Stefania Craxi
Stefania Craxi | |
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Sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari Esteri | |
Durata mandato | 12 maggio 2008 – 16 novembre 2011 |
Presidente | Silvio Berlusconi |
Senatrice della Repubblica Italiana | |
In carica | |
Inizio mandato | 23 marzo 2018 |
Legislature | XVIII |
Gruppo parlamentare |
Forza Italia Berlusconi Presidente-UDC |
Coalizione | Centro-destra |
Circoscrizione | Lombardia |
Collegio | Monza |
Sito istituzionale | |
Deputata della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 28 aprile 2006 – 14 marzo 2013 |
Legislature | XV, XVI |
Gruppo parlamentare |
XV: Forza Italia XVI:
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Circoscrizione | Lombardia 1 |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Forza Italia (dal 2016) In precedenza: FI (2006-2009) PdL (2009-2011) RI (2011-2016) Forza Italia (2016-oggi) |
Titolo di studio | Diploma di liceo linguistico |
Professione | Politica, imprenditrice, produttrice televisiva |
Stefania Gabriella Anastasia Craxi (Milano, 25 ottobre 1960) è una politica italiana, già sottosegretaria agli Esteri.[1] Deputata dal 2006 al 2013, dal 2018 è senatrice per Forza Italia[2].
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Stefania Craxi è figlia dell'ex Presidente del Consiglio Bettino Craxi (1934-2000) e sorella di Bobo. Imprenditrice nel mondo della televisione, Stefania Craxi ha collaborato con Canale 5 nel 1985 come segretaria di produzione per il programma Viva le donne e per Miss Italia, mentre nel 1986 ha fondato La Italiana Produzioni Audiovisive, divenuta poi "ARAN" e dopo ancora "Endemol".
Craxi lascia la carriera di produttore televisivo nel 2000. Dalla morte del padre Bettino Craxi, si è sempre impegnata, anche con la creazione della Fondazione Craxi, di cui è fondatore, nella difesa della memoria del leader socialista, attraverso centinaia di articoli e convegni, nonché con la realizzazione di diversi film e documentari.
Stefania Craxi entra in politica nel 2006, quando viene eletta deputata alla Camera con Forza Italia. Sarà poi eletta nuovamente alle elezioni politiche del 2008 con Il Popolo della Libertà. Viene nominata Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri con la nascita del Governo Berlusconi IV, incarico che ricoprerà dall'8 maggio 2008 al 16 novembre 2011.[3]
Il 26 novembre del 2011 lancia a Milano il movimento dei Riformisti Italiani, una nuova formazione politica di natura presidenzialista.[4] Nel dicembre 2011 Stefania Craxi lascia il PdL e si iscrive al Gruppo Misto.[5]
Nel 2012 iniziano le assemblee regionali del movimento dei Riformisti Italiani, in cui confluiscono i Socialisti Uniti - PSI. Nel gennaio 2013 i Riformisti Italiani depositano il proprio simbolo presso il Ministero dell'Interno e annunciano di partecipare simbolicamente alle elezioni politiche di quell'anno correndo da soli con proprie liste alla Camera ed al Senato per testimoniare la propria battaglia a favore del presidenzialismo in alcune circoscrizioni. Nel dicembre 2013 riprende il rapporto e la collaborazione dei "Riformisti Italiani" con la nuova Forza Italia e Silvio Berlusconi. Alle Elezioni europee del 2014 sostiene l'amico ed ex compagno socialista Giovanni Toti, candidato capolista di Forza Italia nella Circoscrizione Nord-Ovest e i suoi candidati "riformisti" Stefano Maullu nel Nord-Ovest e Adriano Readler nella Circoscrizione Centro. In occasione delle Elezioni regionali in Liguria del 2015, l'associazione candidò Raffella Della Bianca, che non risulterà eletta, a consigliere a supporto di Toti, candidato di Forza Italia e appoggiato dagli altri partiti di centro-destra[6]. Nelle stesse elezioni sostiene i candidati "Riformisti" nelle liste di Forza Italia in Regioni come l'Umbria con Massimo Perari, in Toscana con Raffaele Mallardo, in Veneto e in Campania.
In vista delle elezioni politiche italiane del 2018 Stefania Craxi come esponente della coalizione di centrodestra si candida per il Senato nel collegio uninominale di Monza-Seregno ma è anche presente nel collegio plurinominale Lombardia - 05 per Forza Italia.[7] Viene eletta nell’uninominale battendo con 142.960 voti (46,79%) lo sfidante del centro-sinistra. Diventa vice presidente della Commissione Esteri. Nel dicembre 2019 Stefania Craxi è tra i 64 firmatari (di cui 41 di Forza Italia) per il referendum confermativo sul taglio dei parlamentari: pochi mesi prima i senatori berlusconiani avevano disertato l'aula in occasione della votazione sulla riforma costituzionale.[8]
Stefania Craxi si è sposata due volte: con l'imprenditore Renato Neri, da cui ha avuto il figlio Federico (1987); e con Marco Bassetti, ex presidente e amministratore di Endemol ora alla guida di Banijay, da cui ha avuto le figlie Benedetta e Anita (1991), stilista e designer a Milano.[9] Nata a Milano, vive ad Orbetello.
Opere[modifica | modifica wikitesto]
- Nella buona e nella cattiva sorte, Koinè Nuove Edizioni, 2005
- Lo sbarco. Genesi di una passione politica, Koinè Nuove Edizioni, 2008
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Cinquantamila
- ^ Senato.it
- ^ Governo Berlusconi IV (08.05.2008 - 16.11.2011), Governo Italiano. URL consultato il 26 novembre 2011.
- ^ Giannattasio Maurizio, «Sì a un'Italia presidenzialista» Nasce il movimento della Craxi, in Il Corriere della Sera, 27 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 12 dicembre 2013).
- ^ Andrea Garibaldi, Stefania Craxi: «Ho deciso, mi allontano dal PdL», in Corriere della Sera, 16 dicembre 2011. URL consultato il 16 dicembre 2011.
- ^ Regionali, anche i Riformisti Italiani sostengono Toti
- ^ Stefania Craxi candidata nel collegio Monza-Seregno
- ^ Taglio parlamentari, Forza Italia guida la coalizione dei salva-poltrone. Firmano per il referendum pure 7 Pd, 3 M5S e due renziani, su ilfattoquotidiano.it, 18 dicembre 2019. URL consultato il 23 dicembre 2019.
- ^ La nipote di Bettino Craxi, Anita Bassetti, alle sfilate della moda milanese, su liberoquotidiano.it. URL consultato il 26 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2015).
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikiquote contiene citazioni di o su Stefania Craxi
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Stefania Craxi
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su stefaniacraxi.it (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2012).
- Stefania Craxi, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- Stefania Craxi, su senato.it, Senato della Repubblica.
- Stefania Craxi, su Openpolis, Associazione Openpolis.
- Registrazioni di Stefania Craxi, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
- Sito del movimento Riformisti Italiani, su riformistitaliani.it.
- Sito Fondazione Bettino Craxi, su fondazionecraxi.org.
- Stefania Craxi, su Camera.it - XV legislatura, Parlamento italiano.
- Stefania Craxi, su Camera.it - XVI legislatura, Parlamento italiano.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 76069982 · SBN IT\ICCU\UFEV\287422 · LCCN (EN) no2006058040 · WorldCat Identities (EN) lccn-no2006058040 |
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