Ricinus communis

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Ricino
Ricinus communis
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superrosidi
(clade) Rosidi
(clade) Eurosidi
(clade) COM
Ordine Malpighiales
Famiglia Euphorbiaceae
Sottofamiglia Acalyphoideae
Tribù Acalypheae
Genere Ricinus
L.
Specie R. communis
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Euphorbiales
Famiglia Euphorbiaceae
Genere Ricinus
Specie R. communis
Nomenclatura binomiale
Ricinus communis
L.

Il ricino (Ricinus communis L.) è una pianta appartenente alla famiglia delle Euforbiacee. È l'unica specie nota del genere Ricinus.[1]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome generico Ricinus in latino significa "zecca"; la pianta è così chiamata per la somiglianza dei suoi semi con il noto parassita.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Ricinus communis (La Gomera)
Semi del ricino
Plantula
Polline al microscopio

Il ricino si presenta sotto forma di una pianta erbacea o arborescente, annua o perenne secondo le condizioni climatiche della regione. Ha un'altezza media di 2-3 metri fino a raggiungere i 10 metri nella sua zona di origine (Africa tropicale).

Foglie
Sono palmato-lobate (da 5 a 12 lobi) con il bordo dentato, verdi o rosse, palmate, verticillate e caduche. Osservando la base del picciolo si possono notare ghiandole nettarifere. Alcune varietà ornamentali hanno le foglie con la faccia inferiore ed il picciolo colorati di rosso.
Fiori
Il ricino è una pianta monoica con i fiori raggruppati a grappoli in un'infiorescenza sulla cui parte basale sono collocati quelli maschili mentre i fiori femminili si trovano nella parte alta. La fioritura avviene in estate.
Frutti
I frutti consistono in capsule spinose, costituite da tre valve, se mature si aprono liberando tre semi di circa 1 cm.
Seme
Il seme è lucente marmorizzato di rosso o di bruno; presenta una linea sporgente sulla faccia ventrale.
Dispersione
I semi si diffondono a opera d'insetti, e in particolar modo tramite le formiche.
Composizione
La totalità della pianta con esclusione dell'olio è tossica a causa della presenza di una glicoproteina: la ricina ha la massima concentrazione nei semi. I semi sono ricchi di un olio le cui proprietà purgative sono dovute alla presenza dell'acido ricinoleico.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

È una pianta originaria dell'Africa orientale (Eritrea, Etiopia, Somalia)[1]; successivamente si è sparsa un po' ovunque nel mondo, dove il clima ne permette la sopravvivenza. Lo si può ritrovare in zone subtropicali e anche in zone con clima temperato.

Coltura[modifica | modifica wikitesto]

La coltura di questa pianta non presenta grossi problemi, bisogna tuttavia aver cura di fornire un buon ammendante organico in primavera e di modificare la struttura del suolo se questo è poco drenato.

Suolo
Ricco di sostanza organica, ben drenato, permeabile, pH neutro.
Esposizione
Sole o mezza ombra.
Moltiplicazione
Semina in aprile a 20 °C (bisogna prima immergere i semi nell'acqua per 24h).

Tossicità[modifica | modifica wikitesto]

L'olio di ricino contiene l'acido ricinoleico esso altera la mucosa intestinale e provoca grosse perdite d'acqua ed elettroliti (sali minerali) per cui svolge un'azione purgativa intensa e irritante. La ricina, presente nella pianta e nei semi, è una tossina pericolosa essa può provocare gravi intossicazioni[2]. I semi di ricino contengono tra il 40% e il 60% di olio, ricco di trigliceridi, principalmente di ricinoleina.

Note storiche[modifica | modifica wikitesto]

Semi di ricino sono stati trovati nell'antico Egitto in tombe risalenti al 4000 a.C. Erodoto e altri antichi viaggiatori hanno annotato l'uso di olio di ricino per le lampade e per ungere il corpo. Anche in India l'uso dell'olio di ricino risale fino al 2000 a.C. per le lampade e come lassativo.[senza fonte]

Viene citata nella Bibbia la pianta di ricino, in particolare nel libro di Giona (profeta) nell'Antico Testamento. Il profeta, dopo la predicazione alla città di Ninive sosta un giorno sotto una pianta di ricino preparata da Dio "per liberarlo dal suo male". Dio stesso, mandò un verme il giorno dopo per distruggere la pianta, scatenando lo sdegno del profeta Giona.[senza fonte]

Toponomastica[modifica | modifica wikitesto]

La città di Recanati trae il proprio nome dal lat. Iustissima Civitas Recineti[senza fonte], e recinetum significa "luogo delle piante di ricino". Analogamente nelle vicinanze di Recanati vi sono gli antichi resti di Helvia Recina, e la corrispondente "Strada Regina", il cui appellativo deriva da recina.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

La produzione mondiale di semi di Ricino ammonta a circa 1 milione di tonnellate all'anno. Le principali zone di produzione sono l'India, la Cina e il Brasile.[senza fonte]

Produzione di semi di ricino annua. Dati 2003-2004
Fonte: FAOSTAT (FAO)

India 804 000 66 % 804 000 61 %
Cina 258 000 21 % 275 000 21 %
Brasile 77 970 6 % 149 099 11 %
Altri paesi 82 950 7 % 83 580 6 %
Totale 1 222 920 100 % 1 311 679 100 %

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Ricinus communis, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 27 dicembre 2022.
  2. ^ (EN) Soto-Blanco B, Sinhorini IL, Gorniak SL, Schumaher-Henrique B., 2002, Ricinus communis cake poisoning in a dog, Vet Hum Toxicol, Jun 44(3):155-6.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàThesaurus BNCF 46092 · LCCN (ENsh85020749 · GND (DE4254423-3 · BNE (ESXX542809 (data) · BNF (FRcb12286444m (data) · J9U (ENHE987007284866505171
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