Possessione

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Un caso di possessione illustrato nella figura 25 del Compendium maleficarum (1608)

La possessione è una condizione psicofisica in cui una persona, da certe tradizioni religiose, viene considerata abitata da un'entità soprannaturale (demone, dio, antenato, ecc.). La persona in questione viene definita indiavolata, indemoniata o posseduta.

Negli ambienti religiosi, la possessione considerata "autentica" secondo la dottrina di quella specifica religione viene affrontata mediante la pratica dell'esorcismo.

Molti presunti casi di "indemoniati" vanno in realtà ricondotti a disturbi, come la schizofrenia ed alcune forme di psicosi, o con patologie quali la sindrome di Tourette[1].

Diversa dalla possessione è inoltre l'ossessione, che comporta un'influenza solo esteriore del diavolo, senza che costui prenda interiormente possesso del corpo.[2]

Possessione nel cristianesimo[modifica | modifica wikitesto]

Nel cristianesimo, questo essere è solitamente interpretato come diavolo o demone, e questa situazione si chiama "possessione diabolica" o "demoniaca". Il fenomeno della possessione affonda le sue radici nei testi sacri: nel Nuovo Testamento, ad esempio, vengono riportati degli episodi in cui Gesù Cristo affronta e libera alcuni indemoniati.

Bibbia[modifica | modifica wikitesto]

Nella bibbia sono descritti diversi casi di possessione demoniaca:

«Dette queste cose, Gesù si commosse profondamente e dichiarò: «In verità, in verità vi dico: uno di voi mi tradirà». I discepoli si guardarono gli uni gli altri, non sapendo di chi parlasse. [23]Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece un cenno e gli disse: «Dì, chi è colui a cui si riferisce?». Ed egli reclinandosi così sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». [26]Rispose allora Gesù: «E' colui per il quale intingerò un boccone e glielo darò». E intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda Iscariota, figlio di Simone. E allora, dopo quel boccone, Satana entrò in lui. Gesù quindi gli disse: «Quello che devi fare fallo al più presto».»

«Partiti questi, gli presentarono (a Gesù) un muto indemoniato. Cacciato via il demonio, il muto parlò: e la folla esclamava meravigliata: "Non si è visto mai una cosa simile in Israele!»

«Allora gli fu presentato (a Gesù) un indemoniato cieco e muto, ed egli lo guarì, di modo che il muto parlava e vedeva»

«Quando furono giunti presso la folla, si presentò un uomo che gli prostrò dinanzi, e disse: "Signore, abbi pietà di mio figlio, che è lunatico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e spesso nell'acqua. L'ho presentato ai tuoi discepoli, ma non l'hanno potuto guarire". Gesù rispose: " O generazione incredula e perversa fino a quando starò con voi? Fino a quando vi sopporterò? Portatemelo qua". Poi Gesù minacciò il demonio, il quale uscì dal fanciullo che, in quel medesimo istante, fu risanato»

«E giunsero all'altra riva del lago, nella regione dei Geraseni. Appena fu sceso dalla barca, subito gli si fece incontro, uscendo di mezzo dalle tombe, un uomo posseduto dallo spirito impuro, il quale dimorava fra i sepolcreti e nessuno lo poteva più legare, neppure con una catena, poiché l'avevano spesso legato con ceppi ai piedi e con catene, ma aveva fatto a pezzi le catene e rotti i ceppi, e nessuno riusciva a domarlo. Notte e giorno stava fra le tombe e sulle montagne, gridando e lacerandosi con le pietre. Vedendo Gesù Gesù da lontano corse, gli si prostrò davanti e gridò a gran voce: "Che c'è fra me e te, o Gesù, figlio dell'Altissimo? Ti scongiuro per Dio a non tormentarmi!" Gesù, infatti gli diceva, gli diceva: "Spirito impuro, esci da quest'uomo!" Poi gli domandò: "Qual è il tuo nome?" Quello rispose:" Legione è il mio nome, perché siamo in molti". E lo supplicavano di non cacciarli da quella regione.

