Stazione Reale di Monza

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Stazione Reale
stazione ferroviaria
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàMonza
Coordinate45°35′27.55″N 9°15′32.92″E / 45.590987°N 9.259144°E45.590987; 9.259144
Lineeferrovia Chiasso-Milano
Storia
Stato attualeDismessa
Attivazione1884
Soppressione1900
Caratteristiche
Tipostazione passante in superficie
Binari2
DintorniVilla Reale, Parco di Monza
 
Mappa di localizzazione: Monza
Stazione Reale
Stazione Reale

La Stazione Reale di Monza era una piccola stazione ferroviaria al servizio esclusivo della villa reale e della famiglia reale italiana dei Savoia. Si trova sul viale Cesare Battisti n. 61.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La stazione venne costruita nel 1882 sulla linea ferroviaria Milano-Como, che tuttora attraversa il viale di accesso alla villa reale e al parco di Monza, per essere utilizzata dalla famiglia reale e dai suoi ospiti.
La stazioncina fu poco usata dalla famiglia reale e venne presto ceduta all'Amministrazione governativa delle Ferrovie dell'Alta Italia quando nel 1884 fu inaugurata la nuova stazione di Monza con la Saletta Reale[1].

L'edificio conserva l'originale saletta d'aspetto che accoglieva il re Umberto I e Margherita di Savoia in occasione dei loro soggiorni estivi nella villa dal 1882 fino all'8 agosto 1900, data del viaggio a Roma della salma del Re dopo il regicidio del 29 luglio.

La sala presenta decorazioni a stucco, boiseries e dipinti di gusto tardo-eclettico; sulla volta è collocato un medaglione a tempera, opera di Mosè Bianchi, che rappresenta Il Genio dei Savoia (1883-1884); una copia di questo dipinto è esposta all'interno dell'analoga Sala Reale della Stazione centrale di Monza, mentre il disegno preparatorio è conservato nelle collezioni dei Musei Civici di Monza.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Associazione amici dei musei di Monza, "La saletta reale della stazione di Monza" pag.18

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alberto Crespi, Giuseppe Longhi e Raffaello Morghen: l'incisione neoclassica di traduzione 1780-1840 : Arengario di Monza, Monza, Associazione Amici dei musei di Monza e Brianza, 2010, OCLC 908562234.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Alberto Colombo, La Villa Reale di Monza, su arengario.net. URL consultato il 12 dicembre 2012.
  • Comune di Monza, Stazione Reale, su comune.monza.it. URL consultato il 2 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2013).
  • Sito ufficiale Beni culturali della Lombardia [1]