Stadsschouwburg (Amsterdam)

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Stadsschouwburg
Ubicazione
StatoBandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
LocalitàAmsterdam
IndirizzoMarnixstraat 429
Coordinate52°21′51.1″N 4°52′55.2″E / 52.364194°N 4.882°E52.364194; 4.882
Caratteristiche
Apertura1894

Il teatro municipale, (in olandese Stadsschouwburg) è un teatro in stile neorinascimentale che si trova nel Leidseplein di Amsterdam. L'edificio risale al 1894 ed è l'antica sede del De Nationale Opera.[1]

L'edificio originale nel 1874

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I primi rederijkers (oratori olandesi) comparvero ad Amsterdam alla fine del XV secolo e nel XVI secolo si organizzarono in rederijkerskamers, che possono essere paragonati a delle compagnie teatrali. Al tempo non c'erano edifici teatrali permanenti ad Amsterdam e le compagnie si esibivano su palchi temporanei o in spazi pubblici.

Nel 1617 i drammaturghi Samuel Coster e Gerbrand Adriaenszoon Bredero fondarono la prima accademia olandese in un edificio in legno presso il Keizersgracht che venne poi sostituito nel 1664 da un edificio più grande secondo l'architettura barocca dell'epoca.[2]

Il 7 maggio 1772 l'edificio prese fuoco durante uno spettacolo uccidendo 18 persone e distruggendo 22 case nei dintorni e il teatro cittadino si trasferì al Leidseplein dove venne inaugurato il 13 settembre 1789 con la prima della tragedia Jacob Simonszoon de Ryk di Lucretia Wilhelmina van Merken.[3]

L'edificio aveva una struttura in legno dietro una facciata in pietra e anche questo bruciò nel 1890 ed è stato poi ricostruito tra il 1892 e il 1894[1] su progetto di Jan Springer.

Nel 1982 il teatro è diventato un Rijksmonument e, dalla fine della seconda guerra mondiale fino all'apertura della Stopera nel 1986, è stata la sede della De Nationale Opera.

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

Ogni volta che l'Ajax vince una partita importante, i giocatori sono soliti affacciarsi dai balconi del teatro della città per festeggiare con i tifosi.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Martin Dunford, The Rough Guide to The Netherlands, Penguin, 2010, p. 74, ISBN 978-1-84836-882-8.
  2. ^ George W. Brandt (a cura di), German and Dutch Theatre, 1600-1848, collana Theatre in Europe: A Documentary History, Cambridge University Press, 1993, ISBN 0521233836.
  3. ^ (NL) Jan te Winkel, De ontwikkelingsgang der Nederlandsche letterkunde V, Geschiedenis der Nederlandsche letterkunde van de Republiek der Vereenigde Nederlanden, vol. 3, 2ª ed., Haarlem, Héritiers F. Bohn, 1924, p. 401.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]