C'era la sul monte un gran branco di porci che pascolavano. Gli spiriti impuri lo supplicavano dicendo: "Mandaci nei porci, affinché entriamo in essi". Egli lo permise. Allora gli spiriti impuri, uscendo, entrarono nei porci; e tutto quel branco si lanciò a corsa pazza, nel mare, in numero di circa duemila, e annegarono nell'acqua. Allora i mandriani fuggirono e portarono la notizia in città e per le borgate, e la gente andò a vedere quello che era successo. Giunti presso Gesù, videro l'indemoniato seduto, vestito e padrone di sé, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura Quelli che avevano visto raccontarono loro quanto era accaduto all'indemoniato e il fatto dei porci. Allora essi cominciarono a pregare Gesù di allontanarsi dai loro confini. E mentre era per salire sulla barca, quello che era stato posseduto dal demonio gli chiedeva di restare con lui. Gesù non glielo permise, ma gli disse: "va a casa tua, presso i tuoi, e annunzia loro quanto ha fatto il Signore per te e come ha avuto pietà di te." Quello se ne andò e si mise a far conoscere nella Decapoli quanto Gesù aveva fatto per lui, e tutti ne restarono meravigliati»

«Poi discese a Cafarnao, una città della Galilea, e al sabato ammaestrava la gente. Rimanevano colpiti dal suo insegnamento, perché parlava con autorità. Nella sinagoga c'era un uomo con un demonio immondo e cominciò a gridare forte: «Basta! Che abbiamo a che fare con te, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? So bene chi sei: il Santo di Dio!». Gesù gli intimò: «Taci, esci da costui!». E il demonio, gettatolo a terra in mezzo alla gente, uscì da lui, senza fargli alcun male. Tutti furono presi da paura e si dicevano l'un l'altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti immondi ed essi se ne vanno?». E si diffondeva la fama di lui in tutta la regione.»

Chiesa cattolico-romana[modifica | modifica wikitesto]

Nella pratica della Chiesa cattolica alcuni indicatori sono considerati rivelatori di una possessione demoniaca, ad esempio laddove il soggetto:

  • dimostra avversione al sacro;
  • dimostra una forza fisica molto superiore alla sua normale capacità;
  • parla lingue a lui sconosciute (xenoglossia)
  • prevede eventi non ancora accaduti.

Devono in ogni caso coesistere molti sintomi. La possessione demoniaca, secondo l'approccio cattolico, sarebbe spesso conseguenza di attività di occultismo di varia natura e farebbe leva su ferite emotive e una vita spirituale considerata disordinata (non frequentazione dei sacramenti, in particolare della confessione, assenza di preghiera, vita moralmente in contrasto con la fede).[9]

Chiese protestanti[modifica | modifica wikitesto]

Anche alcune chiese protestanti riconoscono la possessione e l'esorcismo, sebbene la pratica sia molto meno formale che nella Chiesa cattolica. Per determinare se i disturbi mentali o anche fisici siano di natura psicologica o spirituale, viene recitata una preghiera sulla persona affetta affinché sia guarita dal suo male, ma se la persona reagisce violentemente o stranamente alla preghiera fatta nel nome di Gesù, allora questo è indice che il male è di natura demoniaca.

Chiese ortodosse[modifica | modifica wikitesto]

Secondo gli ortodossi, la morte, il peccato e la malattia sono in stretta connessione. Ogni manifestazione negativa (difficoltà, possessione, malattia ecc.) è dunque considerata come un'azione diretta del demonio, pertanto è necessario elevare la propria preghiera per la guarigione-liberazione di ogni persona che ne faccia richiesta con fede e umiltà, senza ricercarne le cause.

Possessione nella religione islamica[modifica | modifica wikitesto]

La possessione di spiriti maligni (Jinn) o di Satana (Shaitan) e l'esorcismo sembrano far parte del credo Islamico fin dalle sue origini.

Nove versetti del Corano si riferiscono esplicitamente alla possessione spiritica. Ai musulmani viene detto di "cercare rifugio in Allah dal diavolo maledetto", ma questo verso si riferisce alla paura che i musulmani dovrebbero avere dell'ira di Dio, in quanto lo scopo di Satana è quello di indurre in errore gli esseri umani e farli disobbedire a Dio.

Alcuni dei versetti che nel Corano si riferiscono alle possessioni sono:

  • (سورة البقرة, Al-Baqara, Capitolo #2, Verso #275)
  • (سورة إبراهيم, Ibrahim, Capitolo #14, Versi #11-22)
  • (سورة الحجر, Al-Hijr, Capitolo #15, Versi #42)
  • (سورة النحل, An-Nahl, Capitolo #16, Versi #99-100).[10]

Natura dei Jinn[modifica | modifica wikitesto]

Nel credo islamico, i Jinn sono creature dotate di intelligenza plasmate dal fuoco, molto simili agli uomini in quanto possiedono il libero arbitrio di scegliere tra il bene e il male.

