Stazione di Deiva Marina

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Disambiguazione – Se stai cercando la vecchia stazione soppressa nel 1932, vedi Stazione di Deiva.
Deiva Marina
stazione ferroviaria
già Deiva (1932-1951)
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàDeiva Marina
Coordinate44°13′02.28″N 9°31′08.9″E / 44.2173°N 9.51914°E44.2173; 9.51914
Lineeferrovia Genova-Pisa
Storia
Stato attualein uso
Attivazione1932
Caratteristiche
TipoStazione in superficie, passante
GestoriRete Ferroviaria Italiana
InterscambiAutolinee interurbane, taxi
DintorniCentro cittadino

La stazione di Deiva Marina è una stazione ferroviaria ubicata sulla ferrovia Genova-Pisa a servizio del comune di Deiva Marina.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Panorama che evidenzia gli impianti della vecchia stazione
Vista dell'ex fabbricato viaggiatori della vecchia stazione

La prima stazione di Deiva Marina, denominata semplicemente "Deiva", fu inaugurata il 24 ottobre 1874, contestualmente alla tratta ferroviaria Sestri Levante-La Spezia[1]. Il relativo fabbricato viaggiatori sorgeva in corrispondenza del parcheggio coperto fra la Strada Provinciale 40 e la passeggiata a mare.

In seguito all'attivazione del nuovo tracciato a doppio binario fra Riva Trigoso e Framura, realizzato a monte rispetto a quello originario, il 27 ottobre 1932 fu inaugurata la nuova stazione[2], posta in rilevato di 5 metri rispetto alla quota media dell'abitato di Deiva. La disposizione dei binari risentì dell'utilizzo di un tratto della precedente sede verso Framura sotto, forma di raccordo per la cava di ghiaia delle FS[3].

Il fabbricato viaggiatori era costituito da un'elegante palazzina in stile liberty[3], andata distrutta durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Fino ai primi anni duemila il fabbricato che lo sostituisce ospitava la sede dell'ufficio informazioni turistiche.

Il cambio di nome da "Deiva" a "Deiva Marina" risale al 1º gennaio 1951[4][5].

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

Casello lungo l'ex tracciato, con la breve galleria riutilizzata quale raccordo "cava". In primo piano la spalletta dell'ex ponte che immetteva nella vecchia stazione di Deiva

La stazione è dotata di 4 binari per servizio viaggiatori; l'ex scalo merci è oggi utilizzato per il ricovero dei treni cantiere per la manutenzione lungo la linea.

Fino agli anni settanta dalla radice est della stazione, già nel territorio comunale di Framura, si diramava un raccordo merci che conduceva al vecchio tracciato della linea, del quale sfruttava l'esistente breve galleria per condurre ad una cava di materiali lapidei[6] in località Fornaci.

Tale opera fu inizialmente costruita quale collegamento provvisorio in attesa dell'attivazione della nuova tratta Deiva-Framura; una volta riconvertita al nuovo utilizzo, rimase in servizio dal 1932 al 1970[7]. Buona parte di tale raccordo, ivi compreso un breve ponticello, è tuttora riconoscibile.

Oltre ai 4 binari di corsa e precedenza utilizzati per servizio viaggiatori, sono presenti un binario di servizio (il primo, lato fabbricato) che funge da asta di manovra per l'ex scalo merci, un tempo dotato di 4 binari tronchi; quest'ultimo, dismessa l'attività della citata cava, ha assunto la funzione di fascio di ricovero per veicoli di servizio[3].

I servizi di stazione (sala d'aspetto e biglietteria) sono curati da un'agenzia turistica.

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

La stazione è servita dalle relazioni regionali Trenitalia svolte nell'ambito del contratto di servizio con la Regione Liguria.

Servizi[modifica | modifica wikitesto]

  • Biglietteria automatica Biglietteria automatica
  • Sala d'attesa Sala d'attesa
  • Servizi igienici Servizi igienici

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bozzano, Pastore e Serra, p. 109.
  2. ^ Bozzano, Pastore e Serra, p. 112.
  3. ^ a b c Alessandro Mandelli, Il raddoppio della tratta Sestri Levante-La Spezia, in La tecnica professionale, n. 4, Roma, CIFI, aprile 2013, pp. 46-63.
  4. ^ Ordine di Servizio n. 137 del 1950.
  5. ^ Bozzano, Pastore e Serra, p. 113.
  6. ^ Variante di aggiornamento al P.T.C. della Costa (PDF), Tavola AP35Deiva. URL consultato il 23 agosto 2023.
  7. ^ Ennio Morando, Ricordi di Rotaie - Catalogo ferroviario di linee, nodi, costruzioni e soppressioni in Italia dal 1839 ai giorni nostri, ExCogita, 2009, ISBN 9788889727980.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • * Corrado Bozzano, Roberto Pastore e Claudio Serra, Tra mare e monti da Genova alla Spezia, Genova, Nuova Editrice Genovese, 2010, ISBN 978-88-88963-38-9.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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