Stazione di Ripafratta

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Ripafratta
stazione ferroviaria
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàSan Giuliano Terme
Coordinate43°49′18.12″N 10°24′57.6″E / 43.8217°N 10.416°E43.8217; 10.416
Lineeferrovia Lucca-Pisa
Storia
Stato attualeIn uso
Attivazione1846
Caratteristiche
TipoFermata in superficie, passante
Binari1
GestoriRete Ferroviaria Italiana
InterscambiAutobus urbani e suburbani
DintorniCastello di Ripafratta, Ripafratta, Serchio

La stazione di Ripafratta è una fermata ferroviaria ubicata sulla ferrovia Lucca-Pisa nella frazione di Ripafratta del comune di San Giuliano Terme.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La stazione fu inaugurata il 25 settembre 1846, contestualmente all'apertura della tratta Lucca-Bagni di San Giuliano della costruenda ferrovia internazionale Lucca-Pisa quale località ferroviaria di confine fra il Ducato di Lucca ed il Granducato di Toscana in cui sorgeva la dogana di Cerasomma[1].

Il primitivo fabbricato viaggiatori fu progettato dall'ingegnere tedesco Enrico Pohlmeyer[2] ed era dotato di una lunga pensilina larga 8 metri, con tetto a capriate in legno rivestito da elementi in cotto che poggiava su 16 arcate fra pilastri in mattoni a vista e ricopriva il binario di corsa; l'edificio vero e proprio presentava anch'esso un'analoga fila di arcate sul portico esterno[3]. Di tale fabbricato rimane oggi una porzione ancora ben riconoscibile, individuabile a sud rispetto all'impianto in esercizio.
Il primo fabbricato viaggiatori, ubicato alla progressiva chilometrica 51+982, venne chiuso nel 1909 a favore dell'apertura di un nuovo edificio, più piccolo e dotato di un raddoppio per l'incrocio fra i convogli ferroviari[4].

Nel 1960 il piazzale della stazione, che da tempo era stata ricostruita più a nord rispetto al precedente impianto ottocentesco venne elettrificato, come l'intera linea, alla tensione continua di 3.000 V.

Allo scopo di automatizzare gli impianti, negli anni novanta l'esercizio della Lucca-Pisa venne significativamente modificato: il 1º dicembre 1993 si attivò il blocco elettrico conta-assi e, al termine del tratto in cui questa corre parallela al binario della Lucca-Viareggio, il posto di movimento Montuolo, dotato di doppia comunicazione per consentire l'uso indifferente dei due binari. Contestualmente, le stazioni di Ripafratta e San Giuliano vennero trasformate in fermate impresenziate mentre quella di Rigoli, che da tempo aveva subito la medesima trasformazione, fu nuovamente trasformata in stazione con la riattivazione del binario d'incrocio[5].

Dal gennaio 2024, lo spazio prospiciente la stazione è stato adibito a terminal delle due linee di autobus 60 (Pisa-Ripafratta) e 67 (Lucca-Ripafratta) del gestore AT-bus[6].

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

La trasformazione in fermata impresenziata avvenuta alla fine del Novecento ha comportato la soppressione di tutti gli impianti residui di quello che un tempo rappresentava un importante scalo internazionale, compreso lo scalo merci.

Il lato nord dell'impianto era sovrastato da un ponte ad arco in cemento armato che scavalcava[7] il binario 1, soppresso, ed il binario 2, unico in servizio quasi perpendicolarmente e continua superando l'Ozzeri ed il Serchio, rappresentando anch'esso una vestigia di archeologia industriale, in quanto parte dell'originario tracciato della autostrada A11 che negli anni sessanta fu ricostruita più a nord. La parte del ponte sul tracciato ferroviario è stato demolito nell'agosto del 2020, ormai pericoloso per la circolazione ferroviaria.[8]

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

Ripafratta è servita dalle relazioni regionali Trenitalia svolte nell'ambito dei contratti di servizio stipulati con la Regione Toscana denominati, come detto, "Memorario".

La cadenza base delle corse, in entrambe le direzioni, è di 30 minuti.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ufficio Centrale di Statistica delle Ferrovie dello Stato, Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926, in Trenidicarta.it, Alessandro Tuzza, 1927. URL consultato il 2 luglio 2013.
  2. ^ Adriano Betti Carboncini, Un treno per Lucca, op. cit.
  3. ^ La porta delle Terme, op. cit., pp. 23-24.
  4. ^ Ordine di Servizio n. 335 del 29 novembre 1909
  5. ^ Novità in Toscana, in I Treni, anno XV, n. 145, Salò, Editrice Trasporti su Rotaie, febbraio 1994, p. 6, ISSN 0392-4602 (WC · ACNP).
  6. ^ Comune di San Giuliano Terme, Nuove linee e orari del trasporto pubblico locale, su www.comune.sangiulianoterme.pisa.it. URL consultato il 31 gennaio 2024.
  7. ^ Filmato audio Mr. E414, CABRIDE Lucca-Pisa a bordo della Ale642 con sound!, su YouTube, 11 aprile 2021. URL consultato il 23 aprile 2021.
  8. ^ Pisa, fatto esplodere il ponte di Ripafratta, stop ai treni. Residenti evacuati, in La Nazione, 2 agosto 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Rete Ferroviaria Italiana, Fascicolo linea 95.
  • Adriano Betti Carboncini, Un treno per Lucca. Ferrovie e tranvie in Lucchesia, Valdinievole e Garfagnana. Funicolare di Montecatini, ed. Calosci, Cortona, 1990. ISBN 88-7785-044-2.
  • N. Laganà, La costruzione della ferrovia Lucca-Pisa e la fine dell'indipendenza lucchese, in Rivista dell'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea in Provincia di Lucca, n. 25/26, ottobre 2005.
  • Cristiana Torti, Eleonora Sambiagio, Nicola Gagliardi, La porta delle Terme. La stazione di San Giuliano e la ferrovia Pisa-Lucca, ETS, Pisa, 2006. ISBN 9788846716897.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]