Un Jinn può possedere un uomo per pura malignità, oppure può farlo per altre ragioni. Secondo Ibn Taymiyya un Jinn può possedere un uomo perché vuole sperimentare il mondo, per motivi di desiderio o amore; in tal caso può non avere cattive intenzioni o può non rendersi conto del male che causa. La possessione può, diversamente, essere effettuata per vendetta, poiché si dice che gli Jinn siano facili all'ira, specialmente quando credono di essere stati colpiti apposta (dato che gli Jinn sono invisibili all'uomo, una persona può accidentalmente causar loro del male senza saperlo).

Possessione nelle altre religioni[modifica | modifica wikitesto]

L'Induismo crede che gli dei possano entrare nei corpi di esseri viventi, perciò la possessione è considerata una condizione di maggiore santità. I posseduti sono venerati e a loro sono richieste benedizioni. Se tuttavia lo spirito rifiuta di andarsene dopo qualche tempo l'esorcista del villaggio viene interpellato allo scopo di far uscire lo spirito.

Nello Shintoismo molti youkai sono capaci di possessione demoniaca, ad esempio le kitsune e i tanuki tsuki.

La Wicca ammette la possessione ma non prevede esorcismo, poiché ritiene che nessuno spirito, persona, cosa siano per propria natura "cattive".

Il Kemetismo ritiene la possessione una situazione in senso lato, ovvero un forte squilibrio dell'ordine interno del ka, non esistono pratiche di esorcismo sulle persone, che devono dunque affidarsi alla preghiera e all'utilizzo di amuleti magnetizzati, richiedendo talvolta l'aiuto di un sacerdote o sacerdotessa autorizzato; altro caso riguarda l'esorcismo degli ambienti, in cui un sacerdote o sacerdotessa autorizzato, o in alcuni casi i semplici fedeli, procedono alla purificazione del luogo tramite le purificazioni e l'invocazione delle forze dell'ordine.

Possessione nella religione ebraica[modifica | modifica wikitesto]

Nella Cabala e nella tradizione giudaica europea, una persona può essere posseduta da uno spirito maligno chiamato dybbuk, che si ritiene essere l'anima vagante di una persona morta e fuggita dalla Geenna (un termine ebraico tradotto liberamente come "inferno"). Secondo questo credo, un'anima che non sia riuscita a compiere la sua missione durante la vita ha una seconda opportunità di compierla trasformandosi in un dybbuk.

Punto di vista scientifico[modifica | modifica wikitesto]

Non sono noti nella letteratura scientifica casi nei quali scienziati o medici abbiano testimoniato o documentato attività paranormali nel corso di presunte possessioni diaboliche, i cui sintomi sono stati costantemente ascritti a malattie psichiatriche trattabili farmacologicamente.[11][12] La schizofrenia paranoide è una delle malattie psichiatriche i cui sintomi sono più di frequente sovrapponibili e confusi con quelli della possessione diabolica.[13]
È importante notare che, nei casi di malattie mentali, il fenomeno si esprime seguendo le regole della propria cultura e si ritiene che esso sia solo la conseguenza della credenza religiosa. Gli psicologi del CICAP evidenziano che anche in assenza di malattia mentale è possibile vivere una esperienza demoniaca. Essa può essere costruita dal nulla all'interno di un contesto in cui si contempla tale credenza, in tal caso certe esperienze naturali vengono interpretate in chiave sovrannaturale.[14]

Si noti che la convinzione di essere posseduti da un'entità demoniaca è tipica di molte sindromi psichiatriche, come talune forme di psicosi schizofreniche, nevrosi isteriche e deliri depressivi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Oliver Sacks, L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello, Milano, Adelphi, 2008.
  2. ^ Padre Antonio Royo Marìn, Ossessione e possessione diabolica, su centrosangiorgio.com, 2011.
  3. ^ Giovanni 13:21-27, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  4. ^ Matteo 9:32-33, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  5. ^ Matteo 9:22, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  6. ^ Matteo 17:14-18, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  7. ^ Marco 5:1-20, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  8. ^ Luca 4:31-37, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  9. ^ Come distinguere tra possessione diabolica e malattia mentale? (Da "Aleteia")
  10. ^ Search Engine: Search in the Quran
  11. ^ Risposta di Chiedi all'esperto
  12. ^ Possessione
  13. ^ Practicing exorcism in schizophrenia, in BMJ Case Rep., 15 febbraio 2011, DOI:10.1136/bcr.10.2009.2350, PMC 3062860, PMID febbraio 22707465 febbraio.
    «We conclude that religious professionals should encourage appropriate psychiatric treatment and increase their knowledge of mental illnesses.»
  14. ^ L'indemoniata. Nascita ed evoluzione di una sindrome da possessione

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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