Stazione di San Zeno-Folzano

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San Zeno-Folzano
stazione ferroviaria
Lato ferrovia del fabbricato viaggiatori
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàSan Zeno Naviglio
Coordinate45°29′29.4″N 10°12′42.41″E / 45.4915°N 10.21178°E45.4915; 10.21178
Altitudine111 m s.l.m.
LineeBrescia-Cremona
Brescia-Parma
Storia
Stato attualein uso
Caratteristiche
Tipostazione in superficie, passante, di diramazione
Binari7
GestoriRete Ferroviaria Italiana
OperatoriTrenord

La stazione di San Zeno-Folzano è una stazione ferroviaria posizionata alla diramazione tra le linee Brescia-Cremona e Brescia-Parma all'interno del comune di San Zeno Naviglio.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La stazione fu concepita agli inizi degli anni Sessanta del XIX secolo come fermata della costruenda Pavia-Cremona-Brescia. Fu situata a metà strada fra i comuni di San Zeno Naviglio e Folzano, ora quartiere di Brescia, che le diedero il nome.

Alla fine degli anni ottanta, durante la fase di progettazione della linea ferroviaria Parma-Brescia-Iseo, la stazione fu scelta come scalo di testa per la tratta che avrebbe collegato il capoluogo bresciano alla cittadina di Piadena, dove si assestava a quel tempo la ferrovia in direzione Parma. La linea fu attivata il 1° agosto 1893.[1]

Dopo la seconda guerra mondiale, il piazzale binari della stazione fu allargato per far fronte alle esigenze delle industrie metallurgiche che sono sorte nelle vicinanze.

Negli anni novanta del XX secolo, la posizione geografica della stazione, tra due linee dotate di traffico considerevole e circondata da industrie allacciate a queste ultime, ha permesso che le Ferrovie dello Stato mantenessero del personale nel fabbricato viaggiatori.

Strutture ed impianti[modifica | modifica wikitesto]

L'impianto, gestito da Rete Ferroviaria Italiana, è presenziato da un Dirigente Movimento, che gestisce il traffico ferroviario sulla stessa in coordinamento con quanto stabilito dal Dirigente Centrale avente sede presso Milano Lambrate.

Il fabbricato viaggiatori[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio è composto di tre corpi in muratura. Quello centrale si tratta della costruzione originaria, mentre i due corpi laterali sono stati aggiunti successivamente.

L'impianto originario è stato costruito sulla base della tipica impostazione risalente alla fine XIX secolo[2]: è dotato di due livelli, di cui il primo riservato ai viaggiatori e alla gestione della linea, mentre il secondo è riservato all'abitazione del capo stazione, a pianta rettangolare e tetto a due spioventi. I due corpi laterali sono ad un unico livello e sono riservati al magazzino, all'Ufficio Movimento, che si occupa di gestire la circolazione della linea nei pressi dell'impianto, e ai gabinetti.

È presente, in tutta la lunghezza dell'edificio, una pensilina in muratura per la protezione dei viaggiatori del primo binario.

Fascio binari[modifica | modifica wikitesto]

Il piazzale è composto da quattro binari. Tre di questi sono dedicati anche al servizio passeggeri e sono dotati di banchina accessibile agli utenti.

Il primo binario è la parte terminale del tronco Piadena-San Zeno della ferrovia Parma-Brescia ed è contrassegnato dalla progressiva chilometrica di quest'ultima. Il secondo binario, invece, appartiene alla Brescia-Olmeneta della ferrovia Brescia-Cremona, sebbene sia utilizzato anche per gli incroci dei convogli diretti o provenienti da Parma. Il terzo binario è utilizzato per permettere l'incrocio dei treni in direzione Cremona, anche se è raro il suo impiego dal punto di vista del servizio passeggeri. L'impiego del quarto binario è rivolto al transito dei treni merci in casi eccezionali; più spesso su di esso sono svolte manovre per la composizione dei convogli destinati al trasporto di merci o per le manovre di ingresso dei vicini stabilimenti.

Il piazzale è raccordato infine a due stabilimenti siderurgici, la Franchini Lamiere e la Duferdofin, e ad un deposito di rottami metallici, un tempo stabilimento della SiderAL.

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

La stazione è servita da treni regionali delle linee Brescia-Cremona e Brescia-Parma, operati da Trenord nell'ambito del contratto di servizio stipulato con le regioni coinvolte.

L'impianto è inoltre interessato da traffico merci originato dalle imprese siderurgiche raccordate.

Servizi[modifica | modifica wikitesto]

La stazione dispone di:

  • Biglietteria automatica Biglietteria automatica
  • Servizi igienici Servizi igienici

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Notizie Ferroviarie Italiane (PDF), in Monitore delle Strade Ferrate e degli interessi materiali, anno XXVI, n. 31, 5 agosto 1893, p. 489.
  2. ^ Società Italiana per le Strade Ferrate Meridionali. Schede grafiche.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Società Italiana per le strade ferrate meridionali - Esercizio della Rete Adriatica. Schede grafiche per stazioni, magazzini e rimesse. Litografia della Direzione Lavori, Ancona, 1890. ISBN non esistente
  • Antonio Burlotti. Stazioni e fermate della linea ferroviaria Brescia/Iseo/Edolo, in (Mauro Pennacchio) La meccanica viabilità - La ferrovia nella storia del lago d'Iseo e della Vallecamonica. Circolo culturale Guglielmo Ghislandi, Fdp Editore, Marone, 2006. ISBN 889027140X
  • Mauro Oliva, I 150 anni della stazione di San Zeno-Folzano, in Mondo Ferroviario, n. 358, Desenzano del Garda, Editoriale del Garda, ottobre 2017, pp. 10 ss.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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