Stazione di Zagarolo Bivio

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Zagarolo Bivio
stazione ferroviaria
Convoglio impegnato sulla relazione Fiuggi-Roma in sosta nella fermata. Sulla destra è visibile il binario per Zagarolo Scalo.
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàZagarolo
Coordinate41°49′33.96″N 12°49′40.32″E / 41.826101°N 12.827867°E41.826101; 12.827867
Lineeferrovia Roma-Fiuggi-Alatri-Frosinone
Storia
Stato attualeDismessa
Attivazione1916
Soppressione1983
Caratteristiche
TipoFermata in superficie, passante
Binari1 passante
InterscambiStazione di Zagarolo sulla Ferrovia Roma-Cassino-Napoli
DintorniZagarolo
San Cesareo (loc. Colle San Pietro)
Via Prenestina

La stazione di Zagarolo Bivio era uno dei quattro impianti ferroviari al servizio del comune di Zagarolo, situata sulla ferrovia Roma-Fiuggi-Alatri-Frosinone.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La fermata venne inaugurata il 12 giugno 1916 in concomitanza con l'apertura della tratta da Roma a Genazzano[1].

Venne chiusa al traffico nel 1983, insieme alla tratta San Cesareo-Genazzano, a causa di una frana avvenuta il 27 dicembre dello stesso anno, che fu pretesto per una chiusura "temporanea" della linea, che a distanza di pochi mesi divenne definitiva.

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

Planimetria della stazione di Zagarolo Scalo dal piazzale di stazione fino al bivio comprendente la fermata

La fermata era posta alla progressiva chilometrica 30+506[2] e sorge sulla via Prenestina nel mezzo del bivio da cui si diparte la breve diramazione per Zagarolo Scalo.

L'impianto disponeva di una semplice pensilina, che al 2014 risulta ancora presente, e di una banchina tramutata poi in marciapiede. Allo stesso anno, l'impianto è utilizzato come punto di fermata per le autolinee regionali COTRAL della direttrice Fiuggina.

A pochi metri di distanza, sulla strada denominata viale della Stazione, classificata come strada provinciale 56/b[3], è ancora presente un breve tratto residuo del "triangolo" del bivio del quale l'impianto porta il nome.

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

La stazione, in virtù della sua posizione di bivio, era interessata sia da traffico passeggeri che da traffico merci passante.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Vittorio Formigari e Piero Muscolino, Le tramvie del Lazio: storia dalle origini, Calosci, 2004.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]