrini

Deputata della Repubblica Italiana
Durata mandato15 aprile 1994 –
13 ottobre 2022
LegislaturaXII, XIII, XIV, XV, XVI, XVII, XVIII
Gruppo
parlamentare
XII-XV: Forza Italia
XVI: Popolo della Libertà
XVII-XVIII: Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente
CoalizionePolo del Buon Governo (XII)
Polo per le Libertà (XIII)
Casa delle Libertà (XIV-XV)
Centro-destra 2008 (XVI)
Centro-destra 2013 (XVII)
Centro-destra 2018 (XVIII)
CircoscrizioneSicilia 2
CollegioXIII-XIV: Siracusa
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoForza Italia (dal 2013)
In precedenza:
FI (1994-2009)
PdL (2009-2013)
Titolo di studioLaurea triennale in scienze dell'amministrazione
UniversitàLibera Università Maria Santissima Assunta
ProfessioneImprenditrice

Stefania Prestigiacomo (Siracusa, 16 dicembre 1966) è una politica italiana.

È stata ministro per le pari opportunità nei governi Berlusconi II e III e ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare del governo Berlusconi IV.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nasce a Siracusa, in una famiglia di imprenditori. È nipote dell'ex presidente della Regione Santi Nicita[1]. Sposata con Angelo Bellucci, notaio,[2] già coordinatore provinciale di Forza Italia, ha un figlio, Gian Maria.

Nel 1990, a soli 23 anni, è stata eletta presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Siracusa. Prima di entrare in politica, votava per la Democrazia Cristiana, ma, allo stesso tempo, era pure vicina a battaglie del Partito Radicale.[3]

È laureata in scienze dell'amministrazione presso la Libera Università Maria Santissima Assunta.

Elezione alla Camera[modifica | modifica wikitesto]

Stefania Prestigiacomo nel 1994

La sua esperienza politica si apre con l'esordio del nuovo movimento politico di Silvio Berlusconi, Forza Italia, nel 1994.

Alle elezioni politiche del 1994 di quell'anno, infatti, Stefania Prestigiacomo viene eletta alla Camera dei deputati, nella circoscrizione Sicilia 2, nelle quote proporzionali di Forza Italia.

È stata componente della Commissione lavoro pubblico e privato, componente della commissione speciale per l'infanzia e membro supplente del Consiglio d'Europa e dell'UEO.

Nel corso della legislatura è stata, fra l'altro, firmataria della legge contro la violenza sessuale sulle donne. È la legge che ha trasformato il reato di violenza sessuale da "delitto contro la moralità pubblica e il buon costume", in reato "contro la persona".

Due anni dopo, alle elezioni del 1996 è stata rieletta alla Camera, stavolta col sistema maggioritario, nel collegio uninominale di Siracusa.

In questi anni, governati dalla coalizione opposta, ha ricoperto l'incarico di vicepresidente del gruppo parlamentare di Forza Italia a Montecitorio, di componente della commissione lavoro pubblico e privato e di membro del gruppo interparlamentare Italia-Spagna.

Dal 1998 al 1999 è consigliere comunale di Siracusa nelle liste di Forza Italia.

La sua carriera di deputato prosegue anche alle successive elezioni del 2001, quando si aggiudica nuovamente il seggio nel collegio uninominale di Siracusa con il contrassegno della Casa delle Libertà.

È stata rieletta alla Camera dei Deputati, nella circoscrizione Sicilia 2, sia nel 2006 (XV Legislatura) che nel 2008 (XVI Legislatura).

Ministro per le pari opportunità[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Governo Berlusconi II e Governo Berlusconi III.

Nel 2001 il Presidente del Consiglio Berlusconi l'ha scelta, a 34 anni, come Ministro per le pari opportunità, incarico mantenuto sino al 3 maggio 2006 con la fine del Governo Berlusconi III. È stata tra i più giovani ministri della storia della Repubblica. Nominata ministro durante la sua gravidanza, ha partorito alla fine del 2001.

Modifica dell'art. 51 della Costituzione[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2003 ha proposto e promosso l'approvazione da parte del parlamento della modifica dell'art. 51 della Costituzione sull'uguaglianza fra i sessi nell'accesso alle cariche elettive e ai pubblici uffici con l'inserimento nel dettato costituzionale della frase: “A tal fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini”.

Leggi promosse e le battaglie per i diritti delle donne[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso dei cinque anni da ministro, Stefania Prestigiacomo ha promosso l'approvazione di leggi a tutela delle donne e dei soggetti deboli fra cui: la legge sulle mutilazioni genitali femminili; la legge sulla pedopornografia che ha introdotto il reato della pedopornografia on line; la legge contro la riduzione in servitù e schiavitù che affronta anche la piaga della prostituzione coatta; la legge contro le discriminazioni per le origini etniche. Da Ministro per le Pari opportunità Stefania Prestigiacomo ha istituito l'UNAR (Ufficio contro le discriminazioni razziali) e servizio telefonico "1522" a sostegno delle donne vittime di violenza intra ed extra familiare e di stalking. Stefania Prestigiacomo si è battuta nel 2005 a favore dei referendum sulla procreazione assistita e per l'introduzione delle quote rosa al fine di garantire la rappresentanza femminile nelle assemblee elettive. L'obiettivo è stato raggiunto per il parlamento europeo mentre per il parlamento nazionale la legge venne approvata dal Senato ma non dalla Camera a fine legislatura. La battaglia sulla rappresentanza femminile ha indotto comunque molti partiti a introdurre il principio delle pari opportunità nei loro statuti e il numero delle donne nel parlamento eletto nel 2008 è stato il più alto della storia della Repubblica.

