Stazione di Eca-Nasagò

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Eca-Nasagò
stazione ferroviaria
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàOrmea
Coordinate44°09′38.82″N 7°57′54.5″E / 44.160783°N 7.965139°E44.160783; 7.965139
Lineeferrovia Ceva-Ormea
Storia
Stato attualesoppressa[senza fonte]
Attivazione1893
Caratteristiche
Tipofermata in superficie, passante
Binari1
DintorniEca e Nasagò

La stazione di Eca-Nasagò era una fermata ferroviaria posta sulla ferrovia Ceva-Ormea. La fermata è posta in località Nasagò, tra Isola lunga e Isola Perosa, sebbene questa non consista in un centro abitato; la fermata fu costruita per servire l'abitato di Eca, frazione del comune di Ormea, posta 300 metri più in alto[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La fermata di Eca-Nasagò venne attivata il 15 febbraio 1893 come parte della tratta da Trappa a Ormea della ferrovia Ceva-Ormea.[2][3].

Dal 2001 la gestione dell'intera linea, e con essa quella della stazione di Eca-Nasagò, passò in carico a Rete Ferroviaria Italiana la quale ai fini commerciali classifica l'impianto nella categoria "Bronze"[4].

Al 2002 la fermata risultava impresenziata insieme a tutti gli altri impianti sulla linea a esclusione della stazione di Ceva[5].

Il servizio passeggeri sulla linea viene sospeso il 17 giugno 2012 e pertanto anche la fermata non risulta più essere servita da alcun traffico[6][7]. Nonostante la riattivazione della linea nel 2016 per lo svolgimento di saltuari servizi turistici, la fermata non risulta da essi servita.

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

La fermata dispone di un fabbricato viaggiatori sviluppato su due piani. A seguito dell'impresenziamento dell'impianto, il fabbricato viaggiatori venne chiuso e per ovviare alla mancanza di un riparo in caso di maltempo venne aggiunta una pensilina in metallo dotata di un'obliteratrice e di pannelli informativi per i viaggiatori.

Vi è un binario servito da banchina.

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

La fermata, durante gli ultimi anni di servizio, era servita solamente da regionali effettuati da Trenitalia nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Piemonte.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ http://www.stagniweb.it/foto6.asp?File=ormea16&Inizio=1&Righe=15&InizioI=1&RigheI=100&Col=5
  2. ^ Notizie Ferroviarie Italiane (PDF), in Monitore delle Strade Ferrate e degli interessi materiali, anno XXVI, n. 7, 18 febbraio 1893, p. 104.
  3. ^ Il cece di Nucetto Archiviato il 12 ottobre 2013 in Internet Archive.
  4. ^ www.rfi.it, Stazioni del Piemonte, su rfi.it. URL consultato il 19 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2013).
  5. ^ Fabrizio Torella, Teresa Coltellese, Le stazioni impresenziate, op. cit.
  6. ^ Silvia Adorno, Chiusure in Piemonte, in "I Treni" n. 351 (settembre 2012), pp. 14-19
  7. ^ Redazionale, Servizio con autobus sulle ferrovie a bassa frequentazione, in Piemonte Informa, 16 giugno 2012. URL consultato il 17 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2013).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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