Stazione di Bisuschio-Viggiù

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Bisuschio-Viggiù
stazione ferroviaria
Esterno la stazione negli anni 1920; in primo piano un convoglio in corsa sulla tranvia locale
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàBisuschio, località Piamo
Coordinate45°52′14.52″N 8°53′15.79″E / 45.8707°N 8.88772°E45.8707; 8.88772
LineePorto Ceresio-Milano
Storia
Stato attualein uso
Caratteristiche
Tipofermata in superficie, passante
Binari1
OperatoriTrenord
InterscambiTranvia Bisuschio-Viggiù (1912-1951)

La stazione di Bisuschio-Viggiù è una fermata ferroviaria posta sulla linea Varese-Porto Ceresio, a servizio dei comuni di Bisuschio (nel cui territorio è ubicata) e Viggiù, in provincia di Varese.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La fermata fu attivata tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX, a seguito del prolungamento della ferrovia Gallarate-Varese al capolinea di Porto Ceresio, attraverso il territorio della relativa valle.

Rimasta successivamente impresenziata dal personale ferroviario[1], sul finire del XX secolo la stazione fu vittima di un certo degrado strutturale, il quale peggiorò ulteriormente allorché la linea di competenza venne soppressa (a decorrere dal 1º gennaio 2010) onde consentire la costruzione della nuova ferrovia Mendrisio-Varese, con innesto ad Arcisate. L'assenza di traffico ferroviario (sostituito da un servizio autobus con fermata nel piazzale esterno) fece sì che l'impianto di Bisuschio-Viggiù fosse quasi del tutto abbandonato, fatto salvo il bar attivo entro il fabbricato viaggiatori (altrimenti oggetto di atti vandalici e di intrusioni indebite, al pari dello scalo merci): il sedime ferroviario, lasciato a sé stesso, venne invaso dalla vegetazione[2][3].

Dopo sei anni di abbandono, a fine 2016 vennero avviati i lavori di recupero e riqualificazione della stazione, con la pulizia del sedime ferroviario dalla vegetazione spontanea, la rimozione dei vecchi binari e dei resti della banchina ovest[4], il ripristino del marciapiede a lato stazione (portato ad una lunghezza di 220 metri e rialzato a livello del pianale dei treni) e la ristrutturazione conservativa del fabbricato viaggiatori (dotato di biglietteria automatica, di una nuova pensilina e di tabelloni elettronici per arrivi e partenze)[5]. Il 7 gennaio 2018, con la riapertura della relazione Varese-Porto Ceresio al traffico passeggeri, la stazione bisuschiese è tornata in funzione.

Strutture[modifica | modifica wikitesto]

La stazione dispone di un fabbricato viaggiatori a due piani: il pianterreno ospita biglietteria, sala d'attesa, bar, uffici e locali tecnici. Il secondo piano ospita invece due alloggi, originariamente a uso del personale ferroviario e successivamente affittati a persone terze. Il patrimonio edilizio consta inoltre di un magazzino merci (in disuso dagli anni 1990) ubicato poco più a nord dello scalo passeggeri[5].

Come da prassi sulla ferrovia della Valceresio, gli edifici di stazione erano inizialmente tutti dipinti in giallo pastello con finiture amaranto: successivamente sul fabbricato viaggiatori tale schema cromatico è stato sostituito da una soluzione monocroma amaranto[4][6].

Il sedime consta di un singolo binario passante, originariamente servito da due banchine contrapposte, in seguito ridotte a una[4]; un tronchino, successivamente asportato, serviva invece lo scalo merci.

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

Con la riattivazione della ferrovia di competenza, dal 7 gennaio 2018 a Bisuschio-Viggiù fermano quotidianamente 34 treni RegioExpress eserciti da Trenord a cadenzamento orario sulla tratta Porto Ceresio-Milano Porta Garibaldi (attiva dalle ore 5.16 alle 21.16)[7].

Interscambi[modifica | modifica wikitesto]

Fra il 1912 e il 1951 nel piazzale prospiciente la stazione fece capolinea la tranvia Bisuschio-Viggiù[8].

Servizi[modifica | modifica wikitesto]

La stazione è classificata da RFI nella categoria Bronze e dispone di[2][5]:

  • Bar Bar
  • Biglietteria automatica Biglietteria automatica
  • Sala d'attesa Sala d'attesa
  • Servizi igienici Servizi igienici

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (PDF) Stazioni impresenziate in Italia - euricse.eu
  2. ^ a b (PDF) Salvate la nostra stazione Archiviato il 14 gennaio 2018 in Internet Archive. - La Prealpina, 5 mar 2017
  3. ^ La vecchia Varese-Porto Ceresio - delta-november.it
  4. ^ a b c La vecchia Varese - Porto Ceresio - delta-november.it
  5. ^ a b c Sopralluogo con Rfi per la rinascita della stazione - VareseNews, 20 mar 2017
  6. ^ Ferrovia: torna alla vita anche la “stazione fantasma” - VareseNews, 20 ott 2017
  7. ^ Domenica mattina alle 5 il primo treno Varese-Como - VareseNews, 6 gennaio 2018
  8. ^ Maurizio Miozzi, Le tramvie del varesotto, Pietro Macchione, Varese, 2014. ISBN 978-88-6570-169-0

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]