Ministro dell'Ambiente[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Governo Berlusconi IV.
Prestigiacomo assieme a Mariastella Gelmini con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nei giardini del Quirinale per la festa di Primavera

Ricandidata e rieletta deputata alla Camera per la quinta volta alle politiche del 2008, dove Berlusconi porta alla vittoria per la terza volta il centro-destra, l'8 maggio 2008 diventa Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare nel quarto governo Berlusconi giurando nelle mani del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, incarico che mantenne fino alla fine dell'esecutivo il 16 novembre 2011.

Nel corso del suo triennio al governo, l'Italia ha approvato la strategia europea per la riduzione dei gas serra, il cosiddetto "20-20-20". È stato anche avviato, dopo anni di attesa e di rinvii il divieto di uso per i sacchetti di plastica non biodegradabile. È stata modificata la normativa sulle trivellazioni petrolifere off-shore introducendo limiti molto più rigidi per le estrazioni degli idrocarburi in mare. È stato varato il piano nazionale di prevenzione per il dissesto idrogeologico. Sono state velocizzate le procedure autorizzative per le autorizzazioni integrate ambientali (AIA).

Nel 2009 l'Italia ha ospitato il G8 ambiente nel corso del quale è stata approvata la "Carta di Siracusa" per la tutela della biodiversità.

Attriti col PdL e ingresso in FI[modifica | modifica wikitesto]

Stefania Prestigiacomo in più occasioni si è segnalata per la sua autonomia di giudizio, come conferma la linea adottata sul referendum sulla fecondazione assistita dove si schierò a favore dell'abrogazione della legge in contrasto con la linea maggioritaria adottata dal PdL. E più volte, in altre occasioni non ha risparmiato critiche nei confronti delle posizioni del suo partito o della maggioranza.

Nel settembre del 2012 ha preso le distanze dalla gestione del partito e dal metodi adottati nella definizione delle liste per le elezioni regionali siciliane.

Il 16 novembre 2013, con la sospensione delle attività del Popolo della Libertà, aderisce alla rinascita di Forza Italia.[4][5]

Alle politiche del 2018 viene rieletta con Forza Italia nel proporzionale Sicilia 2 e diventa vice presidente della Commissione Bilancio.

Il 4 novembre 2020, insieme a quattro colleghi di partito, cioè Giusi Bartolozzi, Elio Vito, Matteo Perego e Renata Polverini, vota a favore del disegno di legge a prima firma del deputato Alessandro Zan (PD) "Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale, sull'identità di genere e sulla disabilità" per contrastare l’omotransfobia, in dissenso dal suo gruppo, che vota contro.[6]

Alle elezioni politiche anticipate del 25 settembre 2022, dopo che le è stato preferito Renato Schifani per la presidenza della regione Sicilia,[7] viene candidata per il Senato come capolista nel collegio plurinominale Sicilia 02; non riuscirà ad essere rieletta lasciando il Parlamento dopo 28 anni.

Procedimenti giudiziari[modifica | modifica wikitesto]

Nell'ottobre 2009 è stata indagata dalla procura di Roma per l'ipotesi di reato di peculato in relazione all'uso della carta di credito del ministero di cui era titolare[8]. Il procedimento è stato archiviato nel gennaio 2010 dal tribunale dei ministri, che ha accertato l'uso legittimo della carta di credito ministeriale.[9]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Commendatore della Legion d'onore - nastrino per uniforme ordinaria Commendatore della Legion d'onore
— 2016

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Stefania Prestigiacomo, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  2. ^ m.gar., Per non sposarsi in uffici squallidi ci vuole un amico, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 31 marzo 1999. URL consultato il 27 gennaio 2019 (archiviato il 27 gennaio 2019).
  3. ^ Aldo Cazzullo, «Aborto, sì ai ritocchi Ferrara mi ha colpito», in Corriere della Sera, 13 maggio 2008. URL consultato il 26 marzo 2014.
  4. ^ Camera dei Deputati: Composizione del gruppo FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
  5. ^ L'addio al Pdl (in frantumi), rinasce Forza Italia, in Corriere della Sera, 16 novembre 2013. URL consultato il 26 marzo 2014.
  6. ^ Omofobia: Camera approva legge. Protesta della Lega in Aula - Politica, su Agenzia ANSA, 4 novembre 2020. URL consultato il 4 novembre 2020.
  7. ^ Redazione Politica, Sicilia, resta il no a Prestigiacomo di FdI: «Salì sulla Sea Watch e votò anche leggi contro il centrodestra», su Corriere della Sera, 8 novembre 2022. URL consultato il 31 agosto 2022.
  8. ^ Prestigiacomo indagata per peculato, Corsera.it, 1º ottobre 2009. URL consultato il 1º ottobre.
  9. ^ Prestigiacomo, archiviata l'inchiesta Era indagata per peculato, in Il messaggero, 28 gennaio 2010. URL consultato il 26 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2014).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare della Repubblica Italiana Successore
Alfonso Pecoraro Scanio 8 maggio 2008 - 16 novembre 2011 Corrado Clini
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Katia Bellillo 23 giugno 2001 - 17 maggio 2006 Barbara Pollastrini