Stazione di San Bonico

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San Bonico
stazione ferroviaria
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàPiacenza
Coordinate45°00′46.67″N 9°41′13.92″E / 45.012964°N 9.6872°E45.012964; 9.6872
Lineeferrovia Piacenza-Bettola
Storia
Stato attualedismessa
Attivazione1932
Soppressione1967
Caratteristiche
Tipostazione in superficie, passante
GestoriSocietà Italiana Ferrovie e Tramvie
OperatoriSocietà Italiana Ferrovie e Tramvie
NoteAdibita ad abitazione privata

La stazione di San Bonico era una stazione ferroviaria posta sulla linea Piacenza-Bettola gestita dalla SIFT. Serviva il centro abitato di San Bonico, frazione del comune di Piacenza.

La stazione era classificata dal gestore come appartenente alla categoria B e, quindi, era dotata di sala d'attesa di terza classe[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La stazione fu inaugurata insieme al resto della ferrovia il 21 aprile 1932, entrando però in funzione in sostituzione dell'analogo impianto della tranvia Piacenza-Bettola solo il 27 settembre 1933[1] a causa delle difficoltà economiche della SIFT, risolte solo con l'intervento della Edison[2].

Il servizio, interrotto durante la seconda guerra mondiale, fu ripristinato nel 1947[3]. Nel 1965 la commissione del Ministero dei trasporti per l'ammodernamento dei trasporti pubblici espresse parere favorevole alla soppressione della linea: iniziarono quindi due anni di battaglie da parte della popolazione dei paesi attraversati dalla linea, della provincia di Piacenza e dei sindacati per la salvaguardia della ferrovia[4]; nonostante questo, dall'ottobre 1966 iniziarono le sostituzioni delle corse ferroviarie con autobus[5]. La chiusura definitiva della stazione, nonché di tutta la ferrovia, avvenne il 30 aprile 1967[6].

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

La fermata era composta da un fabbricato viaggiatori e due binari smantellati dopo la chiusura. Il fabbricato venne adibita ad abitazione privata

Servizi[modifica | modifica wikitesto]

La stazione disponeva di[1]:

  • Sala di Attesa Sala d'attesa

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Giancarlo Anselmi, Le Tramways piacentine, su piacenzantica.it. URL consultato il 2 febbraio 2019.
  2. ^ Cardinali, p. 8.
  3. ^ Cacozza, p. 60.
  4. ^ Cacozza, pp. 62-63.
  5. ^ Cacozza, pp. 63-64.
  6. ^ Cacozza, p. 65.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Marco Cacozza, La Ferrovia Piacenza-Bettola, in Tutto Treno & Storia, n. 19, Ponte San Nicolò, Duegi Editrice, aprile 2008, pp. 50-65.
  • Massimo Cardinali, La ferrovia Piacenza-Bettola, in Mondo Ferroviario, n. 79, Desenzano del Garda, Editoriale del Garda, gennaio 1993, pp. 6-13.

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